Nel corso della sua paziente opera di trascrizione del “Bisdosso Guicciardini”, di cui nel 1999 la Cassa di Risparmio di Firenze ha curato la riproduzione anastatica ma ancora inedito, il prof. Paolo Piccardi continua a trovare numerosi eventi ed attività che riguardano la Magistratura di Parte Guelfa. Dal brano riportato si comprende come fu la Parte Guelfa a intitolare il Lungarno Soderini, all’epoca solamente “piazza”. L’ultima frase del brano è oscura, ma lo scrivente intendeva dire che nel 1698 i Soderini non abitavano più vicino al ponte alla Carraia ed erano quindi grati alla Parte Guelfa per aver voluto ricordare dove fossero anticamente le loro case.
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Chi si sentisse orfano di un libro di riflessione teologico-politica calato nella realtà di questo nostro tempo, scritto in modo esemplarmente chiaro e a tutti accessibile, non dovrebbe perdersi il nuovo saggio di Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana, già Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana e Segretario del Pontificio Consiglio di Giustizia e Pace. Ecologia integrale, dopo il Coronavirus è un libro originale e propositivo. Originale per il taglio espositivo che l’Autore, come già in altri suoi lavori, è riuscito a confezionare: una combinazione, ben riuscita, di acume teologico, solida preparazione filosofico-politica, speciale attenzione e passione alle problematiche di una pastorale sociale calibrata sulla ecologia integrale.
Ogni 4 ottobre si celebra la Festa di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia e ‘fratello’ degli animali. Figlio di un mercante appartenente alla piccola nobiltà cittadina, Francesco dopo la chiamata divina, abbandona la sua vita agiata per iniziarne una fatta di penitenza e solitudine in totale povertà. Filo conduttore della sua esistenza è stato l’amore per la natura declinato in tutte le sue forme, non a caso San Francesco chiamava fratello il Sole e sorella la Luna, per lui tutti gli animali meritavano rispetto e il suo Cantico delle Creature inizia proprio con una lode: “Laudato sie, mi Signore cum tucte le Tue creature”. In tutti i suoi racconti, nelle sue preghiere sono presenti gli animali come pesci, agnelli e soprattutto uccelli. Ma sicuramente, la leggenda più conosciuta è quella legata al lupo che terrorizzava la città di Gubbio. Si narra che Francesco riuscì a parlare con il lupo, domando la sua ferocia e facendo tornare la pace nel paese. Francesco ha vissuto una vita in armonia e nel rispetto di ogni essere vivente e per Parte Guelfa rimane un esempio di amore verso il Creato.
“Creato” è uno dei concetti più caratteristici del pensiero cristiano che riconosce nella bellezza sorprendente del mondo il mistero di una presenza che dal nulla ha portato all’esistenza le cose che sono. Quando lo sguardo contempla un paesaggio, una vita che nasce, le profondità dell’universo o l’opera dell’ingegno umano, uno stesso stupore attraversa l’anima facendola fremere di gioia e di ammirazione, quella di trovarsi di fronte a un miracolo, al nulla che prende forma nei colori della natura o nella potenza dell’immaginazione umana che diventa opera e invenzione.
Parte Guelfa, Comune di Firenze e Federazione Italiana Sport Equestri, con una decisione sofferta ma unanime, hanno stabilito di annullare a causa della pandemia l’edizione 2020 della Fiorente, prevista oer il 13 Settembre 2020, dando appuntamento a tutti i fedeli appassionati della magnifica cavalcata fiorentina a Domenica 12 Settembre 2021. A causa dell’epidemia Covid 19 la Fiorente, la passeggiata a cavallo che affonda le proprie radici storiche nelle parate a cavallo che attraversavano il monumentale centro storico di Firenze in occasione delle visite di teste coronate e altre importanti personalità, non potrebbe essere vissuta con adeguata sicurezza per i partecipanti ed inoltre il necessario controllo sul distanziamento sociale ne renderebbe impossibile la gestione. La decisione è stata adottata in maniera unanime da Comune di Firenze, FISE e Parte Guelfa.
