Mentre il mondo entra nel 2023, mentre individui e famiglie festeggiano il nuovo anno, sono in molti a stabilire nuovi progetti per il futuro. Giovani e meno giovani stabiliscono propositi augurali principalmente per se stessi, per le loro famiglie e per il benessere dei propri cari. Alcuni desiderano migliori condizioni finanziarie o di salute. Altri si augurano potere o libertà. Auguriamo a tutti il raggiungimento dei loro obbiettivi e desideri per l’anno nuovo. Anche noi, confratelli e consorelle di Parte Guelfa, festeggiamo in vista del 2023 e abbiamo fissato il nostro traguardo per un anno migliore.
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A dicembre il giorno 25, da oltre duemila anni i Cristiani, ricordano la nascita di Gesù, il suo Natale, in quella che è la seconda festa, per importanza, della religione Cristiana, dopo la Pasqua che è la più importante, poiché celebra la vittoria della Vita sulla Morte, la vittoria della Luce sulle tenebre. La Luce che inizia a manifestarsi proprio con la nascita del Bambinello, nei giorni subito dopo il solstizio d’inverno; difatti dal giorno della notte più lunga, inizia la luce a prendere spazio, tanto che gli antichi romani celebravano il ritorno del sole nel giorno 25 dicembre nella festa del “Sol Invictus”.
“Se date il contenuto a chi fa compassione vedete che tutto vi diventa pulito”. Autarchia sono le scoperte che sgorgano gratuitamente in noi quando i nostri sogni incontrano i limiti naturali che il Creatore ci ha donato e continua a farlo con la luce del sole ogni giorno. Il dono è lo spirito di volontaria passione, la vocazione di gratuità che sola può farci ripulire fuori e dentro di noi uscendo da questa dittatura utilitaristica diventata ambiente interiore ed esteriore mineralizzata nella tecnologia.
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa ha organizzato il pellegrinaggio “Parte Guelfa in Terra Santa” in Terra Santa nel Marzo 2024. Questo pellegrinaggio, in particolare, intende offrire l’opportunità di un’esperienza di fede e preghiera attraverso i luoghi della nostra Salvezza, secondo un percorso tematico dedicato alla manifestazione della misericordia divina, seguendo i passi più intensi del Vecchio e del Nuovo Testamento. Al momento, nonostante la cronaca politica internazionale, l’agenzia francescana “FrateSole” di Bologna, alla quale ci siamo affidati per l’organizzazione, ci ha rassicurato sulla fattibilità e la sicurezza del nostro programma, aperto anche a familiari ed amici, che contempla luoghi di fede che sono mete quotidiane di migliaia di pellegrini di tutto il mondo.
Il 21 dicembre è una data molto importante nel calendario liturgico dell’Arciconfraternita di Parte Guelfa perché è legata a una figura particolarmente cara ai fiorentini, il Marchese Ugo di Toscana, morto proprio il 21 dicembre dell’anno 1001. Figlio del duca Uberto e di Willa – figlia di Bonifacio II di Spoleto – Ugo divenne marchese di Toscana dopo l’abdicazione del padre avvenuta nel 961 e fu un fedelissimo vicario degli Ottoni, la dinastia imperiale originaria della Sassonia che regnò anche in Italia fino al 1024. Il “Gran Barone” viene ricordato nel canto XVI del Paradiso della Divina Commedia nel dialogo tra Dante e il suo avo Cacciaguida, mentre nella sua “Cronica”, Giovanni Villani racconta che al marchese “piacque la stanza di Toscana e massimamente nella città di Fiorenza, fecevi venire la moglie, e in essa fece suo dimoro”.
Parte Guelfa piange la scomparsa del Confratello Pasquale Mennonna Cavaliere onorario, professore universitario e fra i maggiori neurochirurghi italiani. L’arciconfraternita si unisce al cordoglio dei familiari e della Sanità nazionale. Persona di grande umanità e cultura ha trascorso la sua vita professionale a Careggi, portando l’ospedale e la sanità fiorentina ai massimi livelli internazionali. Nato a Firenze il 22 ottobre 1941, Pasquale Mennonna si era laureato in Medicina e Chirurgia nel capoluogo toscano nel 1966, poi conseguì le specializzazioni in Malattie nervose e mentali a Pisa e in Neurochirurgia a Padova. Nella sua carriera professionale Pasquale Mennonna ha guidato per molti anni da primario il reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Careggi.
Ma davvero nel nome della ricerca scientifica e dello sviluppo, anzi del progresso, dobbiamo difendere e perfino benedire il cibo sintetico? Da giorni leggo sui giornali conformati un attacco continuo alla campagna promossa dal governo e in particolare dal ministero dell’agricoltura e sovranità alimentare, per difendere il cibo naturale, la carne che proviene dagli animali e la frutta e verdura che provengono dagli orti e dagli alberi. Magari se fosse stata una campagna degli ecologisti rosso-verdi sarebbero trattati con più indulgenza, come idealisti e nobili sognatori. Ma trattandosi di un governo di destra si prendono due piccioni con una fava. Da una parte difendono le multinazionali dell’International Food, col suo grande giro d’interessi, e dall’altra attaccano il governo Meloni.
Parte Guelfa ricorda e festeggia lo scomparso Cappellano Onorario don Danilo Cubattoli, a 16 anni dal suo ritorno alla casa del Padre. A “don Cuba”, altissima figura spirituale e morale, faro luminoso nei periodi bui, speranza viva per coloro a cui ha insegnato l’Amore per Dio e la Vita, sacerdote degli ultimi, in San Frediano è stata finalmente intitolata nata la via a lui dedicata lo scorso Sabato 3 Dicembre 2022. Nato nel Chianti, a San Donato in Poggio, pilastro della chiesa fiorentina del XX secolo, a don Cubattoli è stata dedicata una strada nel popolare rione dove ha vissuto e portato avanti il suo apostolato. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, l’assessore alla Toponomastica del Comune di Firenze Maria Federica Giuliani, il presidente della commissione toponomastica Mirco Rufilli, il presidente dell’associazione Don Cuba nonché Governatore di Parte Guelfa Franco Lucchesi, il Rettore di Orsanmichele e San Carlo nonché Cappellano Maggiore di Parte Guelfa monsignor Vasco Giuliani e il presidente della Rondinella del Torrino Roberto Ciulli.
Un personaggio storico per alcuni aspetti non molto conosciuto, ma dalle molteplici qualità è sicuramente la figura di Papa Clemente IV, padre fondatore della Parte Guelfa. Prima di essere nominato pontefice ricoprì vari incarichi di tipo giuridico alla corte francese e visto la sua grande capacità la stessa inquisizione richiedeva da parte sua dei consigli. Ricevuti vari incarichi ecclesistici in Francia venne nominato da papa Urbano IV cardinale di Sabina grazie alla sua onestà e rigore morale, aspetti di non poco conto per l’epoca. Dopo la morte di Urbano IV il clero confidò nella figura di Guy Le Gros Foulquois che fu eletto papa il 5 Febbraio 1265 col nome di Clemente IV.
Parte Guelfa celebra la memoria storica del Beato Papa Clemente IV. In occasione della ricorrenza del pio transito del nostro Padre fondatore, una delegazione di confratelli e di consorelle provenienti dalle Luogotenenze di Lazio e Toscana, ha partecipato alla solenne celebrazione eucaristica dedicata al grande pontefice, tenutasi a Viterbo nella Basilica di San Francesco della Rocca. Deposto il Gonfalone dinanzi all’imponente monumento sepolcrale, i Cavalieri e le Dame convenute si sono alternati nel prestare il loro servizio di Guardia d’Onore.