Unire globalizzazione e de-globalizzazione, crescita e decrescita, sviluppo e inviluppo: la natura e le Api lo insegnano da sempre a tutte le culture. La rosa dà il miele all’ape. La rosa rappresenta l’Anima Universale, l’ape è l’eterno studente, il pellegrino sul sentiero. L’ape rappresenta l’intelligenza, la conoscenza e la saggezza, ma è solo antica filosofia? Plinio il vecchio, lo storico romano, raccontò che delle api si posarono sulla bocca di Platone quando era un bambino per annunciare la dolcezza della sua eloquenza. Effettivamente non esiste popolo o epoca della storia dell’uomo, in cui all’ape non sia stato riconosciuto un valore simbolico riconducibile al rinnovo della vita, della natura, dell’abbondanza e della ricchezza. L’ape diligente e ingegnosa, è stata ripresa quale simbologia da tutte le culture antiche.
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I cambiamenti climatici stanno provocando disastri in tutta Europa. Dall’aumento degli eventi alluvionali, allo scioglimento dei ghiacciai, passando per la perdita di biodiversità, e l’aumento della mortalità. Studi recenti, inoltre, indicano che i costi economici dei mutamenti climatici saranno elevati e che i picchi maggiori si registreranno nel sud dell’Europa. A causa dei cambiamenti climatici, le regioni europee sono costrette ad affrontare eventi meteorologici sempre più estremi, come per esempio ondate di calore, inondazioni, siccità e tempeste, che si verificano con crescente frequenza e intensità.
“Credo che, al di là di tanti discorsi e dibattiti intorno al problemi dell’ecologia, non si è mai sufficientemente messo in rilievo come il paesaggio, i luoghi che le persone abitano, non vengono più rappresentati; tutti sembrano essersene dimenticati. A me pare che il paesaggio, i luoghi, l’habitat, siano come un territorio nascosto dove si può perpetrare qualsiasi scempio: tutto avviene senza nessun controllo visivo. L’incapacità di guardare all’esterno determina così la possibilità di deturpare qualsiasi luogo senza che nessuno se ne accorga”. Questa l’opinione dello scomparso fotografo Luigi Ghirri in una conversazione con Arturo Carlo Quintavalle. Di nuovo dunque la fotografia e l’ambiente. Lo studio di quelle che sono le possibili linee di confine o di collegamento tra questi due concetti così eterogenei e, allo stesso tempo, così vicini.
Come da tradizione, Venerdì 19 Agosto 2022, si è tenuta a Serravalle Pistoiese la festa del patrono San Lodovico iniziata con la celebrazione della Santa Messa officiata da don Roberto Breschi con don Stanislaw Jakubczak e proseguita con la classica processione dedicata a San Lodovico, Patrono di Serravalle e della Parte Guelfa. I Confratelli e le Consorelle di Parte Guelfa hanno partecipato in uniforme solenne alle celebrazioni riunendosi presso la Cappella di San Lodovico annessa alla Pieve di Santo Stefano ed hanno avuto l’onore di scortare e portare la statua del santo patrono per le strade del meraviglioso borgo di Serravalle Pistoiese. Come ogni 19 Agosto, Parte Guelfa, attraverso la Compagnia di San Lodovico, ha dunque celebrato la solennità del santo patrono San Lodovico d’Angiò, Vescovo di Tolosa, nella sede naturale di Serravalle Pistoiese.
L’Alpe di Catenaia separa il Casentino dalla Valtiberina ed è famosa per l’abbondanza di acqua e per la presenza di numerose fonti, ruscelli e di sentieri sempre rigogliosi, anche in estate. Grazie alla sua collocazione geografica e alla sua notevole varietà di vegetazione, con boschi di quercia, cerro, castagno e faggio e rimboschimenti di abete rosso e bianco, l’Alpe era un tempo ampiamente sfruttata per il pascolo del bestiame. Oggi la zona è utilizzata principalmente per la selvicoltura e la conseguente raccolta di legname. Lo sfruttamento sostenibile del territorio, monitorato dell’Unione dei Comuni del Casentino, necessita della presenza di una rete stradale capillare e ben mantenuta per consentire il passaggio dei mezzi da lavoro.
