Parte Guelfa annuncia un lieto evento a Malmantile in provincia di Firenze. Anzi, un evento straordinario. Quello che, timidamente ma non troppo, si lascia intravedere sotto le ali della sua mamma è il pullo di una coppia di falchi appartenenti alla specie “Cherrug”, conosciuto anche come “Falco Sacro”. E’ nato appena due settimane fa, nelle splendide campagne di Lastra a Signa, nell’allevamento dei Falconieri Fiorentini, dove la coppia di rapaci si è ambientata perfettamente grazie alla dedizione del presidente dell’associazione Fernando Ferrini, che all’arte della Falconeria ha dedicato la vita intera, entrando a far parte, qualche anno fa, dell’Ordine dei Cavalieri di Parte Guelfa con i quali condivide, oltre che la cultura equestre, l’interesse per la salvaguardia dell’ambiente e la tutela degli animali. Ferrini in Parte Guelfa possiede anche il meritato titolo di Aquilifero e porta la carica di Lancia Spezzata dello Squadrone Falconieri.
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Parte Guelfa festeggia oggi la Giornata della Terra, in inglese Earth Day, vale a dire la più grande manifestazione ambientale del pianeta: un appuntamento che invita a riflettere e ad agire per affrontare seriamente temi fondamentali come l’inquinamento, il riscaldamento globale e la salvaguardia della biodiversità. Nel corso dei decenni la ricorrenza ha coinvolto sempre più nazioni e persone e quest’anno punta a una tre giorni di attivismo, dal 20 al 22 aprile. Lo slogan della Giornata fa riferimento alla pandemia di Coronavirus: “Mentre il mondo torna alla normalità, non possiamo tornare ai comportamenti di sempre”.
Il Consiglio di Credenza ringrazia tutti coloro i quali hanno reso la sede operativa del Visarno sempre più bella e funzionale alle nostre attività. L’assessora del comune di Firenze Cecilia Del Re (Urbanistica, ambiente, agricoltura urbana, turismo, sistemi informativi, coordinamento progetti Recovery Plan, smart city, piano gestione Unesco) in visita oggi presso le nostre scuderie, ha apprezzato, complimentatosi, il lavoro svolto fino ad oggi. La nostra presenza e presidio dell’area delle Cascine è molto apprezzata dall’ amministrazione, in quanto considerata zona vasta e di difficile monitoraggio e controllo. La nostra attività, in accordo con la Del Re, sarà estesa ad altri parchi/aree verdi cittadine (Argingrosso, Anconella, Parco San Donato, Parco del Mensola, Argini dell’ Arno) dove potremo esprimere a pieno le nostre caratteristiche di monitoraggio e segnalazione.
“La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune. Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore. Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno” Atti 4, 32-35
Carissimi Consorelle e Confratelli, Amiche ed Amici, in questa Santa Pasqua di Resurrezione giungano a tutti voi ed ai vostri cari i più fraterni auguri da parte dell’Arcicofraternita di Parte Guelfa. Per il secondo anno consecutivo non possiamo celebrare la Pasqua assieme, nel segno delle nostre millenarie tradizioni, ma siamo uniti in spirito e festeggiamo nell’intimità delle nostre famiglie. Auspichiamo di poter tornare quanto prima alle nostre attività, al lavoro, alla libertà di movimento.
Il Papa riceve il Centro Francescano di Solidarietà, un’organizzazione di volontariato di Firenze, nata nel 1983, che aiuta famiglie povere, anziani e disabili. “Siate” ha detto il Pontefice “segno di chi sa chinarsi con tenerezza su chi è schiacciato dal peso della vita. Continuate a svelare ai poveri, anziani e disabili il cuore di Dio, Padre che vuole custodire, difendere e promuovere la dignità di ogni suo figlio e figlia”. Papa Francesco ha salutato così la cinquantina di operatori e volontari del Centro Francescano di Solidarietà di Firenze, ricevuti in udienza in Vaticano e guidati dalla presidente, Maria Eugenia Ralletto, e da padre Livio Crisci, Ministro della Provincia Toscana dei Frati Minori e Cappellano Onorario di Parte Guelfa.
L’Ordo Partis Guelfae, ovvero l’Ordine dei Cavalieri di Parte Guelfa di Firenze, istituito da Papa Clemente IV nel 1266, soppresso con motuproprio granducale di Pietro Leopoldo I di Toscana del 22 giugno 1769 e ricostituito nel 2015, proprio il 25 Marzo, giorno della celebrazione della festività dell’antico Capodanno Fiorentino, in virtù dell’antico possesso di stato giuridico in Firenze quale più importante tra le magistrature della Repubblica di Firenze con l’approvazione del sindaco Dario Nardella. La città di Firenze, e l’Arciconfraternita della Parte Guelfa, sono sempre state molto attente a celebrare, mantenere e mettere in risalto le tradizioni che fanno parte della storia fiorentina: feste simboliche che un tempo scandivano i giorni dell’anno.
Ogni 26 Febbraio ricorre l’anniversario della battaglia di Benevento che nel 1266 vide la vittoria di Carlo d’Angiò e delle truppe della Lega Guelfa, capeggiate e finanziate dai fuoriusciti fiorentini, contro Manfredi di Svevia, figlio dell’Imperatore Federico II. In riconoscenza dei servigi militari resi, Papa Clemente IV concesse alla cavalleria guelfa fiorentina il privilegio delle insegne del suo casato nobiliare, costituendola istituzione in Firenze dotata di sigilli. La cerimonia della concessione delle insegne papali si è rinnovata oggi nella Rettoria di San Carlo dei Lombardi in via Calzaioli, durante la Santa Messa pomeridiana, con la benedizione delle Insegne e dei Cavalieri della Parte Guelfa.
A similitudine di altre costituzioni europee nate nel dopoguerra, anche la Costituzione del 1948 non presenta espliciti riferimenti all’ambiente per il semplice fatto che all’epoca vi era una sensibilità diversa rispetto a quella degli ultimi lustri. Autorevole dottrina ha correttamente osservato come alcuni articoli che si occupavano di materie alle quali oggi viene riconosciuta un’ampia valenza ambientale, come l’art. 44, riguardante il razionale sfruttamento del sottosuolo, facessero riferimento a «orientamenti volti a promuovere e imporre la bonifica delle terre, la trasformazione del latifondo senza avere consapevolezza riguardo a temi, ora preminenti, come quello della sostenibilità ambientale delle attività umane e quello della conservazione di un equilibrato rapporto fra sviluppo e ambiente».
Giacomo era un bambino di cinque anni che nacque a Fiorenza, l’odierna Firenze, nel 1525 durante gli anni della Repubblica Fiorentina. Crebbe forte e sano, rampollo di una nobile famiglia fiorentina che oltre ad avere case e palazzi in città possedeva anche una villa sopra le colline di Careggi. I suoi avi erano giunti a Fiorenza dall’alto Mugello dopo aver varcato qualche secolo prima probabilmente le montagne della Romagna. Erano abili mercanti e avevano fatto fortuna col commercio di stoffe. Il piccolo Giacomo negli anni spensierati della sua infanzia però si era ritrovato in un lampo a dover fare presto i conti con la durezza della vita.