A Firenze patto col Comune dell’Arciconfraternita di Parte Guelfa, riattivata nel 2015: “segnaleranno i problemi”. Gli eredi dei Guelfi nominati responsabili del monitoraggio ambientale su parchi e giardini della città. Dalle Cascine all’Anconella all’Orticoltura. La stagione del grande assalto alle aree verdi urbane e l’esigenza di un controllo serrato impossibile da garantire con vigili e forze dell’ordine spinge Palazzo Vecchio ad un accordo inedito di collaborazione con un soggetto esterno, l’Arciconfraternita di Parte Guelfa. Antico Ordine di fondazione pontificia, poi espropriato di tutti i beni da Pietro Leopoldo, l’ente è stato rattivato nel 2015 recuperando gli antichi statuti e l’antico stato giuridico e con la benedizione di Gualtiero Bassetti, il presidente della CEI, e l’approvazione del sindaco Dario Nardella.
Si occupa di attività di salvaguardia ambientale, tutela delle tradizioni storiche e iniziative culturali e svolge cerimonie simboliche di inclusione dei novizi. Nelle scorse settimane ha proposto al Comune di Firenze un accordo per il monitoraggio dei parchi e delle aree verdi cittadine. Non ronde o vigilanza privata: semplice osservazione per segnalare cose che non vanno a chi di dovere. Polo verde, basco e pantaloni neri come segno di riconoscimento. “Pattuglie” almeno da due. In una mano un’agendina per annotare problemi ed emergenze, nell’altra il cellulare per avvertire Direzione ambiente o, se necessario, vigili urbani e forze dell’ordine. Palazzo Vecchio ha approvato il progetto della Parte Guelfa e un patto di collaborazione. E nelle prossime settimane si parte.
Cosa faranno nel dettaglio i Guelfi? Ogni area verde avrà un referente. Cascine ma anche Bellariva, giardini di Campo di Marte, area Pettini-Burresi, parco di San Donato, Argingrosso. «I volontari – si legge nel patto tra Comune e Arciconfraternita – saranno preparati con lo scopo di monitorare e segnalare tempestivamente eventuali criticità alle autorità competenti, nonché effettuare report periodici, anche con l’ausilio dei dati raccolti mediante l’utilizzo di apposita APP fornita dall’Arciconfraternita ai propri volontari». Durante i monitoraggi i Guelfi, rigorosamente in divisa, potranno «offrire assistenza ai visitatori dei parchi» e «svolgere un’attività di sensibilizzazione e raccolta di piccoli rifiuti», segnalando semmai la presenza di «materiale pericoloso e ingombrante» se abbandonato. E tramite la APP potranno essere segnalati anche «rami spezzati, alberi caduti, cancellate e recinzioni divelte, segnaletica danneggiata, situazioni di pericolo come panchine instabili ed altri rischi ambientali». «Un nuovo patto di collaborazione per la cura dei nostri giardini ma anche per attività di sensibilizzazione sui temi del verde e sul rispetto dei nostri spazi pubblici e comuni» rivendica l’assessora all’ambiente Cecilia Del Re. «Così rendiamo protagonisti i cittadini. E in questo caso è un’associazione dalla grande e bella storia a mettersi a disposizione» esulta la vicesindaca Alessia Bettini.
Autore
Ernesto Ferrara