La notizia dell’introduzione della tutela diretta dell’ambiente nel nostro testo costituzionale viene accolta dalla comunità come un grande passo nella storia dell’evoluzione del tema ambientale. Per celebrare la nostra Madre Terra è intervenuta anche FIAF, la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, che ha pensato ad ideare un progetto fotografico riguardante proprio le problematiche ambientali. Tale progetto oltre alla raccolta degli scatti di molti fotografi prevede anche una mostra nazionale che secondo le notizie ufficiali dovrebbe essere inaugurata il 18 giugno 2022 presso il CIFA, Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena, mentre altre mostre locali faranno da corollario in contemporanea, oltre alla realizzazione di un libro.
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L’8 febbraio 2022 è una data storica: il Parlamento italiano, con la maggioranza qualificata che non rende necessario un referendum confermativo, ha definitivamente approvato la legge di riforma costituzionale che introduce, nei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, anche i valori ambientali. Gli articoli 9 e 41 della carta costituzionale sono stati ampliati inserendovi le nuove previsioni di tutela ambientale. Da oggi l’articolo 9, che fa parte dei “Principi fondamentali” della Costituzione, dichiara che la Repubblica tutela, oltre al paesaggio e al patrimonio artistico della Nazione, anche “l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.
Durante lo svolgimento dei corsi di addestramento per l’attività dei Dragoni di Parte Guelfa, Squadrone del Reggimento San Francesco, attivo nei servizi di sorveglianza attiva del Creato e del patrimonio ambientale, è stato costantemente sottolineato come la parola “ambiente” non sia mai citata nella Costituzione Italiana e che solo nel 1970, con la legge di decentramento amministrativo già prevista nella nostra Carta sin dal 1948, sono state fornite alle Regioni le necessarie deleghe per iniziare a strutturare dei servizi di cura e di presidio del territorio. Successivamente la nostra Repubblica, tramite il Governo e gli Enti Locali, ha proseguito nel percorso di realizzazione di provvedimenti legislativi e di creazione di organi esecutivi che rendessero sempre più efficace l’azione di tutela ambientale sotto tutti gli aspetti della vita sociale ed economica del Paese, arrivando a realizzare nel 1986 il Ministero dell’Ambiente, fino ad arrivare nel 1992, raccogliendo una serie di leggi speciali, alla costituzione del servizio nazionale della Protezione Civile.
Cosa collega la fotografia e l’ambiente? Ve lo siete mai chiesti? Può esistere un filo conduttore tra due temi così apparentemente eterogenei? Se ci pensiamo la fotografia, arte o passione che si voglia definire, è strumento col quale si cattura un attimo, una storia, un volto, un paesaggio. Si un paesaggio. Quante volte ci siamo trovati di fronte ad uno scatto che immortala un tramonto e ci siamo meravigliati della bellezza che la natura ci regala. Ogni sera. Il grande spettacolo che ogni giorno ci saluta con colori diversi.
Il motore della politica non è la real politik, che si limita ad amministrare l’esistente, ma una visione che indica nuovi orizzonti. L’ispirazione visionaria più importante per la politica dei cattolici nel secondo dopoguerra è venuta da Giorgio La Pira verso la pace fra i popoli, la piena occupazione e la conversione del materialismo. Per La Pira il compito che il Creatore aveva dato alla donna e all’uomo era di fare insieme i giardinieri della terra sia nell’azione che nella contemplazione. In seguito alla cacciata dall’Eden se n’è aggiunto un altro, quello della costruzione storica della città terrena in armonia con la città celeste. Dove prendere le indicazioni per una simile armonia? Nella natura creata, tendendo alla complementarietà fra città e campagna.
