Ogni cultura possiede i suoi miti per spiegare l’odio tra gli uomini. La cultura nella quale siamo immersi si affida al mito di Caino e Abele. Per quanta poca fiducia si possa avere nel genere umano, è un fatto che l’odio, diversamente dall’amore, necessita sempre di una spiegazione e di un colpevole. Ciò di cui parleremo è un mito sull’origine dell’inimicizia politica, dello spirito fazioso. Siccome si ambienta nella Firenze medievale e siccome ne ha parlato Dante, il mito ci è noto fin dai tempi della scuola. Gli antichi cronisti gli attribuirono la nascita dell’odio tra guelfi e ghibellini e in Italia non c’è scrittore che non vi faccia riferimento almeno una volta all’anno. Anche questo mito, ovviamente, ha il suo Abele – un giovane innamorato e biancovestito di nome Buondelmonte dei Buondelmonti – e il suo Caino – un nobile irascibile e altezzoso di nome Mosca Lamberti.
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Il ministro per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina si è congratulato per le attività equestri e di tutela ambientale programmate dalla Parte Guelfa per l’annata 2017 ed ha assicurato la propria attenzione e partecipazione diretta in particolare per Fiorente 2017, la magnifica passeggiata urbana a cavallo prevista per Domenica 28 Maggio 2017 che permetterà a un gran numero di cavalieri e amazzoni di compiere un indimenticabile tour a cavallo nel centro cittadino di Firenze come avvenuto lo scorso anno. C’è inoltre la concreta speranza di realizzare una virtuosa collaborazione per tutelare e valorizzare al massimo le risorse forestali fiorentine anche attraverso le future attività ambientali della Parte Guelfa.
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa organizza, per la fine di Aprile 2017, un’escursione nel Parco della Maremma con pellegrinaggio all’Abbazia di San Rabano per offrire a tutti i Confratelli e le Consorelle l’opportunità di fermare la quotidianità e approfondire il senso del cammino iniziato insieme. Il Parco della Maremma è un territorio ricco di ecosistemi dove ambienti naturali e selvaggi si intrecciano con la presenza dell’uomo in un equilibrio dinamico di grande biodiversità.
Musica barocca per Amatrice. Sotto il patrocinio del Comune di Firenze, dei Fiorentini nel Mondo e dell’Arciconfraternita di Parte Guelfa, si terrà a Firenze, nella storica e bellissima chiesa di Santa Felicita Sabato 8 Aprile 2017, il concerto per la Pasqua “Membra Jesu Nostri BuxWV 75”, interamente dedicato a un oratorio composto da Dietrich Buxtehude nel 1680. L’opera, riconosciuta come il primo oratorio luterano, è costituita da sette cantate e venne dedicata da Dietrich Buxtehude all’organista e compositore Gustaf Düben.
Marco Di Paola Paola è il nuovo Presidente della Federazione Italiana Sport Equestri! Nella giornata di Lunedì 23 Gennaio 2017 si sono tenute presso NH Milano Congress Centre le elezioni per la presidenza nazionale FISE. Dopo un afflusso straordinario che ha visto presentarsi al voto oltre 1200 delegati, la vittoria è andata a Marco Di Paola con 4.465 voti (60,10%) contro i 2.964 (39,90%) dell’uscente Vittorio Orlandi, il quale lascia così la presidenza. Auguriamo buon lavoro al nuovo Presidente FISE che per i prossimi quattro anni dirigerà la nostra federazione e che si è detto grato alla Parte Guelfa per l’appoggio ricevuto e pronto a sviluppare e partecipare con entusiasmo a tutti i progetti già impostati a Firenze.
Nella Firenze medievale si formò, attorno al 1340, la “Compagnia del glorioso messer Santo Luca Evangelista” legata al mutualismo confraternale e all’assistenza spirituale. Una compagnia protetta dalla Parte Guelfa e detta anche “de’ pittori” perché San Luca era tradizionalmente identificato con il loro patrono celeste. Nel corso del tempo accolse anche scultori, battilori, orefici, miniatori, intagliatori, sargiai, sellai, coreggiai e tanti altri artefici appartenenti alle corporazioni più diverse. Allora l’Arte dei Medici e degli Speziali immatricolava i pittori in quanto li assimilava agli speziali per la macinatura dei colori, mentre scultori e architetti figuravano tra i membri dell’Arte dei Maestri di Pietra e Legname.
