Il Comune di Firenze e la Parte Guelfa, Cavalleria della Repubblica Fiorentina, organizzano con la Federazione Italiana Sport Equestri e col supporto dell’Ippodromo del Visarno nella giornata di Sabato 29 Giugno 2019 in Piazza Santa Croce a Firenze, la Giostra del Giglio, il torneo equestre agli anelli di Firenze. Come nelle precedenti edizioni, anche quella del 2019, sarà preceduta da cortei dei quattro Colori che partendo dalle quattro basiliche attraverseranno la città e raggiunge-ranno Piazza Signoria, intorno alle 17.30, dove si terrà la Cerimonia delle Lance, per poi raggiun-gere l’arena di Santa Croce ove i giostratori, rappresentanti i quattro Quartieri di Firenze, dopo il solenne Giuramento dei Cavalieri, disputeranno le carriere secondo l’ordine dei Colori sorteggiato il giorno di Pasqua, per conquistare la Lancia Guelfa e il Cencio della Vittoria. Nel 2016, 2017 e 2018 il trofeo è andato ai Bianchi di Santo Spirito.
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I Confratelli e le Consorelle dell’Arciconfraternita di Parte Guelfa hanno partecipato in gran numero ai funerali del maestro Zeffirelli in Santa Maria del Fiore, rendendogli commosso onore nel giorno dell’ultimo saluto. Il maestro Zeffirelli aveva accolto con entusiasmo l’adesione alla Parte Guelfa come Cavaliere Onorario. Pippo e Luciano, i due figli adottivi del maestro, si sono commossi all’arrivo del feretro in Duomo alla vista di tanta gente e dei dei mantelli verdi di Firenze: “E’ una giornata molto triste per noi, ma sono contento che sia tornato qui nella sua Firenze, come lui aveva chiesto e voleva”. Il Sindaco, Dario Nardella, come Zeffirelli Cavaliere Onorario di Parte Guelfa, ha voluto dedicare un pensiero speciale al maestro durante la funzione: “La città gli sta restituendo tutto l’affetto: lui ha portato Firenze nel mondo e il mondo a Firenze. Da oggi in poi ci dovremo impegnare a lavorare per la Fondazione a cui lui teneva moltissimo e per il Centro internazionale per le arti dello spettacolo. Oltre che, naturalmente, stare vicino alla sua famiglia”. Al termine della cerimonia si è invece rivolto ai figli Pippo e Luciano: “Avete perso Franco ma avete trovato una famiglia in questa città”.
Giornata straordinaria, indimenticabile, quella di Sabato 18 Maggio 2019, per tutti gli appartenenti dell’Arciconfraternita di Parte Guelfa. Ricevere la gioia del saluto del Papa attraverso il messaggio diretto del Santo Padre raccolto dall’amata consorella Cecilia Sandroni è una vera esperienza d’amore da archiviare tra i ricordi più cari dell’esistenza del nostro sodalizio cavalleresco. Papa Francesco, nella sua semplicità, nel suo amore trasmesso incondizionatamente, con parole e gesti ha ricordato la Parte Guelfa ed ha risposto al saluto affettuoso di tutti i suoi appartenenti. Questa giornata ha il sapore di un momento che difficilmente andrà via dalla mente ed entrerà di diritto nelle memorie importanti da condividere in futuro con vera felicità. Il magnifico incontro è arrivato nel contesto dell’udienza privata della stampa estera dove la nostra Cecilia Sandroni, Dama Ordinaria di Parte Guelfa, ha potuto incontrarlo dopo aver ascoltato le esortazioni del pontefice ai giornalisti affinché siano umili: “perché l’umiltà rende liberi”.
Santo Padre, nel 2015 abbiamo risposto e fatto nostra la sfida urgente espressa nella lettera enciclica “Laudato Si” di proteggere il Creato, la nostra casa comune, preoccupandoci fin dall’inizio di comprendere ed unire su questo obbiettivo, con vera umiltà cristiana, tutta la famiglia umana. Rendendo la vita per questo scopo all’Arciconfraternita di Parte Guelfa, antica radice dotata di plurisecolare sensibilità ambientale e di fedeltà alla Chiesa, abbiamo formato una splendida comunità che in meno di quattro anni ha superato i 350 aderenti tra confratelli e consorelle,
Sarà ancora dell’artista Paola Imposimato il cencio della vittoria della Giostra del Giglio 2019 che si terrà in Piazza Santa Croce il prossimo Sabato 29 Giugno 2019. Nella sfida equestre agli anelli di Firenze i quattro quartieri storici e i loro sedici gonfaloni di compagnia, quattro per ciascun colore, rappresentati ciascuno due cavalieri titolari e due riserve, si sfideranno seguendo gli abbinamenti scaturiti dal sorteggio di Pasqua 2019. L’opera sarà presentata a Palazzo Vecchio insieme al Torneo di San Giovanni 2019 del Calcio STorico Fiorentino e, fino al giorno prima della Giostra del Giglio, resterà esposta presso il presbiterio della Chiesa di San Carlo a Firenze. Quest’anno raffigura i Santi Apostoli Pietro e Paolo perché la giostra si terrà nel giorno della solennità a loro dedicata. Paola Imposimato, pittrice professionista di Firenze, laureata all’ Accademia delle Belle Arti, ha al suo attivo svariate mostre personali e collettive e la realizzazione di settantasei drappelloni per i tradizionali palii, tra le più storiche manifestazioni equestri italiane.