L’Artico è una vasta area geografica la cui estensione è di un sesto della massa terrestre, ventiquattro sono i fusi orari e più di trenta milioni di chilometri quadrati. Almeno la metà della regione artica è coperta dalle acque che possono raggiungere una profondità di 4000 metri. Da circa quarant’anni l’Artico è oggetto di studi climatici condotti in special modo sul fenomeno dello scioglimento dei ghiacci. Secondo gli studi internazionali avvalorati anche grazie alla comparazione delle immagini fornite della NASA, il processo di scioglimento si è triplicato rispetto alle altre zone glaciali della terra così che negli ultimi dieci anni l’Artico è l’area che più risente del riscaldamento globale causato dall’attività umana.
Parte Guelfa sostiene ogni percorso di virtuosa formazione della consapevolezza ambientale in quanto la più grande tra le sfide del nostro tempo è quella di combattere il cambiamento climatico rompendo il legame apparentemente strutturale tra crescita economica ed emissioni di gas serra. Questo sarà possibile solo adottando un modello concreto di sviluppo sostenibile, e quindi attuando un profondo cambiamento nel modo in cui produciamo e consumiamo, aprendo la porta a nuove opportunità.
Parte Guelfa promuove il cambiamento nelle abitudini delle generazioni di oggi come momento decisivo per determinare il futuro. Grande rilevanza hanno iniziative come quella del piccolo Daniele all’alfabetizzazione ambientale e sostiene organizzazioni quali Costruiamo Gentilezza come necessarie ad indirizzare concretamente il cambiamento. Dalla A alla Z per il bene del pianeta: l’alfabeto di Daniele, 11 anni, si aggiunge alle ventimila parole gentili dedicate a nonne e nonni raccolte da “Costruiamo Gentilezza”. A di “ambiente”, N di “non inquinare”, Q di “qualità dell’aria” e ancora, R di “riciclare” e V di “vivibile”. Sono alcune delle parole del primo alfabeto della Gentilezza per l’ambiente, arrivato dal piccolo Daniele di 11 anni che vive a Cerreto Guidi, in provincia di Firenze. Ha accompagnato il suo alfabeto con un testo. “Vorrei diffondere il mio alfabeto della gentilezza per l’ambiente e invitare altri bambini a scriverlo perché voglio bene alla natura”.
“Senza l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne non si possono contrastare il cambiamento climatico e i rischi di catastrofi ambientali”. Questa è la conclusione della commissione sulla condizione delle donne delle Nazioni Unite, che si riunisce ogni anno dal 1947 (Commission on the Situation of Women, UN CSW66). L’ Agenda Onu 2030 – un programma di azione per il pianeta, le persone e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai Governi dei Paesi membri dell’ONU – si prefigge il raggiungimento di ben 17 obiettivi. Tra questi, al punto n. 5, si trova anche la parità di genere. A tal riguardo c’è addirittura chi indica l’obiettivo n. 5 come quello fondamentale e cruciale per il raggiungimento di tutti gli altri. Una sorta di elemento necessario e propedeutico che darebbe una svolta alla conquista di tutti gli altri traguardi prefissati.
L’Arcinconfraternita di Parte Guelfa tiene molto a ringraziare gli uscenti assessori all’ambiente Cecilia Del Re ed al patrimonio Alessandro Martini per l’ottimo lavoro svolto e la disponibilità e collaborazione offerte nelle annate in cui hanno lavorato a servizio della comunità fiorentina dimostrando con grande capacità di ascolto nei confronti delle necessità di Parte Guelfa rendendo possibile in concreto l’avviamento di iniziative e progetti importanti in ambito di salvaguardia ambientale e tradizioni. Nel fare i migliori auguri di buon lavoro ai loro successori, Parte Guelfa, si rende disponibile verso l’amministrazione cittadina, come di consueto, a proseguire ogni utile azione per la preservazione del verde urbano della Città di Firenze.