L’Oltrarno è lo storico quartiere di Firenze, famoso per essere l’ultimo nucleo vivente nel centro cittadino delle Arti fiorentine. In una di queste botteghe in riva all’Arno, Mauro Pieroni iniziò, all’età quattordici anni, a lavorare il legno presso un maestro intagliatore specializzato nella creazione di intricate cornici in stile rinascimentale. Pieroni seguiva l’esempio del padre, raffinato restauratore di pregiati mobili antichi. Stimolato da un ambiente così fertile e animato da grande passione ed entusiasmo, Mauro Pieroni, giorno dopo giorno, affinò il proprio talento artistico fino a specializzarsi nell’intaglio araldico. L’essenza dei suoi stemmi sta tutta nella tradizione perché sono l’insegna, la bandiera di un popolo o di una famiglia e come simbolo della continuità viene onorato e trasmesso da padre in figlio.
Il Console di Parte Guelfa Luciano Artusi è nato l’11 Gennaio 1932 a Firenze e vive tutta la sua vita in un rapporto di simbiosi con la città. Studioso e divulgatore di storia fiorentina, è autore di numerose pubblicazioni sul calcio storico e sulle tradizioni toscane e fiorentine apparse su libri, giornali e riviste. Scrive con lucida e colorita prosa, dando particolare risalto all’aneddotica, al costume e a tutti quegli avvenimenti minori che si pongono ai margini della grande storia ma che pure contribuiscono a documentare e divulgare una civiltà. Ha ricevuto importanti riconoscimenti quali il 2° Premio Bancarella Sport nel 1971, il Perseo d’oro nel 1976, il 2° premio Castiglioncello nel 1977, il 2° premio San Giovanni di Dio nel 1991, il Premio Firenze nel 2000, il Fiorino d’oro nel 2003, il Premio Filo d’Argento nel 2005, il Premio Il Principe nel 2007, il Premio Internazionale Piazza de’ Chavoli Pisa nel 2011, il Premio Fiorentini nel Mondo per le arti letterarie nel 2011, il Premio letterario Spiga d’Argento nel 2013, il Premio Donatello nel 2015, il Premio Vallombrosa nel 2015 e il Premio Camera dei Deputati Mario Conti nel 2016.
La scelta dei colori fatta dal pittore Benozzo Gozzoli nell’affresco della cappella di Palazzo Medici-Riccardi è chiarissima: prevalgono ampiamente il rosso, il bianco e il verde. Si tratta, forse non per caso, degli stessi pigmenti della Parte Guelfa. I simboli guelfi e medicei sono seminati difatti nel fastoso e solenne viaggio dei Magi, rappresentato dal Gozzoli nella cappella di Palazzo Medici, che parte da Gerusalemme – bianca città fortificata in alto sulla parete orientale, a destra entrando – e si dispiega lungo le tre pareti in senso orario in direzione di Betlemme, cioè verso la scarsella della cappella palatina costruita per volere di Cosimo il Vecchio. I magi sono rappresentati secondo l’iconografia tradizionale dei tre re, ognuno con un dono da offrire al Bambino che sono oro, incenso e mirra: Gasparre è il re più giovane, Baldassarre è quello dalla pelle scura e in età matura, Melchiorre in rosso è il più anziano in testa al corteo. Nell’affresco, il saldo impianto prospettico della composizione si coniuga con la ricchezza dei particolari, con il gusto della narrazione mondana e fiabesca.
La Parte Guelfa, Cavalleria della Repubblica Fiorentina, muovendo come di consueto dall’ippodromo del Visarno, prenderà parte da quest’anno nel Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, alla tradizionale parata storica della “Cavalcata dei Magi” organizzata nel giorno dell’Epifania dall’Opera di Santa Maria del Fiore e, oltre che sfilare per il centro di Firenze, avrà l’opportunità di rendere onore alle autorità civili e religiose di Firenze in piazza del Duomo dove, dopo il saluto dei partecipanti e lo scoppio della colubrina, i Re Magi consegneranno i loro doni ai piedi del Presepe vivente. Seguirà l’intervento del Presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore e la lettura del Santo Vangelo dei Magi delll’Arcivescovo Metropolita di Firenze il Cardinale Giuseppe Betori.