Sentitissima partecipazione delle Dame e Cavalieri di Parte Guelfa alla celebrazione del Capodanno Fiorentino che si è svolto nelle piazze e strade del centro storico di Firenze, avvolti ed immersi nell’arte, dai palazzi, monumenti e chiese fiorentine che nelle giornate solari e colorite della primavera esprimono la loro bellezza con un respiro che a volte appare essere veramente vivo, come viva è sempre la tradizione del Capodanno Fiorentino, che nonostante nel 1750 fu abolito da Francesco III di Asburgo-Lorena, viene ancora celebrato come il vero Capodanno che non a caso coincide con l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele alla Sempre Vergine Maria.
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Buona Festa della Santa Annunciazione e buon Capodanno ai Fiorentini! Sotto la Loggia dei Lanzi è posta la stele del discorso che impose ai fiorentini di iniziare l’anno e il capodanno come tutti gli altri paesi: il 1 gennaio! Questo ci ricorda che il tempo è una illusione creata dagli uomini, ma le parole che vi sono scritte dal Granduca quale difensore della pace e amplificatore dell’Armonia mai come oggi sono potenti. Nel 1240, il Comune di Firenze ordinò la distruzione di una piccola chiesa esistente da 500 anni e chiamata San Michele in Orto ma che tutti conoscevano semplicemente come Or San Michele.
Il prossimo Venerdì 25 Marzo 2022 Parte Guelfa celebrerà la Festa dell’Annunciazione del Signore iniziando dal tradizionale Capodanno Fiorentino con un omaggio floreale che sarà posto presso la Loggia della Signoria sotto la targa che ricorda la riforma di Francesco III di Asburgo-Lorena voluta nel 1749 con la quale il Granduca impose la data del primo gennaio come giorno ufficiale per l’inizio dell’anno. Tale festività ricorda che, per la città di Firenze, l’anno civile, fino al 1750, cominciava il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa cattolica aveva collocato la Solennità dell’Annunciazione del Signore.
Parte Guelfa e Diocesi di Pistoia a Serravalle per il primo Dies Angioinus nel segno di San Lodovico
Dopo aver unito le forze nel nome di Lodovico di Tolosa, Santo Patrono di Serravalle Pistoiese e di Parte Guelfa, ed aver ricevuto dal Vescovo di Pistoia monsignor Fausto Tardelli il dono della costituzione della Compagnia di San Lodovico, l’Arciconfraternita di Parte Guelfa, la Diocesi di Pistoia con la parrocchia di Santo Stefano ed il Comune di Serravalle Pistoiese nella mattina del prossimo Sabato 2 Aprile 2022 prenderanno parte alla condedicazione a San Lodovico d’Angiò, Vescovo di Tolosa, dell’Oratorio del Santissimo Sacramento, cappella annessa alla Pieve di Santo Stefano a Serravalle Pistoiese. Nella storica cerimonia di consacrazione saranno concelebranti accanto a sua Eccellenza il vescovo di Pistoia monsignor Fausto Tardelli anche don Stanislaw Jakubczak, sacerdote titolare della Parrocchia di Santo Stefano a Serravalle, il cancelliere diocesano don Roberto Breschi, assistente spirituale della Compagnia di San Lodovico, il Cappellano Maggiore di Parte Guelfa monsignor Vasco Giuliani, rettore di San Carlo e Orsanmichele e canonico della cattedrale e di San Lorenzo a Firenze e padre Livio Crisci OFM, ministro provinciale dell’Ordine dei Frati Minori della Toscana.
Esiste la grande necessità di una cultura diversa e Parte Guelfa se ne fa portatrice e celebra oggi, 18 Marzo 2022, la quinta giornata voluta dalla Global Recycling Foundation. Un argomento non certo nuovo ma cruciale per la transizione ecologica del pianeta. Nata nel 2018 con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura del riciclo, la giornata mondiale del Riciclo cammina già sulle sue gambe e Parte Guelfa la sostiene perché il Riciclo è uno sforzo collettivo, cruciale per il futuro dell’umanità. Nessuno può agire in isolamento ed è imperativo coinvolgere la più ampia quota di popolazione possibile, dalle aziende agli individui, indipendentemente da dove si trovino.
