In occasione del primo storico Dies Angioinus, Sabato 2 Aprile 2022, il Vescovo di Pistoia monsignor Fausto Tardelli, Priore Generale di Parte Guelfa, ha condedicato a San Lodovico d’Angiò, Vescovo di Tolosa, l’antica Cappella del Santissimo Sacramento annessa alla Pieve di Santo Stefano a Serravalle Pistoiese. La cerimonia di consacrazione si è tenuta alla presenza di padre Livio Crisci, Ministro Provinciale dell’Ordine dei Frati Minori, ed al Rettore di Orsanmichele monsignor Vasco Giuliani, Cappellano Maggiore di Parte Guelfa. Il luogo di culto è stato affidato alla cura della Compagnia di San Lodovico, ente di diritto canonico della Parte Guelfa, che ha contestualmente ricevuto il battesimo vescovile e l’inizio delle attività sotto la guida del Presidente Luca Amerighi, Capitano di Parte Guelfa, dell’assistente spirituale don Roberto Breschi, Cancelliere della Diocesi di Pistoia, e di don Stanislaw Jakubczak, sacerdote titolare della Parrocchia di Santo Stefano a Serravalle.
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Nelle statistiche ufficiali degli anni 1950 la povertà si calcolava in redditi pro capite, perciò in dollari, ome si è continuato a fare da allora. Questo tipo di calcolo, insieme al parametro del Prodotto Interno Lordo, ha favorito l’espansione dei mercati e la commercializzazione progressiva di quasi ogni bisogno umano, che ora si paga in danaro. La nostra è diventata un’esistenza a tassametro dominata dai grandi capitali e dai profitti usurai che puniscono i deboli, privatizzando ogni attività anche sottraendola allo spazio solidaristico fuori mercato che sono i beni comuni. Misurare il reddito in danaro porta a considerare lavoro quasi esclusivamente il lavoro salariato. L’impresa che offre tale genere di lavoro ha gradualmente sostituito tutte le attività economiche più variegate che si erano formate nella storia.
Fondere insieme salute, inclusione, educazione, patrimonio culturale e ambientale e turismo sostenibile: questa è la sfida di BLUE CONNECTION ©, il contenitore di eventi, che organizza in Aprile 2022, in occasione del World Autism Awareness Month, tutta una serie di manifestazioni diverse, ma collegate tra loro grazie a Parte Guelfa, in Tunisia, Italia, Emirati Arabi, Giappone e in altri paesi, con un manifesto congiunto, che ogni anno è opera di un noto artista. Per questa edizione, come in precedenza sotto l’egida del Comune di Mahdia e con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Tunisia, l’opera pittorica è stata realizzata dal fiorentino Enrico Guerrini, pittore, scenografo, appassionato di musica classica, attratto da tutte le espressioni artistiche dal fumetto al graffito. Un’opera che racchiude molteplici significati e spunti che vanno dalla botticelliana «Nascita di Venere» con il bambino che rinasce sorridente in equilibrio sulla groppa del cavallo, uno delle cinque specie animali impiegate negli IAA, gli Interventi Assistiti con gli Animali, al riscatto dei «Musicanti di Brema», la fiaba dei fratelli Grimm. La statua bronzea nell’omonima città tedesca, insegna infatti ai bambini l’importanza del lavoro di squadra, a non arrendersi di fronte alle difficoltà e fare delle proprie diversità un punto di forza.
Si è da poco concluso il viaggio delle dottoresse Clotilde Trinchero, Dama di Parte Guelfa, e Nicole Rovera di Assea, partner per IAA – Interventi Assistiti con Animali – per la collaborazione con il Centre Hippique Mahdia. Nell’ottica di incentivare e approfondire i benefici fisici e psichici derivanti dalla vicinanza di animali da compagnia, soprattutto in soggetti che vivono forme di disagio, con particolare attenzione ai bambini con bisogni educativi speciali, psicomotricità o autismo, le rappresentanti di Assea Onlus, dal 21 al 28 di febbraio hanno partecipato a tre sessioni di IAA.
Migliaia di vittime, tre milioni di profughi, aumento dei prezzi della benzina, del gas, del pane, delle patate e altri prodotti. Questi i danni umani, morali e materiali visibili immediatamente della guerra in Ucraina. Ma ad essere ferito, in modo grave e non immediatamente riconoscibile, è anche l’ambiente. Biodiversità, fiumi, terreni sono le vittime collaterali dell’invasione che Putin ha scatenato dell’Ucraina anche in modo indiretto visto che la situazione sul terreno ferma anche le necessarie attività di monitoraggio e prevenzione.
