Si è ripetuto anche quest’anno il devoto Pellegrinaggio di Parte Guelfa alle Sacre Spoglie dell’Evangelista Marco custodite nella Basilica di Venezia. È stata l’occasione per i pellegrini di Parte Guelfa, accompagnati da alcuni familiari, di recarsi prima presso il Palazzo dei Dieci Savi ai piedi del Ponte di Rialto, lato Sestiere San Polo, dove aveva sede anche il Magistrato alle Acque, antica istituzione della Serenissima Repubblica di Venezia un tempo deputata a preservare la laguna e le sue acque, forse primo esempio nella storia di istituzione dedita alla tutela ambientale, Missione primaria oggi di Parte Guelfa.
I pellegrini poi, tra la curiosità di turisti e cittadini colpiti dal basco e dal suo caratteristico stemma, cui il confratello Marco Crisci ha dato puntuali e approfondite spiegazioni, in fraterna e allegra amicizia si sono persi tra le meraviglie della città lagunare tra calli, campi e fondamenta strada facendo verso la Basilica di San Marco attraversando il Ponte di Rialto, soffermandosi ad ammirare la Scala del Bovolo e il Teatro La fenice prima di essere accolti in Basilica dove il gruppo ha potuto assistere alla celebrazione dei Sacri Vespri in onore dell’Evangelista Marco Patrono della Città celebrati da S.E.R. il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia cantati in latino dai Cantores Sancti Marci, oggi meglio conosciuti come la Cappella Marciana, tra le più antiche istituzioni musicali operanti al mondo.
Onorati di aver ricevuto la benedizione dal Patriarca e invitati a salire nel presbiterio solitamente chiuso al pubblico per scattarci una foto con lui, i confratelli e le consorelle, dopo essersi soffermati ancora a lungo nella magnifica antica cripta ricavata sotto l’altare maggiore per riporre il mantello e dov’erano stati accolti fin dalle prime ore della giornata, prima di uscire si sono soffermati ancora un attimo in preghiera dinnanzi l’immagine della Madonna di Nicopeia che giunta da Costantinopoli nel 1204 è da allora protettrice della città. E così i pellegrini dopo aver ammirato ancora una volta la facciata della Basilica e di Palazzo Ducale ed aver sfidato la sorte, forti della Fede, attraversando le colonne di San Marco e di San Todaro per soffermarsi ad ammirare il bacino antistante la piazza, per tutti i veneziani il salotto cittadino, si sono incamminati sulla via del ritorno dove, prima di salutarsi chi per la stazione e chi per i parcheggi cittadini, non poteva mancare un brindisi con uno Spritz nella tradizionale veste con l’aggiunta di Select come consigliatoci dal confratello Marco Crisci, visibilmente ancora commosso di aver celebrato così anche il suo onomastico nella città che ha dato i natali alla nonna e, alzato tutti il bicchiere al grido di: “Marzocco, Marzocco, Marzocco”, i veneti presenti per onorare la città e il suo Santo Patrono hanno risposto anche con: “San Marco, San Marco, San Marco” invitando tutti presenti a tornare l’anno prossimo per una nuova edizione della Cavalcata per San Marco. Un fraterno abbraccio è stato lo spontaneo saluto di questa intensa giornata.
Autore
Stefano Furlanetto