Si è svolto all’insegna del rispetto del Creato, alla luce del Cantico delle Creature di San Francesco di Assisi, e del rispetto di ogni forma di vita e della persona, traendo ispirazione dalle encicliche Laudato Si e Fratelli Tutti di Papa Francesco, la prima edizione del pellegrinaggio a piedi ed a cavallo organizzato dall’Arciconfraternita di Parte Guelfa, denominato “Cavalcata di San Martino”, dalla Pieve di Buonistallo a Poggio a Caiano alla Abbazia di San Martino in Campo ad Artimino. Numerosi i partecipanti, parrocchiani, guelfi e non, che hanno vissuto una bellissima giornata, nella condivisione dei principi che non possono mai mancare, che si sia credenti, atei o fedeli di ogni religione.
Michelangelo Buonarroti è nato a Caprese in Casentino il 6 Marzo 1475 e morto a Roma nel 1564. Scultore, pittore, architetto e poeta, era nato da un padre discendente di una famiglia fiorentina di tradizione guelfa che, alla nascita di Michelangelo, era podestà di Chiusi e di Caprese. La madre era morta quando il figlio aveva appena 6 anni. Avviato agli studi sotto la guida dell’umanista Francesco da Urbino, Michelangelo aveva manifestato da subito tendenze artistiche. Incoraggiato da Francesco Granacci, era riuscito a convincere il padre e la famiglia e, nell’aprile 1488, era entrato come apprendista nella bottega dei pittori Domenico e David Ghirlandaio. Fin dal 1489 aveva però preferito frequentare i giardini medicei di San Marco, per studiare le antiche sculture e i cartoni moderni ed imparare le tecniche della scultura sotto la guida di Bertoldo di Giovanni, allievo e collaboratore di Donatello.
Come di consueto, i Confratelli e le Consorelle dell’Arciconfraternita di Parte Guelfa si sono ritrovati al Palagio di Parte Guelfa per la celebrazione della Festa delle Insegne, che ricorda la concessione delle insegne di Papa Clemente IV alla Parte Guelfa di Firenze a seguito della vittoria nella Battaglia di Benevento avvenuta il 26 febbraio 1266. Il Pontefice donò il proprio stemma “d’argento all’aquila di rosso brancante un drago verde e sormontata dal giglio fiorentino“.
Parte Guelfa ha nella salvaguardia dell’ambiente la sua missione principale. La preservazione del Creato è cardine irrinunciabile per la qualità della vita. E questo era ed è anche il pensiero del piccolo grande Sindaco che Firenze ha avuto, e che ha permesso alla città di crescere intessuta nei valori cristiani ed universali. Alla Festa delle Insegne di Parte Guelfa 2022, tenutasi sabato 5 Marzo a Palagio di Parte Guelfa, si è tenuta una sessione straordinaria di investiture nelle quali il “Sindaco Santo” di Firenze, Giorgio La Pira è stato ordinato alla memoria Cavaliere di Parte Guelfa insieme a Mario Primicerio, presidente della fondazione dedicata a La Pira e già sindaco di Firenze tra il 1995 ed il 1999. Giorgio La Pira è stato accolto nell’Arciconfraternita di Parte Guelfa per aver insegnato lo spirito di fraternità universale, per i suoi alti servigi alla città e per la grande eredità del nuovo umanesimo lasciata alla società tutta, che possiamo sintetizzare nel titolo di un suo famoso libro: il valore della persona umana.
Carissimi tutti, è un grande piacere portarvi il mio saluto, affidandolo alla voce dell’amico Andrea Claudio Galluzzo, in un’occasione così speciale. Queste sono state giornate ‘storiche’ per Firenze. Il Forum dei vescovi e sindaci del Mediterraneo ha aperto le porte della nostra città al mondo, l’ha trasformata in un ‘laboratorio concreto di futuro’, raccogliendo l’eredità di Giorgio La Pira che già negli anni ‘50 insisteva sull’importanza del dialogo interculturale e interreligioso tra le città, al fine di raggiungere un livello più elevato di comprensione reciproca, in particolare tra le città di quello che l‘ex sindaco chiamava, con affetto, il “grande lago di Tiberiade”.