Ogni 30 Ottobre Parte Guelfa festeggia l’Arma di Cavalleria facendo memoria della battaglia di Pozzuolo del Friuli, combattuta il 30 ottobre 1917, primo decisivo momento di reazione seguito alla disfatta di Caporetto, ove si tennero degli straordinari assalti di cavalleria dei reggimenti Genova e Novara in tempi in cui ormai si combatteva e si moriva nelle trincee. I popoli piú civili dimostrano di curare la memoria storica, coltivano la conoscenza del passato e onorano gli uomini che hanno compiuto atti di valore e di dedizione verso il bene comune. Diffonderne la conoscenza è dunque un’espressione di civiltà e, nel celebrare il sacrificio dell’Arma di Cavalleria nella Grande Guerra, Parte Guelfa desidera ricordare i caduti di tutte le guerre ribadendo la speranza di un futuro di pace imprescindibile dal rispetto delle regole democratiche e dall’affermazione dei diritti umani.
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Un Futuro Green, il ‘Playbook’ sulla Economia Circolare che traccia una guida per la trasformazione degli sprechi ambientali in valore sostenibile. Il 19 ottobre è stata una data di grande significato per l’ambiente, l’industria e la cultura internazionale , grazie al lancio del libro “Playbook: Circular Economy. How to make Waste into Green Dollars” presso una prestigiosa cerimonia a Singapore. Scritto dal dottor Lim See Yew e dal dottor Gianluca Anguzza, Luogotenente di Parte Guelfa a Singapore, il Playbook rappresenta un pilastro fondamentale nell’ambito dell’economia circolare e del suo impiego nel contesto industriali.
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa dal 25 al 30 settembre 2023 ha partecipato attivamente alla rappresentazione teatrale Apocalisse a Boboli. Visioni dal Libro di Giovanni, un maxi evento organizzato dalle Gallerie degli Uffizi con Associazione Culturale Archètipo ed Elsinor Centro di Produzione Teatrale. Il regista Riccardo Massai, all’inizio dello scorso mese di maggio, ha contattato Parte Guelfa richiedendo la messa in scena di quattro figure a cavallo in grado di poter completare la compagine dei personaggi essenziali alla rappresentazione teatrale: i quattro cavalieri dell’Apocalisse.
Parte Guelfa celebra l’Arma di Cavalleria festeggiando la Cavalcata del Bicentenario che arriverà a Roma il 27 ottobre 2023. A Piazza di Siena si riuniranno le squadriglie partite lo scorso 30 settembre da Torino e da Lecce facendo tappa in molte località e, in particolare, a Caserta e Modena. Il 2023 segna una tappa significativa nella storia dell’Arma di Cavalleria e in particolare della Scuola di Cavalleria, che festeggia i duecento anni dalla fondazione. Per celebrare la ricorrenza, l’Esercito e la Scuola di Cavalleria, con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria (ANAC) e dell’Associazione Nazionale Carristi d’Italia (ANCI), hanno organizzato una serie di eventi e attività che, nell’anno, accompagneranno i Cavalieri e i Carristi d’Italia in servizio ed in congedo.
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa invita tutti alla partecipazione alla fiaccolata per la pace in Medio Oriente invocata da padre Bernardo Francesco Gianni OSB, Abate di San Miniato al Monte, il quale ha invitato ebrei e musulmani a riunirsi sulla salita a San Miniato al Monte per la sera di lunedì prossimo 23 Ottobre 2023 attraverso un appello scritto in una lettera pubblica. Parte Guelfa ricorda anche l’appello per una giornata di preghiera e digiuno indetta da Papa Francesco per venerdì 27 Ottobre e la sua condanna senza appelli per la guerra che “semina morte, non risolve nulla e cancella il futuro” e invita “ad ascoltare il grido di pace che arriva dai bambini”, vittime innocenti della terribile escalation di violenza in tutto il Levante senza dimenticare il conflitto ucraino: “Continuiamo a pregare per la pace, e non dimentichiamo la martoriata Ucraina, adesso non se ne parla ma continua a soffrire”.
