Prosegue l’attento e paziente lavoro di trascrizione del “Bisdosso Guicciardini” da parte del professor Paolo Piccardi, che questa volta ci propone un estratto riguardante tutte le feste, giostre e cerimonie tenutesi a Firenze nel periodo di tempo coperto dal prezioso documento storico, ovvero dal 1643 al 1702. Un testo, questa volta, particolarmente lungo: un grande numero di eventi civili e religiosi; matrimoni, genetliaci e funerali; o, più semplicemente, feste tradizionali e popolari che venivamo celebrate con la dovuta enfasi non soltanto per sfoggio di potenza e di ricchezza, ma anche per mantenere aggiornata, nel popolo, la conoscenza delle cose e degli avvenimenti rilevanti per tutto il Granducato Mediceo.
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Il 13 Febbraio 2014, se ne andava il grande Piero d’Inzeo, il quale aveva ricevuto la Croce d’oro al merito dell’Esercito con le seguenti motivazioni: “Ufficiale di cavalleria dalle straordinarie capacità tecniche e agonistiche, ha scritto alcune fra le pagine più gloriose dell’equitazione italiana di tutti i tempi. Personalità sportiva di valore assoluto, grazie alle preclare doti di uomo e soldato, ha conseguito risultati di eccellenza nelle varie competizioni nazionali ed internazionali a cui ha partecipato. Fulgido esempio di indiscusse ed eccezionali doti agonistiche, umane e professionali, con i suoi innumerevoli successi ha onorato lo Sport italiano, esaltando il prestigio all’immagine della cavalleria e dell’Esercito nel mondo”. Italia e all’estero, 1948 – 1976″.
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa insieme ai Confratelli e le Consorelle, sono con il pensiero, ed il cuore, davanti al cancello di Auschwitz. Perché la memoria sia tutti i giorni, perché il dialogo nel quale sono fondati i valori della Parte Guelfa, la vera collaborazione tra tutte le Chiese cristiane, sia linguaggio di amore e pace universale. Troppo spesso confondiamo la Shoah con l’odio per gli ebrei. Eppure riguarda ogni singola persona, ogni singola coscienza di questo mondo nei confronti delle vittime che hanno subito l’Olocausto. La memoria è una voce potente con la quale ognuno di noi ancora oggi cerca di capire come sia potuto accadere “il male”.
Con il termine mostruosità noi intendiamo una deviazione dell’aspetto generale di un organismo che, per una serie di anomalie, risulta grottesco se non addirittura terrificante. L’aspetto impressionante delle mostruosità si è imposto all’osservazione delle persone fin dai tempi più remoti della storia dell’umanità. Basta pensare alla mitologia greco-romana popolata dai più incredibili mostri dalle fattezze umane, come il Minotauro di Cnosso sconfitto da Teseo, o la Sfinge di Tebe sconfitta da Edipo. Nella mitologia mediorientale troviamo gli uomini-leone di Ninive della civiltà degli Assiri e anche nell’antico Egitto sono numerosissime le rappresentazioni di questi mostri assunti a divinità. Quindi la mostruosità è stata considerata nelle antiche civiltà come una delle tante espressioni del potere divino e perciò alcune volte è stata divinizzata. Inoltre si riteneva che i mostri umani e ferini e i fenomeni straordinari della natura, fossero creati dalla divinità per annunciare mali funesti, per espiare colpe, e per avvertire i popoli che qualche grande avvenimento si sarebbe di lì a poco manifestato. Dunque è per questo che il temine mostro divenne sinonimo di manifestazione, portento, prodigio.
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa ha rinnovato il Consiglio di Credenza, il proprio organo esecutivo, per il prossimo mandato, il lustro 2021-2025. La scorsa domenica 10 Gennaio 2021 si sono svolte le elezioni relative al 2020 alle quali hanno partecipato in buon numero Confratelli e Consorelle sia in presenza, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia, sia telematicamente, all’Adunanza Generale tenutasi presso l’avveniristico centro multifunzionale Zoworking a Sesto Fiorentino. L’uscente organismo che governa Parte Guelfa ha chiesto e ricevuto piena conferma per portare avanti nel segno della continuità il lavoro svolto nel mandato 2015-2020 nel prossimo quinquennio sostituendo un solo consigliere.
