Parte Guelfa promuove il cambiamento nelle abitudini delle generazioni di oggi come momento decisivo per determinare il futuro. Grande rilevanza hanno iniziative come quella del piccolo Daniele all’alfabetizzazione ambientale e sostiene organizzazioni quali Costruiamo Gentilezza come necessarie ad indirizzare concretamente il cambiamento. Dalla A alla Z per il bene del pianeta: l’alfabeto di Daniele, 11 anni, si aggiunge alle ventimila parole gentili dedicate a nonne e nonni raccolte da “Costruiamo Gentilezza”. A di “ambiente”, N di “non inquinare”, Q di “qualità dell’aria” e ancora, R di “riciclare” e V di “vivibile”. Sono alcune delle parole del primo alfabeto della Gentilezza per l’ambiente, arrivato dal piccolo Daniele di 11 anni che vive a Cerreto Guidi, in provincia di Firenze. Ha accompagnato il suo alfabeto con un testo. “Vorrei diffondere il mio alfabeto della gentilezza per l’ambiente e invitare altri bambini a scriverlo perché voglio bene alla natura”.
È una nuova forma dell’alfabeto della gentilezza, che associa ad ogni lettera del nostro alfabeto, una parola bella che fa bene chi la scrive e chi la riceve. È stato ideato il 2 Ottobre 2021 per ringraziare le nonne e i nonni nel giorno della loro festa, da Gaia Simonetti, giornalista fiorentina, impegnata nel sociale, e costruttrice di gentilezza. Fa parte della squadra dei quasi 2000 costruttori di gentilezza in tutta Italia, attivi ogni giorno col progetto nazionale “Costruiamo Gentilezza” coordinato da Luca Nardi dell’Associzione Cor et Amor. “Oggi 5 agosto 2022 grazie al piccolo Daniele nasce l’alfabeto della Gentilezza dedicato all’ambiente – spiega Gaia Simonetti – con parole che partono proprio dai bambini e rappresentano un impegno e una forma di rispetto. Daniele è stato anche il primo bambino ad inviare l’alfabeto della gentilezza per regalarlo a nonna – come disse – nei momenti in cui non è troppo gentile. Con l’ultimo alfabeto arrivato alla mail abc@costruiamogentilezza.org sono state raccolte oltre 20mila parole gentili, che sono arrivate da bambini e da bambine di tutta Italia, compilate a scuola o in famiglia. I primi hanno evidenziato tra le parole più ricorrenti A di abbraccio, B di bacio e C di carezze; negli ultimi, invece, la parola più frequente è “Umanità”. “Lo hanno vissuto come un gioco, ma anche come un impegno per dare il loro supporto – racconta Luca Nardi, coordinatore del progetto nazionale Costruiamo Gentilezza – contribuendo a diffondere la gentilezza anche attraverso le parole. L’alfabeto della gentilezza diventerà una raccolta dei bambini da consegnare ai grandi e dal 22 settembre sarà il protagonista dei Giochi nazionali della Gentilezza, che interesseranno per 10 giorni, il territorio italiano, in un legame speciale che si viene a creare in questi momenti speciali tra nonni e nipoti. Lo scorso anno 10mila bambini e 5mila nonni si “sfidarono” nei giochi della gentilezza. Ripartiamo dai bambini e dalla loro semplicità nel mettere gentilezza nella vita”.
Autore
Noemi Salvati