Parte Guelfa ha prodotto per quasi tre secoli una cartografia patrimoniale cabreistica impressionante dopo aver ricevuto l’incarico di occuparsi della gestione del territorio toscano da Cosimo I de’ Medici nel 1549. Le immagini realizzate per ordine dei Capitani di Parte Guelfa sono delle vere opere d’arte. Nei dettagli di questo immane lavoro, alcuni mulini o gualchiere sono corredati di cabreo, ovvero di un disegno particolareggiato dell’edificio e del podere circostante realizzato a volo d’uccello, con una tecnica pittorica detta anche “in alzato“, che restituiva una prospettiva dell’edificio e del terreno circostante vista dall’alto. Oggi i cabrei si ammirano come piccoli capolavori, colorati con la tecnica dell’acquerello, dove sono rappresentate anche in pianta, minuziose descrizioni del fabbricato, gli annessi minori, il tipo di colture, le opere di regimazione idraulica, l’esposizione del terreno, i punti cardinali e altri particolari. Spesso questi disegni sono decorati di cartigli, stemmi e figure allegoriche.
Il Questore di Firenze dottor Maurizio Auriemma ha onorato l’Arciconfraternita di Parte Guelfa visitando lo scorso mercoledì 27 Settembre 2023 la sede operativa posta presso l’Ippodromo del Visarno. Questo spazio ha il compito di fornire supporto funzionale alle pattuglie a piedi ed a cavallo che realizzano le attività di salvaguardia degli undici parchi affidati a Parte Guelfa con delibera del Comune di Firenze ai fini di realizzare un costante monitoraggio. La sede è costituita da due strutture di proprietà comunale con finalità equestre destinate a scuderia, uffici, magazzini e foresteria, affidate nel 2016 dal concessionario Sanfelice srl in comodato a Parte Guelfa con l’approvazione del Comune di Firenze, le quali hanno ricevuto importanti opere di restauro e sono state quasi completamente recuperate negli ultimi sette anni senza utilizzo di fondi pubblici.
In occasione delle “Giornate FAI d’Autunno 2023”, organizzate dal Fondo per l’Ambiente Italiano nei giorni di sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023, verrà svelato ai visitatori – tra gli altri luoghi in tutta Italia – l’antico borgo medioevale di Serravalle Pistoiese, con l’apertura straordinaria di luoghi normalmente non visitabili. Serravalle Pistoiese, con le sue torri e fortificazioni, domina dalla collina il valico che separa la piana Fiorentina-Pistoiese da quella Lucchese ed è quindi un luogo strategico sin dai tempi antichi. In occasione delle Giornate FAI, i visitatori saranno accompagnati alla scoperta della Torre del Barbarossa, dalla quale si gode un impareggiabile panorama, la Rocca Nuova, la Pieve di Santo Stefano, la Chiesa di San Michele Arcangelo, l’Oratorio della Compagnia della Vergine Assunta, ricco di affreschi trecenteschi.
La guerra incide sul cambiamento climatico e sul riscaldamento globale. Parlando di guerra il primo pensiero va giustamente alla sofferenza alle persone. Ma è bene sapere che tra gli impatti devastanti ci sono anche quelli sull’ambiente, sull’ecosistema naturale, che non finiscono con il cessate il fuoco. La guerra in Ucraina ci allontana dalla giustizia, ma anche dagli obiettivi climatici. Ogni guerra provoca danni all’uomo e all’ambiente. Parlare dell’impatto ambientale di una guerra non è facile, pensando alle persone che hanno perso la vita, ai feriti, ai malati, ai rifugiati, ma è un ulteriore grave costo da sostenere a breve e lungo termine. La guerra ha un forte impatto immediato sull’ambiente e sulla natura, oltre a effetti che si vedranno a medio e lungo termine. Ma non occorre arrivare alla guerra: la costruzione, l’utilizzo e la movimentazione di interi apparati militari in tempi di pace causa gravi danni all’ambiente a livello ecologico.
L’esortazione apostolica di Papa Francesco rinnova l’impegno sui temi ambientali e sociali. Serve un’accelerazione sulla transizione energetica e una precisa volontà del mondo politico, industriale e individuale. Il primo effetto della lettura della Laudate Deum è di piacevole spiazzamento. La nuova esortazione apostolica di Papa Francesco, scritta otto anni dopo l’enciclica Laudato Si’, sulla “cura della Casa comune” è un discorso a carattere “laico”, molto più scientifico e politico che religioso. Ha carattere scientifico perché sin da subito si fanno riferimenti precisi a studi o analisi condotte da scienziati. Si può considerare un documento politico perché espone riflessioni che hanno come finalità la “cura della sorte della città”, in questo caso della Terra e di tutte le persone ed esseri viventi che la abitano. Nella lettera scritta dal pontefice si parla di clima, di transizione energetica, di politiche fallimentari, di responsabilità istituzionali e individuali.