Parte Guelfa di nuovo in campo per la preservazione del parco fluviale dell’Arno, per il decoro e la vivibilità della città di Firenze. Grazie all’organizzazione del Quartiere 3, di Alia Servizi Ambientali, di Angeli del Bello ed insieme ai giovanissimi atleti dei Canottieri Comunali è stato percorso l’argine dell’Arno da Piazza Ravenna fino al Ponte di Varlungo ove tutti i volontari riuniti hanno ripulito da plastiche ed altri rifiuti il prezioso tratto di verde urbano. Presente anche l’imbarcazione Green Dragon dei Canottieri Comunali, inaugurata la settimana scorsa, che ha provveduto a svolgere la stessa necessria opera di raccolta sul fiume.
Parte Guelfa ha contribuito coi suoi Dragoni in una bella e ventosa mattinata all’insegna del rispetto e della tutela del nostro territorio. Emozionante vedere i bambini così consapevoli e determinati. Grazie a Dio il futuro è già qui e cammina davanti a noi, con sacchetti e pinze. Questo percorso, di interesse ambientale e paesaggistico, si svolge a est, in riva sinistra e destra d’Arno, ai piedi del Viale dei Colli e oltre il Ponte di Varlungo, primo dei ponti a monte di Firenze attraverso giardini e parchi delle sponde del fiume. Questo breve e suggestivo tratto di pianura, compreso tra il fiume e le colline, incorniciato a nord-est dai vicini poggi di Fiesole e Settignano ed a nord dalle alture dell’Incontro e di Monte Pilli, offre, a monte, meravigliose viste sulle colline punteggiate di ville e, a valle, notevoli scorci sulla parte storico-monumentale del centro di Firenze. Questa porzione di territorio, un tempo esterna all’antico centro murato della città, era la piana fertile di Firenze, il suo “pomario”, “giardino delizioso e fiorito”, reso fruttuoso dai depositi alluvionali sedimentati dal fiume. Qui l’Arno si sdoppiava in diversi rami, i bisarni, formava isole di sabbia e ghiaia, i renai, e stagni paludosi, le lame, e nella zona i toponimi delle strade – Via delle Lame e via del Bisarno – testimoniano di questa sua caratteristica. Il fiume, in questo tratto, mostra il suo aspetto meno antropizzato e più naturale e ci porta verso i mulini, le gualchiere, i poderi, gli orti e le ville di svago e delizia suburbane, attraverso un percorso che può proseguire, pieno di fascino in tutte le stagioni.
Autore
Nicola Cecchi