Il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino organizza “FIORENZA” la cena dei fiorentini, il prossimo Venerdì 7 Giugno, evento quest’anno alla terza edizione. Abbiamo esteso questa bella festa alla collaborazione delle più importanti istituzioni associative di Firenze, per co-organizzare la serata, come partner attivi della manifestazione. Piazza Santissima Annunziata è una cornice incredibile che può regalare una grande emozione. Abbiamo chiesto il patrocinio e la collaborazione dell’Istituto degli Innocenti che quest’anno compie i 600 anni dalla sua fondazione e di tante altre realtà associative fiorentine.
Paolo e Giacomo Tarlini, padre e figlio, tutti e due Cavalieri Ordinari di Parte Guelfa, hanno portato a termine un’itinerario percorso dai pellegrini fin dal Medioevo attraverso il settentrione della Spagna per giungere al santuario di Santiago di Compostela, presso il quale si conserva la tomba dell’Apostolo Giacomo il Maggiore. Quando si parla di Santiago di Compostela quasi tutti collegano immediatamente il nome con il Cammino di Santiago, la ben nota rotta dei pellegrini che termina nel limite nord-occidentale della Spagna, sulla tomba dell’apostolo di Cristo. Il Cammino di Santiago non è solo una strada ma è un fascio d’itinerari che dal XI secolo in poi collega dunque il finis terrae gallego con il resto d’Europa. Tra i vari pellegrinaggi in Europa, Santiago de Compostela rappresenta ancora oggi un’eccezione: infatti il vero pellegrino di San Giacomo percorre a piedi l’intera strada che porta fino al santuario.
Il restauro del dipinto “La Madonna degli Innocenti”, del XV secolo, svela un sorprendente tentativo di salvezza per 600.000 bambini. Una pittura di 600 anni porta due restauratrici d’arte a Firenze, in un viaggio che mette in luce la storia delle centinaia di migliaia di bambini abbandonati e delle donne che li hanno salvati. Gli Innocenti di Firenze la prima del nuovo documentario del cineasta italo-canadese Davide Battistella, sarà il 20 maggio 2019 al Cinema “La Compagnia” di Firenze, seguito da 6 giorni di ulteriori proiezioni. Il restauro di un dipinto con una storia profonda da raccontare La Firenze moderna attira più restauratori che artisti. Dalla tragica alluvione dell’Arno nel 1966, quando le donne fiorentine iniziarono a indossare i pantaloni in pubblico, la professione di restauratore è cresciuta costantemente, diffondendosi in particolar modo tra il gentil sesso.
Il primo giorno di maggio del 1300 avvennero scontri tra le brigate dei giovani Cerchi e Donati. Da tempo immemorabile il primo giorno, le “calende”, di maggio si celebra a Firenze, come in altre città, il Calendimaggio, vale a dire la festa per l’arrivo della primavera o, nelle parole del maggiore cronista dell’età di Dante, Dino Compagni, per «il rinovamento della primavera», che i Fiorentini di allora erano usi passare «con più balli nelle chiese e in sulle piazze». Il primo maggio 1300, però, il clima di letizia fu turbato profondamente.
Cinquecento anni fa, il 2 maggio 1519 si spegneva Leonardo da Vinci ad Amboise, castello ove il 7 ottobre 1461, il re Luigi XI aveva salutato la regina Maria d’Angiò, sua madre, dopo la sua incoronazione a Reims. Quasi a stringere un antico legame guelfo, fu proprio nell’antica piazzaforte angioina nella Valle della Loira che il genio toscano simbolo del Rinascimento italiano trascorse gli ultimi anni della sua vita, ospite del re di Francia Francesco I. E proprio in questo luogo magnifico hanno preso il via i festeggiamenti in grande stile per celebrare il cinquecentesimo anniversario della sua scomparsa.