Parte Guelfa patrocina un omaggio a Dante originale e inedito, con una prima assoluta a Piacenza. Lo propone Claudio Saltarelli, poeta, librettista, drammaturgo piacentino e Direttore Artistico della Settimana Organistica Internazionale, giunta alla 68esima edizione. Un programma ricco e interessante anche quest’anno, quello della storica kermesse, con un’apertura dedicata ad un evento straordinario e unico inserito nella rassegna contemporanea “Giuseppe Zanaboni”. Il 12 settembre, nel cortile monumentale di Palazzo Farnese, verrà rappresentata l’opera che si inserisce nelle celebrazioni per i 700 anni della morte del Sommo Poeta, con qualcosa in più rispetto a quanto abbiamo visto fino ad ora. Un’azione lirica in un atto su libretto dello stesso Saltarelli, con musica di Joe Schittino, il compositore che con Saltarelli ha già firmato “L’opera Minima” rappresentata al Municipale di Piacenza nel febbraio del 2020 , appena prima della pandemia.

Forma scenica, due protagonisti e con loro il Coro del Teatro Municipale di Piacenza e l’Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Camillo Mozzoni; l’opera dedicata a Dante in realtà lo intreccia ad un altro grande protagonista di quell’epoca, Lapo Saltarelli, poeta e politico. «Lapeggiamenti», amenità, querimonie et altri tremendi affetti nella nobilissima Florenzia. Piccolo processo d’un amico a Dante Alighieri” Questo il titolo del libretto che ai versi destinati al canto aggiunge una prima parte di ricostruzione storica. Claudio Saltarelli, ripercorre alcune tappe della vita e delle vicende che coinvolsero il suo antenato, guelfo bianco come Dante, la cui condanna a morte fu poi commutata in esilio a Cagliari, dove restò fino alla fine della sua esistenza.

Già presentato a Parigi, il libretto dell’opera si annuncia originale, ricco di spunti per rileggere la storia di Dante, in modo nuovo. Scritto durante la pandemia, il testo ripercorre il rapporto tra Lapo e Dante nella cornice della storia travagliata della Firenze trecentesca. I due, amici in gioventù, poi contrapposti fino al disprezzo reciproco, condivisero la sorte dell’esilio. La musica renderà affascinante il loro confronto in una sorta di processo, attualizzato dalla contemporaneità dello stile sia musicale che letterario. Una sfida, un nuovo tassello importante per non “spegnere” la cultura, soprattutto quella musicale, a Piacenza, proponendo creazioni inedite, destinate ad un pubblico anche internazionale. L’opera di Saltarelli e Schittino, infatti, sarà, dopo Piacenza, in scena, ad Ottobre, al Teatro Nazionale di Skopje in Macedonia, sperando che la pandemia consenta, anche per il prossimo autunno, spettacoli fruibili al chiuso, in sicurezza.

 

Autore

Giacomo Granchi