Parte Guelfa piange la scomparsa del Confratello Mauro Tommasi, Cavaliere vero dal cuore grande, esempio di solidi principi morali e di attivismo. Nato a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, il 13 giugno 1948. Cresciuto a Loro Ciuffenna dove i suoi genitori e i nonni risiedevano, l’ambiente in cui ha vissuto e che ha sviluppato in lui il forte attaccamento alle proprie origini, alla propria terra ed ai valori della famiglia, valori tutti che ha portato sempre con sé e costituendo il suo riferimento di vita. Sposato dal 1973 con Piera, il suo matrimonio è stato allietato dalla nascita delle due figlie Francesca e Claudia.
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Parte Guelfa ha partecipato con gioia e vera amicizia alla celebrazione dell’anniversario della nascita del sodalizio Signa Arretii. L’anno 2022 coincide, per Signa Arretii, con un doppio traguardo. Quello dei 15 anni dalla nascita dell’associazione e quello dei 30 anni dalla fondazione del Gruppo Fanti, compagine che è poi confluita, nel 2007, insieme a quelle dei Valletti e dei Vessilliferri, nell’Associazione Signa Arretii. Per festeggiare le ricorrenze il consiglio direttivo ha organizzato, presso il Teatro Pietro Aretino di via Bicchieraia, l’evento “Signa Arretii, un compleanno con la città” che ha inteso ricostruire e far conoscere ai cittadini i precedenti storici dell’attuale Associazione, a partire dalle origini fino ad oggi.
Nessun documento, laico o religioso, ha la profondità e ricchezza dell’enciclica “Laudato sì” per indicare il bene comune in questa epoca così devastata dall’elefantiasi dei diritti individuali e degli interessi di parte. In una democrazia elettorale i politici, salvo eccezioni, hanno difficoltà a elaborare una visione sulla base del bene comune perché tendono a imitare i commercianti. Per don Milani “dicesi commerciante colui che vuol contentare i gusti dei suoi clienti, dicesi maestro colui che vuole contraddire e mutare i gusti dei suoi clienti”. Il coronavirus non ha provocato idee di riorganizzazione sulla base delle esigenze sanitarie e produttive che ha fatto emergere. Si continua a pensare come se non ci fosse da far altro che tornare a prima, con la crescita del PIL e annessi. Potrebbe darsi invece che occorra al più presto riorganizzare l’economia ripartendo dalla bonifica delle attività primarie, del cibo e dell’acqua.
Parte Guelfa celebra San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia e amico degli animali, il quale durante la sua esistenza ha declinato l’amore per la natura in tutte le sue forme. Il poverello di Assisi, che chiamava fratello il Sole e sorella la Luna, sarà festeggiato dai Confratelli e le Consorelle di Parte Guelfa presso la Basilica di Santa Croce a Firenze nella Santa Messa vespertina e ricorderà che per lui tutti gli animali meritavano rispetto come ben illustrato nel suo splendido Cantico delle Creature, un inno alla vita e all’amore per tutto ciò che ci circonda. Certo il suo insegnamento appare troppo distante dalla vita che ognuno di noi conduce quotidianamente. “Troppa umiltà d’animo, troppe rinunce, del resto lui è un Santo!”. Questo è quello che ci passa nella testa ogni volta che ci si avvicina all’analisi della sua vita, ma per capirlo meglio bisognerebbe soffermarsi principalmente sull’uomo per comprendere anche le sue debolezze e soprattutto per capire quello che veramente ci voleva tramandare.
Poco più di otto secoli fa, nel corso della quinta crociata, San Francesco d’Assisi incontrò il Sultano d’Egitto Malik al-Kāmil. Che cosa resta oggi di quel famoso evento? Il 2019 fu un anno di festeggiamenti per l’ordine francescano e la Chiesa cattolica. Erano infatti passati 800 anni da quel 1219, in cui, in piena crociata, in Egitto, un semplice frate di Assisi decise di oltrepassare la frontiera del campo crociato e incontrare il capo della fazione avversa, armato solo del suo saio e della sua fede. È il celebre incontro tra San Francesco e il Sultano. Un incontro che, dopo otto secoli, non smette di interrogarci. Quale era lo spirito che ha accompagnato il Santo d’Assisi? E cosa dice oggi a noi quel famoso evento?
