Le tre specie che si riproducono in Italia, il rondone comune (Apus apus), quello maggiore (Tachymarptis melba) e quello pallido (Apus pallidus) nidificano infatti quasi esclusivamente in ambiente urbano e dipendono fortemente da come gestiamo le nostre città e i nostri edifici. Spesso confusi con le rondini e i balestrucci queste specie sono volatori eccezionali, che passano quasi la loro intera esistenza tra i cieli. Mangiano, si riproducono, svernano e addirittura dormono in volo, toccando terra esclusivamente quando arriva il momento di nidificare. Originariamente queste specie costruivano i loro nidi nelle cavità degli alberi e delle rocce, ma la sempre più scarsa disponibilità di queste e la continua espansione delle città li ha spinti a trasferirsi nell’ecosistema urbano.
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Il primo Granduca di Toscana Cosimo I de’ Medici, con la Legge dell’Unione del 1549 e con ulteriori assegnazioni tra il 1559 ed il 1564, modificó la funzione dell’antica Magistratura di Parte Guelfa, sottraendole funzioni militari e attribuendole competenza piena nella gestione del territorio granducale dalla regimentazione delle acque alle manutenzione delle aree rurali e boschive e conferendole anche la giurisdizione nelle liti tra proprietari terrieri. La ricerca di una conoscenza particolareggiata degli ambiti fluviali presenta infatti a Firenze una lunga tradizione. Passaggio cruciale fu, nel 1559, proprio la riforma promossa da Cosimo I, delle competenze dei Capitani di Parte Guelfa, i quali divennero i magistrati delle opere pubbliche legate all’ambiente della Firenze rinascimentale. Parte Guelfa venne strutturata in otto Capitani e due Ufficiali delle Acque e ne nacque dunque un vero corpo tecnico per la sovrintendenza di tutti i cantieri attivati sul territorio controllato da Firenze che crebbe così tanto in autorità da poter imporre tasse e da esercitare giurisdizione per le cause tra proprietari terrieri.
Parte Guelfa piange la scomparsa di Pierluigi Vitali, per tutti soltanto Gigi, Cavaliere Onorario di Parte Guelfa e storico capogruppo dei Bandierai degli Uffizi, venuto a mancare nella notte tra sabato 26 e domenica 27 giugno. A darne notizia sono stati proprio i Bandierai degli Uffizi, di cui Vitali è stato capogruppo per oltre trenta anni. È stato una colonna del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina ed anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, anch’egli Cavaliere Onorario di Parte Guelfa, ha voluto tributare omaggio a Gigi Vitali: “Abbiamo vissuto tanti momenti insieme offrendo il senso più autentico dei valori che incarnano Firenze e la Toscana. Non dimenticheremo l’eco del suo saluto alla voce, ‘Viva Fiorenza!’ o ‘Viva la Toscana!’. Parte Guelfa esprime sincero cordoglio e sentita vicinanza al figlio Fabrizio ed a tutta la famiglia Vitali. Che la terra ti sia lieve caro Gigi!
Il 23 giugno 2021 è mancato S.A.I.R. l’arciduca Leopoldo Francesco Pietro Ferdinando Maria Giuseppe Goffredo Giorgio Carlo Otto Rodolfo Michele d’Asburgo Lorena, arciduca d’Austria, principe di Toscana, principe d’Ungheria e Boemia eccetera, già granduca di Toscana dal 21 gennaio 1984 al 18 giugno 1993. Appresa la notizia, l’Arciconfraternita di Parte Guelfa porge le più sentite condoglianze a S.A.I.R. l’arciduca Sigismondo, attuale granduca titolare di Toscana ed a tutti i membri della Casa Granducale di Toscana per questo immenso dolore.
Nella suggestiva atmosfera notturna fiorentina i Cavalieri e le Dame di Parte Guelfa avvolti nei loro verdi mantelli hanno inaugurato i festeggiamenti in onore del patrono San Giovanni Battista radunandosi nelle ultime ore del 23 Giugno scorso a Palagio di Parte Guelfa e procedendo in un corteo ordinato verso Piazza dell Signoria con la corona repubblicana di Firenze, il gonfalone ed i sigilli di Parte Guelfa ed un omaggio floreale biancorosso scortato le cornette blasonate delle insegne guelfe. Oltre trenta tra confratelli e consorelle guidati da tutti i componenti il Consiglio di Credenza hanno poi montato la Guardia d’Onore al Marzocco di Donatello ed elevato collegialmente la corona alla mezzanotte pronunciando, come nel 2020, la tradizionale formula “Corona porto per la patria degna, acciocchè libertà ciascun mantegna“. La simbolica e sobria cerimonia, preceduta e seguita dal grido “Marzocco!”, espressione in uso da otto secoli presso la Cavalleria Fiorentina di Parte Guelfa, ha attratto e procurato brividi ai molti cittadini e turisti presenti.
