Per il Console di Parte Guelfa Luciano Artusi questo è l’anno dei riconoscimenti. Nella stella settimana prima Eugenio Giani e poi Dario Nardella gli hanno consegnato il Pegaso d’Oro e il Fiorino d’oro, la massima onorificenza che Palazzo Vecchio possa conferire. Luciano Artusi vuol dire Firenze. Con i suoi novant’anni e i cento libri che ha scritto è la voce della storia e della tradizione fiorentina. Lo scorso 21 Giugno 2022 il presidente della Regione Eugenio Giani, che di tradizioni fiorentine è appassionato, gli ha consegnato il Pegaso d’Oro, il massimo riconoscimento della Regione. “E’ un punto di riferimento di tutta la regione – ha detto Giani – un uomo che ha illustrato con suoi scritti, si parla di 100 libri, la Toscana e Firenze.

Ma contemporaneamente è stato un grande organizzatore, ha guidato per mezzo secolo il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina. Nel 1991, quando si costituì la Federazione dei Giochi Storici, Artusi ne fu l’artefice e da tutti gli viene riconosciuto”. “Luciano Artusi, cantore carismatico, vitale, coltissimo e generoso della storia e delle tradizioni di Firenze, uomo del calcio storico, parente del celebre Pellegrino, padre della cucina italiana. Autore di infinite pubblicazioni che rappresentano una dichiarazione d’amore sempre rinnovata per la sua città, di cui conosce ogni angolo, aneddoto e segreto. Un eterno ragazzo che non ha mai smesso di guardare e di raccontare Firenze e i fiorentini con stupore”. Questa la motivazione del Fiorino d’oro assegnato a Luciano Artusi giovedì 23 giugno 2022 a Forte San Giorgio, il Belvedere di Firenze, davanti alle autorità civili, militari e religiose e ad un folto gruppo di Cavalieri e Dame di Parte Guelfa convenuti per festeggiare l’amatissimo Console.

Artusi con tutti i premiati del Fiorino d’Oro 2022

I Cavalieri di Parte Guelfa a fianco del Gonfalone di Firenze

IL magnifico scenario visibile dal Forte Belvedere

Luciano Artusi con Franco Lucchesi

Cavalieri e Dame di Parte Guelfa schierati al Forte Belvedere per festeggiare Luciano Artusi

 

Autore

Giuseppe Garbarino