Un Paese si salva con la capacità di sognare. Circa sessantotto anni fa il sindaco santo di Firenze Giorgio La Pira con l’illuminato presidente dell’ENI Enrico Mattei affrontarono e risolsero la crisi del Pignone, all’epoca la principale industria dell’Italia centrale. Ci sono due ragioni per ricordare questo fatto oggi in Parte Guelfa: la prima è che fu quello un clamoroso esempio di riconversione industriale, qualcosa che oggi non si riesce proprio a realizzare in alcun settore; l’altra ragione è che La Pira e Mattei erano due cattolici impegnati nella vita civile, una razza che sembra in via di estinzione nel nostro paese dove imperversa una classe politica impreparata e inadatta a fronteggiare la realtà difficile nella quale naviga il Paese con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Sono passati quasi quarantacinque anni dalla scomparsa di Giorgio la Pira, il sindaco fiorentino che in molti desiderano sia “Beato”. E’ nelle parole del Presidente della Fondazione La Pira, Mario Primicerio, ex Sindaco di Firenze e suo stretto collaboratore, che si può comprendere il lungo iter della beatificazione. “Sarebbe bello, che il processo di beatificazione di Giorgio La Pira si concludesse fino a che è ancora viva la memoria”. “Riconoscerlo come Venerabile – ha proseguito Primicerio – significa indicarlo come esempio di come un cristiano può vivere la politica: per un cristiano la politica non è un optional, si può fare politica anche da un monastero di clausura se la preghiera è orientata al mondo. Così come si può non fare politica anche militando in un partito o in un sindacato, se si persegue solo un interesse di parte”.
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella ha descritto la Conferenza internazionale dei sindaci del Mediterraneo che prevederà la presenza di Papa Francesco come un “evento storico nel segno del sindaco ‘Santo’ Giorgio La Pira”. La conferenza della CEI ‘Mediterraneo frontiera di pace’ e il contestuale summit internazionale dei sindaci del Mediterraneo si terrano dal 24 al 27 Febbraio 2022 in contemporanea con il convegno della Conferenza Episcopale Italiana ‘Mediterraneo frontiera di pace’, l’incontro dei vescovi di tutte le Chiese delle diverse sponde del Mare Nostrum. La Conferenza dei sindaci radunerà a Firenze, sulla scia dei grandi convegni di La Pira, 100 sindaci provenienti da tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, dal Nord Africa al Medio Oriente, dalla Grecia e i Balcani a Francia e Spagna.
Non si può comprendere la personalità di La Pira se non si pone in evidenza la sua dimensione mistica, il suo confidare totalmente nella Grazia divina e soprattutto il ritenersi strumento di Dio per elargire e programmare la carità anche dal punto di vista politico. Riflettere sulla tematica della città era per La Pira una chiamata divina. Era del tutto convinto che l’umanità è stata intessuta da virtù e valori per mezzo del ruolo e della funzione che alcune città hanno assunto nel corso della storia. Chi vive all’interno della città è responsabile di un patrimonio che gli è stato consegnato per il bene delle generazioni. La metafisica della città dunque portava verso un cammino di unione tra le città per poi avere come effetto più prossimo l’unione degli Stati. Nell’opera di La Pira è possibile intravedere un intervento politico che si è concentrato verso le associazioni che sono fondamentali nella grande società, attuando un’opera chirurgica d’intervento intorno ai mali sociali.
L’Arciconfraternita Parte Guelfa, pur affondando le sue radici nella cavalleria fiorentina del XIII secolo, istituzione di carattere militare, che vide poi cambiare le sue funzioni in quelle di salvaguardia del territorio grazie alla Legge dell’Unione, promulgata dal Granduca di Toscana Cosimo I de’ Medici nel 1549, ha indubbiamente ricevuto un’importante spinta propulsiva dalle due Encicliche dell’attuale Santo Padre, Papa Francesco, Laudato Si del 2015 e Fratelli tutti del 2020. Le ferventi attività di salvaguardia ambientale poste in essere dai Cavalieri e Dame di Parte Guelfa, in aggiunta alle proprie scelte individuali coerenti ed eco-sostenibili in qualità di cittadini e consumatori, recepiscono infatti appieno le esortazioni contenute nella Laudato Si in tema di difesa, rispetto e custodia del Creato, come patrimonio naturale, dono inestimabile di Dio da trasmette alle future generazioni.