Il francese Gui Foucois, o Gui Le Gros Foulquois o Foulques, italianizzato con il nome di Guido il Grosso Fulcodi è stato Papa della Chiesa Cattolica dal 1265 fino alla sua morte con un pontificato di circa 45 mesi, con il nome di Papa Clemente IV, e beatificato nel 1864 da Papa Pio XI. Nacque in una famiglia dell’alta borghesia francese, fu soldato e condusse con successo gli studi di diritto civile per i quali si laureò ed esercitò con grande passione la professione di avvocato e giurista che lo resero molto conosciuto e celebre. Si sposò con una nobile fanciulla che gli diede molti figli e che purtroppo morì lasciandolo vedovo; fu allora che decise di prendere gli ordini e divenne sacerdote nel 1255. Data la sua notorietà di giurista ed avvocato, ebbe una rapida ascesa nella carriera ecclesiastica, tanto da essere nominato prima Vescovo nel 1257 e successivamente nel 1259 Arcivescovo.

Divenne Papa nel febbraio del 1265 succedendo a Papa Urbano IV, e non apprezzando la troppa corruzione e giochi di potere che erano a Roma, decise di trasferire la sede del Papato nella vicina Viterbo, insediandosi nel Palazzo Vescovile che fece restaurare ed al quale diede il nome di Palazzo Papale. Nel 1266, Papa Clemente IV approvò la istituzione della Parte Guelfa di Firenze, in riconoscenza della determinante partecipazione della cavalleria guelfa fiorentina a fianco di Carlo I d’Angiò nella Battaglia di Benevento del 26 febbraio 1266, concedendo alla Parte Guelfa il privilegio di fregiarsi del proprio stemma d’argento all’aquila di rosso brancante un drago verde. Papa Clemente IV guidò la Chiesa fino alla sua morte avvenuta in Viterbo il 29 novembre 1268.

Per celebrare il proprio Beato Fondatore, la Parte Guelfa, lo ricorda ogni anno con un pellegrinaggio a Viterbo che quest’anno è stata l’occasione per la visita culturale, accompagnati da una bravissima guida locale, che ci ha illustrato e spiegato con grande professionalità e maestria, la storia del Palazzo Papale con la sala del primo conclave, e le innumerevoli opere d’arte della Basilica di San Lorenzo e del centro storico viterbese. La pausa enogastronomica alla scoperta dei sapori e tradizioni viterbesi è stata consumata in una tipica trattoria del centro storico della città papale, in un clima di serenità e fratellanza tra tutti i partecipanti.

Ed infine, ma non per ultimo, poiché è la parte più importante di tutto il pellegrinaggio, si è svolta la celebrazione della Santa Eucaristia, nella Basilica di San Francesco della Rocca di Viterbo, presieduta da Padre Adriano, Cappellano Onorario di Parte Guelfa, durante la quale, è stato deposto un omaggio floreale al monumento tombale di Papa Clemente IV, e dove i confratelli in abito storico, hanno montato la guardia davanti al sacrario tombale del nostro fondatore. Numerosa la partecipazione delle nostre consorelle e confratelli, che uniti in presenza e preghiera hanno attivamente partecipato alla funzione religiosa, accompagnati dai canti gregoriani eseguiti dal nostro caro confratello, David Maria Gentile, cantore della Cappella Sistina in Vaticano.

 

Autore

Gabriele Vaccaro