A chiusura delle Giornate dei Giochi della Gentilezza, le organizzatrici hanno consegnato la maglia di ambasciatore gentile a Luciano Artusi, divulgatore della storia fiorentina e toscana, scrittore e Console di Parte Guelfa, il quale ha ricevuto una maglia colorata con la significativa scritta “il nonno gentile di Firenze, ambasciatore della gentilezza”. In occasione della festa dei nonni a Firenze, dove è stato dato il via ai Giochi coordinati da Luca Nardi, la squadra di Costruiamo Gentilezza, formata da quasi duemila tra donne e uomini impegnati in progetti di gentilezza, accoglie un nuovo ambasciatore.
Parte Guelfa presente all’ippodromo fiorentino del Visarno che si impone sulla ribalta mondiale per la festa dei Gentlemen Drivers del Trotto. Lo scorso Sabato 24 Settembre 2022 si è disputato un convegno di 9 corse amatoriali al trotto in una giornata straordinaria e conclusiva del 41° Gran Premio Federnat – Memorial Cesare Meli. La corsa è dedicata alla memoria dello storico presidente del Visarno che ha lasciato una traccia indelebile nel mondo dell’ippica italiana e internazionale. Il convegno era basato su tre batterie di qualificazione, la consolazione e la finalissima del Gran Premio Federnat per indigeni di 5 anni ed esteri di 4 anni ed oltre su un percorso gara di metri 1600.
Fin dal novembre 2013, nell’esortazione Evangelii Gaudium che rappresenta la “road map” del pontificato, Francesco aveva parlato di un’economia “che uccide”. «Oggi – scriveva il Papa – tutto entra nel gioco della competitività e della legge del più forte, dove il potente mangia il più debole. Come conseguenza di questa situazione, grandi masse di popolazione si vedono escluse ed emarginate: senza lavoro, senza prospettive, senza vie di uscita. Si considera l’essere umano in sé stesso come un bene di consumo, che si può usare e poi gettare. Abbiamo dato inizio alla cultura dello “scarto” che, addirittura, viene promossi. Gli esclusi non sono “sfruttati” ma rifiuti, “avanzi”».
Non esiste fede, non esiste battesimo, senza l’acqua. L’acqua è il punto di congiunzione tra il nulla e il Creato. L’acqua crea e riceve la vita perché è la forma fondamentale di comunione tra ogni genere di esistenza. L’acqua è la condizione indispensabile perché ogni vita venga alla luce. L’acqua è madre di vita. Dall’acqua dipende tutta la vita sulla terra, il benessere umano e la prosperità di tutte le creature. La trasparente linfa è come l’amore che solamente può esser garantito a condizione di comprendere che si tratta di un dono di Dio, una concessione che occorre salvaguardare. Se vogliamo la pace nel mondo, dobbiamo dunque preoccuparci che a nessuno manchi mai l’acqua.
Parte Guelfa celebra la Giornata Internazionale di Azione per i Fiumi, una giornata dedicata alla solidarietà: diverse comunità in tutto il mondo si uniscono in una sola voce per dire che i nostri fiumi contano. Che le comunità che hanno accesso ad acqua pulita e fluente sono importanti. Che tutti dovrebbero avere voce in capitolo nelle decisioni che riguardano la loro acqua e la loro vita. Che è il nostro momento di difendere questi diritti, ora più che mai. Nata nel 1997, la Giornata Internazionale di Azione per i Fiumi è un progetto ideato da International Rivers. Oggi viene celebrata in molti paesi del mondo, soprattutto da comunità rurali, attivisti, educatori, studenti, artisti, accademici e altre persone sensibili all’argomento.