L’edizione 2018 della Giostra del Giglio si terrà Sabato 30 Giugno alle ore 19.00 in Piazza Santa Croce preceduta da una superba parata del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina che muoverà dai sagrati delle quattro basiliche cittadine per raggiungere Piazza Signoria dove si svolgerà la cerimonia della distribuzione delle lance ai giostratori che prenderanno parte alla magnifica giostra rinascimentale che avrà luogo in Piazza Santa Croce dove sarà preceduta da un’esibizione dei Bandierai degli Uffizi.
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L’arte a Firenze nel primo rinascimento deve essere letta come la gestazione della civiltà nel grembo della creatività. Come la sinfonia silenziosa di saggezza che erutta delicatamente dalle epoche dimenticate per vestire in virtù e valore la figura incespicante e sconcertante di una società intrigata, e per vestire in vigore volante la forma dell’immaginazione studiosa, quindi divinizzando ed immortalando la sua presenza, il pallido profilo della ninfa Clori, stretta sofficemente dell’inflessibilità eterea di Zefiro e poi rinata come la dea Flora, nella pulcritudine polifonica della Primavera di Botticelli, le cui pennellate luminose nascondono un mondo di mistero.
La Parte Guelfa, grazie all’ospitalità e alla collaborazione dell’Opera di Santa Maria del Fiore, il prossimo Sabato 26 Maggio 2018, alle ore 10,00, presso il Centro Arte e Cultura in Piazza San Giovanni 7 a Firenze, racconterà attraverso la voce del proprio Console Luciano Artusi le maggiori Tradizioni Fiorentine. Firenze è una città che ha un bagaglio di tradizione molto ricco. Tradizioni legate alla religione, alla terra, all’economia fanno parte di un retroterra cultuale che affonda le radici nelle diverse vicende che hanno segnato la storia fiorentina.
Domenica 3 Giugno 2018 si terrà la terza edizione di Fiorente, la magnifica cavalcata urbana per le strade e le piazze del centro storico di Firenze, grazie all’organizzazione dell’Arciconfraternita di Parte Guelfa e la collaborazione di Comune di Firenze, Federazione Italiana Sport Equestri, Ippodromo del Visarno, Class Horse TV, Cooperativa Agricola di Legnaia e Arciconfraternita della Misericordia. Fiorente affonda le proprie radici storiche nelle parate a cavallo che attraversavano il monumentale centro storico di Firenze in occasione delle visite di teste coronate e altre importanti personalità. La prima e la seconda edizione hanno riportato un significativo successo con settanta tra cavalieri ed amazzoni che hanno sfilato nel centro cittadino di Firenze.
L’Università degli Studi di Firenze ha le sue origini nello Studium che la guelfissima Repubblica Fiorentina volle far nascere nel 1321. Sul gonfalone dell’Università di Firenze campeggiano per questo gli stemmi della Città, del Popolo e della Parte Guelfa di Firenze. Le discipline allora insegnate erano il diritto, civile e canonico, le lettere e la medicina. Come docenti furono chiamati molti nomi famosi: Giovanni Boccaccio fu incaricato di tenere lezioni sulla Divina Commedia. L’importanza dello Studium fu sancita da una Bolla di papa Clemente VI, con la quale furono riconosciuti e convalidati i titoli da esso rilasciati, gli furono estesi i privilegia maxima già concessi alle Università di Bologna e di Parigi, vi fu istituita la Facoltà di teologia. Nel 1364 con l’imperatore Carlo IV, lo studio fiorentino diventa università imperiale. I Medici, al momento del loro avvento al governo della Toscana, lo esiliarono a Pisa nel 1472: da quell’anno i trasferimenti diventarono frequenti, a seconda dei cambiamenti di governo. Carlo VIII lo riportò a Firenze dal 1497 al 1515 anno in cui, con il ritorno dei Medici lo Studium venne nuovamente spostato a Pisa.
La Parte Guelfa, dal 1478 in poi, provvedette ogni anno alla spesa per il cero “el quale si porta honorevolmente con chompagnia di molti preti e con le trombe”. Il cero venne stato poi sostituito dal portafuoco, opera devozionale di pregiata fattura che nel Sabato Santo il corteo storico della città viene a prelevare solennemente per l’accensione in Duomo del fuoco sacro e, con esso, del cero pasquale, simbolo della risurrezione di Cristo. Ad accompagnare il Portafuoco realizzato dalla Parte Guelfa, venne ricamato uno stendardo nei colori della Speranza, della Fede e della Carità: verde, bianco e rosso. Gli storici colori della Parte Guelfa e dalla seconda metà del XIX secolo in poi anche della bandiera nazionale italiana.
I potenti cavalli di Tessaglia furono protagonisti sotto le mura di Troia guidati da intrepidi achei su sofisticati carri da combattimento e vennero abbondantemente documentati nell’Iliade, opera ascrivibile al IX secolo avanti Cristo narrante le gesta della guerra di Troia, combattuta nella tarda età del bronzo, tra la fine del XIII e l’inizio del XII secolo. Con gli equidi, negli scontri tra carri e nelle gare di velocità negli ippodromi, furono valorosi eroi gli aurighi. Celebre il caso di Ettore il quale dovette cambiar auriga per ben tre volte, perché nello scontro i cocchieri perdevano la vita più facilmente del guerriero che montava sul carro in posizione più protetta e si scontrava con l’avversario ben protetto dalla corazza e dallo scudo.
L’illustrazione dell’Araldica della Città di Firenze curata dall’Arciconfraternita di Parte Guelfa e ospitata dall’Opera di Santa Maria del Fiore presso il Centro Arte e Cultura in Piazza San Giovanni 7 nel cuore di Firenze, sarà protagonista del racconto di Luciano Artusi e Riccardo Mugellini il prossimo Sabato 28 Aprile 2018 quando si terrà la quinta sessione aperta al pubblico del Corso Formativo 2017/2018 propedeutico all’ammissione all’investitura 2018. Coloro che non hanno ancora compilato i moduli di adesione potranno farlo durante le sessioni formative.
All’interno del sistema venoso pulsante di strade e vicoli, in cui ogni momentanea ombra tremolante di debolezza e sconfitta contiene un’eternità raggiante di dignità e splendore, il labirinto leonino di Firenze duecentesca si vide sottomesso e stordito dal ruggito rauco di un regime riottoso: ivi, il diluvio di fiamme del feudo dispotico inonda il popolo con un’arida abrasività, come Federico di Antiochia, installato come Podestà della città dal suo padre, Imperatore Federico II – le tracce della cui tirannia tenebrosa sono bruciate nella pelle della storia nella testemonianza della profeta e mistica francescana, Umiliana de’Cerchi, con tutta la acutezza abbagliante del suo reliquiario d’argento dalle mani di Lorenzo Ghiberti a Santa Croce – affonda i suoi artigli nel terreno fertile della Toscana.
Il racconto della Firenze antica e medievale curato dall’Arciconfraternita di Parte Guelfa e ospitato dall’Opera di Santa Maria del Fiore presso il Centro Arte e Cultura in Piazza San Giovanni 7 nel cuore di Firenze, sarà protagonista il prossimo Sabato 14 Aprile 2018 alle ore 10.00 ove si terrà la terza sessione aperta al pubblico del Corso Formativo di Parte Guelfa 2017/2018 propedeutico all’ammissione alle investiture 2018.