La Sicilia è sotto attacco su diversi fronti con incendi quasi interamente dolosi che stanno devastando gli ultimi paradisi naturali superstiti. Parte Guelfa invoca il salvataggio dei parchi e delle riserve ambientali. Tutte le forze disponibili per la prevenzione e devono attivarsi. Ecco il bollettino di guerra: a Casteltermini, le fiamme si sono sviluppate in località Tagliaspada, un rogo che si è ben presto propagato a contrada Garifo; a Menfi il fuoco divora bosco Magaggiaro con ben cento ettari andati in fumo; a Siculiana è andato in fumo il boschetto vicino al cimitero non lontano dalla riserva naturale di Torre Salsa; ad Altofonte distrutto il magnifico bosco di Moarda che si estende per oltre mille ettari; a Trapani la devastazione del fuoco ha colpito nella località di Macari e nei pressi della Tonnara, al confine con la riserva naturale dello Zingaro.
Un tempo sacro per ricordare, ritornare, riposare, riparare e rallegrarsi. È Giublleo, il concetto, la parola chiave, il filo rosso che unisce e fa da guida al Messaggio del Papa per la VI Giornata mondiale di preghiera per il Creato, che si celebra oggi. Un richiamo al 50° anniversario, che cade appunto nel 2020, del Giorno delle Terra e che riprende il tema, “Giubileo della terra”, scelto dalle Chiese cristiane per il Tempo del Creato, un periodo, dal 1° settembre al 4 ottobre, in cui impegnarsi in modo speciale nella preghiera e nell’azione per la salvaguardia della casa comune. Coerente con la sua missione, Parte Guelfa partecipa alla giornata di preghiera partendo dalla riflessione di Papa Francesco e dalla Sacra Scrittura, in particolare dal celebre versetto del Levitico: «Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo» (Lv 25,10).
Parte Guelfa ricorda e celebra la carica di Isbuscenskij, un epico episodio bellico avvenuto durante la campagna italiana di Russia sul fronte orientale della seconda guerra mondiale, verificatosi la mattina del 24 agosto 1942, che vide protagonista il reggimento italiano Savoia Cavalleria. Viene ricordata come l’ultima carica di cavalleria condotta da unità del Regio Esercito italiano contro reparti di truppe regolari, sebbene l’ultima carica in assoluto compiuta da reparti di cavalleria italiani ebbe luogo la sera del 17 ottobre 1942 a Poloj, in Croazia, da parte del Reggimento “Cavalleggeri di Alessandria” contro un gruppo di partigiani iugoslavi. La carica prende il nome dalla piccola località di Izbušenskij, хутор Избушенский in cirillico, situata in Russia presso un’ansa del fiume Don.
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli nasconde un tesoro di inestimabile bellezza, e al suo interno è possibile fare un itinerario equestre di tutto rispetto, attraversando l’antichità e giungere inaspettatamente al rinascimento. L’edificio rettangolare, in stile neo rinascimentale, dai contorni in pietra piperina e l’intonaco scarlatto tipicamente partenopeo, ha una mole impressionante, incute timore e per certi versi, nonostante l’eleganza d’un tempo, oggi non invoglia molto a essere visitato. Eppure alcune opere contenute al suo interno sono così famose che non c’è persona al mondo che non l’abbia vista almeno una volta sui libri di storia e di storia dell’arte, e non sto esagerando.
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa e la comunità di Serravalle Pistoiese hanno in San Lodovico d’Angiò, Vescovo di Tolosa, il loro Santo Patrono che festeggiano ogni 19 Agosto. Figlio di Carlo d’Angiò, Re di Napoli, il giovane Lodovico fu condotto come ostaggio con i fratelli presso il Re di Aragona ed ebbe in quel luogo l’occasione di conoscere i frati mendicanti francescani. Riacquistata la libertà, rinunciò al trono e ad ogni altra prospettiva di grandezze terrene. Lodovico venne ordinato sacerdote nel Febbraio 1296, a ventidue anni, e ordinato Vescovo di Tolosa nel Dicembre successivo. Fu inviato poi a reggere la Diocesi di Tolosa. Nel suo breve episcopato Ludovico improntò la propria vita alle rigide regole della povertà francescana. Predilesse i poveri, i malati, i giudei vittime di persecuzione ed emarginazione e i carcerati ai quali si recava spesso a far visita.