In questo ultimo mese siamo stati sommersi da immagini terribili di persone che fuggono dalla guerra. Immagini di donne con i loro bambini in strade colpite dalle bombe, di uomini costretti ad abbandonare la propria terra nativa con pochi effetti personali, lasciando gli affetti e il cuore in un territorio distrutto e con la paura, unica compagna di viaggio, di un futuro pieno di incognite. Con l’angoscia di rivedere quelle terre chissà quando. Chissà come. Nonostante la guerra sia uno dei maggiori motivi di perdita di contatto con le proprie origini, non è, purtroppo, la sola. Esiste una forma meno conosciuta ma non meno insidiosa di ritirata che accompagna la storia del nostro Pianeta e del suo popolo, l’inesplorato mondo dei migranti ambientali. Di quelle persone che si ritrovano costrette ad abbandonare i luoghi di nascita o di abituale vita, a causa di disastri ambientali o climatici. I dati relativi a questo fenomeno, spesso ignoti ai più, non sono certo confortanti ed evidenziano una realtà tanto difficile quanto, purtroppo, indicativa della seria situazione in cui versa la nostra Madre Terra.
Sentitissima partecipazione delle Dame e Cavalieri di Parte Guelfa alla celebrazione del Capodanno Fiorentino che si è svolto nelle piazze e strade del centro storico di Firenze, avvolti ed immersi nell’arte, dai palazzi, monumenti e chiese fiorentine che nelle giornate solari e colorite della primavera esprimono la loro bellezza con un respiro che a volte appare essere veramente vivo, come viva è sempre la tradizione del Capodanno Fiorentino, che nonostante nel 1750 fu abolito da Francesco III di Asburgo-Lorena, viene ancora celebrato come il vero Capodanno che non a caso coincide con l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele alla Sempre Vergine Maria.
Buona Festa della Santa Annunciazione e buon Capodanno ai Fiorentini! Sotto la Loggia dei Lanzi è posta la stele del discorso che impose ai fiorentini di iniziare l’anno e il capodanno come tutti gli altri paesi: il 1 gennaio! Questo ci ricorda che il tempo è una illusione creata dagli uomini, ma le parole che vi sono scritte dal Granduca quale difensore della pace e amplificatore dell’Armonia mai come oggi sono potenti. Nel 1240, il Comune di Firenze ordinò la distruzione di una piccola chiesa esistente da 500 anni e chiamata San Michele in Orto ma che tutti conoscevano semplicemente come Or San Michele.
Il prossimo Venerdì 25 Marzo 2022 Parte Guelfa celebrerà la Festa dell’Annunciazione del Signore iniziando dal tradizionale Capodanno Fiorentino con un omaggio floreale che sarà posto presso la Loggia della Signoria sotto la targa che ricorda la riforma di Francesco III di Asburgo-Lorena voluta nel 1749 con la quale il Granduca impose la data del primo gennaio come giorno ufficiale per l’inizio dell’anno. Tale festività ricorda che, per la città di Firenze, l’anno civile, fino al 1750, cominciava il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa cattolica aveva collocato la Solennità dell’Annunciazione del Signore.
Parte Guelfa e Diocesi di Pistoia a Serravalle per il primo Dies Angioinus nel segno di San Lodovico
Dopo aver unito le forze nel nome di Lodovico di Tolosa, Santo Patrono di Serravalle Pistoiese e di Parte Guelfa, ed aver ricevuto dal Vescovo di Pistoia monsignor Fausto Tardelli il dono della costituzione della Compagnia di San Lodovico, l’Arciconfraternita di Parte Guelfa, la Diocesi di Pistoia con la parrocchia di Santo Stefano ed il Comune di Serravalle Pistoiese nella mattina del prossimo Sabato 2 Aprile 2022 prenderanno parte alla condedicazione a San Lodovico d’Angiò, Vescovo di Tolosa, dell’Oratorio del Santissimo Sacramento, cappella annessa alla Pieve di Santo Stefano a Serravalle Pistoiese. Nella storica cerimonia di consacrazione saranno concelebranti accanto a sua Eccellenza il vescovo di Pistoia monsignor Fausto Tardelli anche don Stanislaw Jakubczak, sacerdote titolare della Parrocchia di Santo Stefano a Serravalle, il cancelliere diocesano don Roberto Breschi, assistente spirituale della Compagnia di San Lodovico, il Cappellano Maggiore di Parte Guelfa monsignor Vasco Giuliani, rettore di San Carlo e Orsanmichele e canonico della cattedrale e di San Lorenzo a Firenze e padre Livio Crisci OFM, ministro provinciale dell’Ordine dei Frati Minori della Toscana.