Il 09 gennaio dell’anno del Signore 2021 si è tenuta a Pistoia l’apertura della Porta Santa in occasione dell’apertura dell’Anno Santo Jacopeo che si tiene in concomitanza con l’Anno Santo Compostellano. Il Vescovo di Pistoia, Sua Eccellenza Fausto Tardelli, ha chiesto alla Santa Sede di poter estendere alla Toscana il giubileo compostellano e tramite la Penitenzieria Apostolica papa Francesco ha concesso di celebrare l’Anno santo anche a Pistoia e di ottenere l’indulgenza plenaria attraversando la Porta Santa della Cattedrale di San Zeno «al termine di un pellegrinaggio, anche soltanto simbolico, per venerare l’Apostolo» ed alle consuete condizioni per l’indulgenza. Nella Cattedrale è conservata sin dal 1144 ad opera del Vescovo Atto una parte del corpo del santo. La ricorrenza dell’Anno Jacopeo accade quando la festa di san Giacomo, che ricorre il 25 luglio, cade di domenica. ll primo anno giubilare giacobeo fu istituito da papa Callisto II nel 1122. Il precedente anno giacobeo è stato nel 2010, quindi quello di quest’anno, 2021 ed il prossimo sarà nel 2027.
Dal paziente lavoro di trascrizione del professor Paolo Piccardi, Cavaliere Onorario di Parte Guelfa, emergono fatti e cronache della vita a Firenze registrati con dettagli e particolari estremamente precisi, frutto di un paziente e quotidiano lavoro di annotazione effettuato per conto della nobile famiglia fiorentina. L’estratto che questa volta ci viene presentato è relativo a tutte le partite di calcio in livrea giocate a Firenze nel periodo coperto dal “Bisdosso Guicciardini” ovvero dal 1643 al 1702.
Il mondo cambia, il clima cambia, la natura cambia, le calotte polari si riducono, le temperature medie cambiano. Nel corso dell’ultimo secolo questi fenomeni sono diventati misurabili in modo scientifico e rigoroso, e tutto ciò sta fortunatamente portando l’uomo moderno a valutazioni molto più stringenti sulla sostenibilità complessiva del nostro stile di vita e di consumo delle risorse a disposizione. L’umanità nel corso dell’ultimo secolo è letteralmente esplosa numericamente: nel 1945 eravamo circa 2,2 miliardi, passando a 4 miliardi nel 1975 per arrivare a 7,8 miliardi a dicembre 2020: un numero quasi quadruplo in soli 70 anni.
Parte Guelfa ritiene necessario che venga approfondito il rapporto tra etica del dono e custodia del Creato per porre la necessaria attenzione nel far crescere la consapevolezza dell’importanza della cura ambientale. Parte Guelfa ha una responsabilità per il creato e sente di doverla esercitare, anche in ambito pubblico, per difendere la terra, l’acqua e l’aria, doni di Dio creatore per tutti e anzitutto proteggere l’uomo contro la distruzione di se stesso. L’approccio cristiano alle tematiche ambientali parla anzitutto di Creato, perché riconosce in Dio Padre, il Creatore del cielo e della terra, come professiamo nel Credo.
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa augura un sereno Natale a tutte le Consorelle e Confratelli ed a tutte le amiche e gli amici, pregando per un futuro di salute e condivisione e lavorando per custodire le risorse ambientali nel rispetto delle antiche e belle tradizioni. Parte Guelfa ha una responsabilità per il Creato e sente di doverla esercitare, anche in ambito pubblico, per difendere la terra, l’acqua e l’aria, doni di Dio creatore per tutti e anzitutto proteggere l’uomo contro la distruzione di se stesso.