Sentitissima partecipazione delle Dame e Cavalieri di Parte Guelfa alla celebrazione del Capodanno Fiorentino che si è svolto nelle piazze e strade del centro storico di Firenze, avvolti ed immersi nell’arte, dai palazzi, monumenti e chiese fiorentine che nelle giornate solari e colorite della primavera esprimono la loro bellezza con un respiro che a volte appare essere veramente vivo, come viva è sempre la tradizione del Capodanno Fiorentino, che nonostante nel 1750 fu abolito da Francesco III di Asburgo-Lorena, viene ancora celebrato come il vero Capodanno che non a caso coincide con l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele alla Sempre Vergine Maria.
I partecipanti, con l’abito solenne di Parte Guelfa ovvero con mantello, decorazione e basco, hanno sfilato dalla Rettoria di Orsanmichele fino alla Loggia dei Lanzi, dove hanno deposto un mazzo di fiori sotto la lapide che ricorda la riforma di Francesco III di Asburgo-Lorena voluta nel 1749 con la quale il Granduca impose la data del primo gennaio come giorno ufficiale per l’inizio dell’anno. Tale festività ricorda che, per la città di Firenze, l’anno civile, fino al 1750, cominciava il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa cattolica aveva collocato la Solennità dell’Annunciazione del Signore, poiché sono esattamente nove mesi prima del Natale di Nostro Signore.
La celebrazione è proseguita con la partecipazione alla Messa della Santa Annunciazione del Signore presso la Rettoria di San Carlo in Firenze celebrata da monsignor Vasco Giuliani, Cappellano Maggiore di Parte Guelfa, ove è stato effettuato il consueto servizio di Guardia d’Onore, e depositato un omaggio floreale alla Vergine, al termine della Santa Messa. Al termine della celebrazione liturgica, monsignor Vasco Giuliani ha salutato la Santissima con questo canto del Maestro Domenico Bertolucci, fiorentino, Cardinale, compositore e direttore di coro italiano. Maestro perpetuo della Cappella Musicale Pontificia Sistina e accademico di Santa Cecilia.
MADRE DI DIO FRA GLI ANGELI
Madre di Dio fra gli angeli
festanti in ciel Regina
col suo più ardente palpito
Firenze a te s’inchina
e la tua gloria canta
o tutta pura e santa.
LA TUA CITTA’ DEL GIGLIO,
DAL COR DEI GRANDI PADRI A TE SACRATA,
GUARDA COL DIVIN FIGLIO
O NOSTRA DOLCE VERGINE ANNUNZIATA.
E SIA DEL MONDO IL FIORE
CINTA DEL TUO CANDORE
CINTA DEL TUO CANDORE
Immacolata e splendida
piu’ d’ogni vaga aurora
Gesu’ sole dell’anime
riporta al mondo ancora
e apparira’ la vita
di gigli una fiorita.
LA TUA CITTA’ DEL GIGLIO,
DAL COR DEI GRANDI PADRI A TE SACRATA,
GUARDA COL DIVIN FIGLIO
O NOSTRA DOLCE VERGINE ANNUNZIATA.
E SIA DEL MONDO IL FIORE
CINTA DEL TUO CANDORE
CINTA DEL TUO CANDORE
Autore
Gabriele Vaccaro
Fotografie
Lulu Costel Dorneanu