Il Reggimento di San Lodovico, prende nome dal santo patrono di Parte Guelfa, che è stato proclamato patrono nel lontano 1318. Ma chi l’ha proclamato patrono e perché è stato scelto proprio San Lodovico? E’ stato scelto dai Capitani di Parte Guelfa che si posero questa domanda: E adesso a quale santo ci rivolgiamo? Un frase che spesso diciamo anche noi, e che è una frase storica, in quanto per davvero, le magistrature, le corporazioni si ponevano proprio questa domanda, e quando non riuscivano a trovare il santo giusto, partiva l’esclamazione, ancora oggi usata “non si sa più a quale santo rivolgersi”.
Occorreva, per la Parte Guelfa, una figura che potesse essere di riferimento per salvaguardare i propri interessi sia politici che economici. Firenze era un piccolo stato ed aveva necessità di essere protetto da uno stato più grande, che all’epoca era il regno di Napoli, imparentato con la casa francese, per tramite della famiglia d’Angiò. Quindi San Lodovico figlio di Carlo II d’Angiò, re di Sicilia e pronipote di Luigi IX di Francia, era il patrono giusto per la Parte Guelfa. E Serravalle? Perché anche loro lo hanno eletto Santo Patrono? Qui tra storia e leggenda si narra che un uomo e un bambino, giunti come viandanti a Serravalle in stato di povertà e bisogno, fossero stati accolti, sfamati e ospitati dagli abitanti senza chiedere nulla in cambio. Al momento di ripartire, commosso e grato per tanta generosità, il bambino aveva giurato che mai avrebbe dimenticato Serravalle e la sua gente. Bambino che – si era saputo poi – era nientemeno che Ludovico d’Angiò, il quale, assai pio e religioso, dopo aver rinunciato al regno di Napoli in favore del fratello minore Roberto, in umiltà era entrato come semplice frate nell’Ordine Francescano.
Nell’anno 1306, nella battaglia di resistenza contro i lucchesi che volevano prendere il Castello di Serravalle, difeso dai serravallini, all’improvviso preceduto da un fragoroso tuono, il cielo fu squarciato dal bagliore di una luce accecante. Tra lo stupore generale tutti voltarono lo sguardo verso l’alto rimanendo di sasso, a bocca aperta e con gli occhi sgranati. Straordinaria e impressionante la scena: al centro della luce, sospeso nell’aria e in tutta la sua maestosità, era apparso San Lodovico con in mano una spada di fuoco nell’atto di brandirla in difesa dei suoi amati serravallini. Quindi presi da grande spavento i lucchesi scapparono ritirandosi nelle loro terre, e lasciando libera dall’assedio Serravalle.
San Lodovico, umile francescano, è per noi oggi riferimento di devozione ed ammirazione, per sue e doti di fraternità, umiltà, rispetto del prossimo e del Creato, come riportato nel Cantico delle Creature di San Francesco, Doti francescane e cristiane che Papa Francesco ricorda a tutti noi nell’enciclica Fratelli Tutti.
San Lodovico è celebrato dalla Chiesa Cattolica, nel giorno del Suo ritorno alla Casa del Padre il giorno 19 agosto ed in tale giorno a Serravalle Pistoiese, il Santo viene ricordato con la Santa Messa e la Processione per le vie del paese, portando a spalla dai numerosi fedeli, la statua del loro e nostro amato protettore.
Autore
Gabriele Vaccaro
Fotografie
Lulu Dorneanu