I Confratelli e le Consorelle dell’Arciconfraternita di Parte Guelfa si ritroveranno poco prima della mezzanotte di stasera, 23 Giugno 2021 in Piazza della Signoria per rinnovare solennemente l’antica tradizione dell’Incoronazione del Marzocco ripristinata da Parte Guelfa grazie all’iniziativa del Consigliere Speciale alle Tradizioni Popolari Cav. Luciano Artusi lo scorso 24 Giugno 2020 in segno di rinascita e di lotta contro la pandemia. Parte Guelfa, sempre intenta a recuperare e valorizzare le tradizioni di libertà, nel 2020 ha riportato in auge questa magnifica tradizione fiorentina realizzando sobriamente una guardia d’onore ed il gesto di solenne conferimento della corona repubblicana alla statua del Marzocco di Donatello come riconoscimento di sovranità e di vittoria sulle avversità dei tempi.
Tra le tante celebrazioni della figura del Sommo Poeta nel settecentenario della sua morte, spicca quella compiuta dal Lions Club di Firenze il quale ha voluto Parte Guelfa alla cerimonia di presentazione del restauro della statua di Dante Alighieri in Piazza Santa Croce ai piedi della quale e’ stata posta una corona di alloro alla presenza dell’assessore Cecilia Del Re. Parte Guelfa era rappresentata dal Console Luciano Artusi il quale col presidente Roberto Podrecca ha ricordato la figura di Dante come Cavaliere di Parte Guelfa.
Parte Guelfa ha compiuto lo scorso 23 Maggio 2021 una massiccia operazione di monitoraggio ambientale nel Valdarno tra Firenze ed Arezzo con volontari a piedi ed a cavallo. Sotto il coordinamento del Reggimento “San Francesco”, corpo di Parte Guelfa preposto alla salvaguardia dell’ambiente, gli attivisti volontari dello Squadrone Dragoni hanno perlustrato un rilevante territorio percorrendo sentieri aperti con un costante e faticoso lavoro dallo Squadrone Esploratori di Parte Guelfa nelle scorse settimane. L’operazione, programmata e coordinata da Marco Sottili, Lancia Spezzata dello Squadrone Esploratori, e Massimo Galardini, Lancia Spezzata dello Squadrone Dragoni, sotto il comando del Primo Ufficiale del Reggimento “San Francesco” condotto da Massimiliano Pulvani Guelfi e dell’Aiutante Maggiore Flavio Salaris, puntava al controllo ed alla tutela delle aree verdi tra il medio Valdarno e Chianti orientale con la visita del meraviglioso e purtroppo abbandonato Castello di Sammezzano.
Tra le molte tradizioni fiorentine ripristinate dalla rinata Parte Guelfa spicca quella della magnifica Incoronazione del Marzocco ripresa lo scorso 24 Giugno 2020 in segno di rinascita e di lotta contro la pandemia e riportata finalmente in auge. Parte Guelfa, sempre intenta a recuperare e valorizzare le tradizioni di libertà, rinnoverà anche quest’anno il rito celebrandolo nell’ultima ora del 23 Giugno 2021 e nella prima ora del giorno di San Giovanni per perpetuare l’antichissima e tradizionale cerimonia denominata Incoronazione del Marzocco, che sarà realizzata sobriamente in Piazza della Signoria a Firenze con una guardia d’onore ed il gesto simbolico del solenne conferimento della corona alla statua del leone come riconoscimento di sovranità e di vittoria sulle avversità dei tempi. Protagonisti della tradizione saranno ancora il Console Luciano Artusi ed i Cavalieri e le Dame di Parte Guelfa, ammantati nel loro bel mantello verde bruno in uso fin dal XIII secolo, e tutte le istituzione fiorentine che abbiano a cuore i valori che le tradizioni custodiscono.
Si è svolto con successo a Firenze il primo corso formativo ambientale dell’Arcinconfraternita di Parte Guelfa, la quale, attraverso il suo Reggimento “San Francesco”, corpo dedicato alla salvaguardia ambientale, ha lanciato lo scorso 22 Maggio 2021, il primo programma didattico per la preparazione dei membri dello Squadrone Dragoni di Parte Guelfa condotto da Massimiliano Pulvano Guelfi, Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri e Capitano di Parte Guelfa, nell’ambito del programma interno di monitoraggio delle riserve naturali e delle aree verdi urbane ed extraurbane.