Nel corso della sua paziente opera di trascrizione del “Bisdosso Guicciardini”, di cui nel 1999 la Cassa di Risparmio di Firenze ha curato la riproduzione anastatica ma ancora inedito, il prof. Paolo Piccardi continua a trovare numerosi eventi ed attività che riguardano la Magistratura di Parte Guelfa. Dal brano riportato si comprende come fu la Parte Guelfa a intitolare il Lungarno Soderini, all’epoca solamente “piazza”. L’ultima frase del brano è oscura, ma lo scrivente intendeva dire che nel 1698 i Soderini non abitavano più vicino al ponte alla Carraia ed erano quindi grati alla Parte Guelfa per aver voluto ricordare dove fossero anticamente le loro case.
La citata Osteria della Trave Torta era particolarmente famosa e fu teatro di vari avvenimenti, a volte comici e a volte delittuosi“. Ricordo come volendo i Capitani di Parte fare lastricare nel mese di Giugno 1698 la coscia del ponte alla Carraia dov’è l’Osteria della Trave Torta, e per esimersi dalla soverchia spesa risolverono di lasciare nel mezzo uno sterrato con dargli nome della Piazza de’ Soderini, havendo tal famiglia quivi intorno le sue case alla quale tal cosa fu grata a detti Soderini, poiché fu resurta una memoria che di gran lunga stette sepolta.” (Bisdosso pag. 844)
Il “Bisdosso Guicciardini” è un manoscritto di 900 pagine, che contiene la cronaca degli accadimenti fiorentini (e non) dal 1643 al 1702. Questo manoscritto venne compilato per ordine di Gualtierotto Guicciardini e venne interrotto alla sua morte. Le disposizioni testamentarie stabilivano che la sua sterminata biblioteca non fosse mai né smembrata né venduta, con il risultato che questo diario è rimasto sepolto per quasi tre secoli ed è stato rinvenuto in maniera fortuita dall’ultimo Membro della Casata Fiorentina. “Andare a bisdosso” significa cavalcare senza sella, ossia liberamente, senza costrizioni, ma in realtà il manoscritto segue un ordine rigorosamente cronologico.
Autore
Paolo Piccardi