Il pellegrinaggio dei Cavalieri di Parte Guelfa a Roma, nel 150° anniversario di Firenze Capitale d’Italia, nell’anno nel quale Firenze riceverà la visita papale e sarà sede del quinto Convegno Ecclesiale Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana, ha il significato profondo di testimoniare a Papa Francesco l’amore dei fiorentini attraverso il sacrificio e l’umiltà che ogni pellegrinaggio impone. Al Pontefice saranno recapitati i messaggi di molte istituzioni civili e religiose di Firenze tra le quali la lettera di invito del Sindaco ed altri speciali doni e documenti legati alle tradizioni religiose fiorentine quali simboli di affezione e di ospitalità. I pellegrini lasceranno Firenze dopo la celebrazione della Santa Messa in Santa Maria del Fiore in occasione della Festa di Sant’Anna, Patrona delle Arti Fiorentine, che si terrà la mattina di Domenica 26 Luglio 2015, e, ricevuta la benedizione, attraverseranno in corteo il centro cittadino fino a Porta Romana.
Quindi percorreranno le tappe della via Francigena raggiungendo Roma, nella mattina di Domenica 2 Agosto 2015, quando l’iniziativa culminerà dinanzi alla Basilica di San Pietro in Vaticano, dove al gruppo di Cavalieri di Parte Guelfa si affiancheranno altri pellegrini fiorentini per presentarsi al cospetto del Pontefice.
Promotrice e organizzatrice dell’iniziativa è la risorta Arciconfraternita di Parte Guelfa, erede dell’antica magistratura fiorentina edificata nel 1266 grazie all’approvazione di Papa Clemente IV e votata al servizio dell’Arcidiocesi e del Comune di Firenze. Il pellegrinaggio presenta tutto il sapore di un evento insolito e straordinario che vede riunirsi sotto le insegne di Firenze e della Parte Guelfa un gruppo di pellegrini a cavallo ed a piedi, i quali, si sposteranno da Firenze fino a Roma. Durante le giornate di pellegrinaggio vi saranno momenti di lettura dei testi sacri, riflessioni e preghiere collettive per giungere ad una devozione più sincera ed al recupero dei valori della tradizione cristiana e dell’amore per il Creato. Come segno tangibile di umanesimo in Cristo, i pellegrini si eserciteranno alla testimonianza delle virtù cristiane di carità e fraternità nei comportamenti e nelle opere secondo l’insegnamento del Vangelo, promuovendo concretamente un autentico spirito ecumenico.
Autore
Nicola Biagi