Un personaggio storico per alcuni aspetti non molto conosciuto, ma dalle molteplici qualità è sicuramente la figura di Papa Clemente IV, padre fondatore della Parte Guelfa. Prima di essere nominato pontefice ricoprì vari incarichi di tipo giuridico alla corte francese e visto la sua grande capacità la stessa inquisizione richiedeva da parte sua dei consigli. Ricevuti vari incarichi ecclesistici in Francia venne nominato da papa Urbano IV cardinale di Sabina grazie alla sua onestà e rigore morale, aspetti di non poco conto per l’epoca. Dopo la morte di Urbano IV il clero confidò nella figura di Guy Le Gros Foulquois che fu eletto papa il 5 Febbraio 1265 col nome di Clemente IV.

Il suo pontificato fu sempre coerente con i suoi principi e non creò altri cardinali per non compromettere l’equilibrio della Curia Pontificia, non esercitò alcun forma di nepotismo cercando in tutte le maniere di consolidare la Chiesa con fermezza e determinazione. Momenti di grande spiritualità sono quelli relativi all’importante amicizia che lega Tommaso d’Aquino e Clemente IV. I due dialogano su alcuni aspetti della dottrina della Chiesa come fede e ragione che non entrano mai in contraddizione, la fede rivela la verità, la ragione conduce alla verità. Inflessibile contro l’azione imperiale e ghibellina sostenne Carlo I d’Angiò contro Manfredi, e grazie anche alla cavalleria guelfa ottenne la vittoria a Benevento. E come sappiamo approvò l’istituzione di Parte Guelfa in riconoscenza della partecipazione alla battaglia definitiva e le concesse le proprie “armi”, il suo stemma papale, rendendola l’unico Ordine al mondo ad avere questo privilegio. La politica e l’affermazione della religione cristiana in tutti suoi aspetti fu di monito per l’ottava e ultima crociata indetta proprio da Clemente IV. Meritano menzione i prolungati rapporti epistolari che il Papa intrattenne con l’imperatore bizantino Michele VIII e con Abaqa, khan dei Tartari, volti soprattutto ad ottenere l’appoggio dei due sovrani all’ottava crociata, combattuta da Luigi IX in Tunisia. Possiamo dire che il breve periodo di pontificato di Clemente IV fu dedicato con tutte le proprie energie alla consacrazione della religione cattolica non solo da un punto di vista politico ma soprattutto religioso. Anche se legato all’Ordine Domenicano ebbe una profondissimo rispetto per il neo Ordine Francescano tanto da pregare sulla tomba del Santo Francesco prima di arrivare alla sede assegnata da papa Urbano IV. Anche la sua morte, avvenuta il 29 Novembre 1268, provocò una profonda commozione del popolo viterbese che considerava il pontefice un uomo superiore, misticamente ispirato, come rammentava padre Agostino nella sua omelia durante la visita e omaggio di Parte Guelfa nella ricorrenza della morte di Clemente IV lo scorso 29 Novembre 2022. Personaggio importante seppur connotato da un breve pontificato, importante guida spirituale di cui Parte Guelfa porta avanti, nel proprio lavoro quotidiano, non solo l’apertura verso tutte le persone di ogni cultura e religione ma anche la protezione dell’ambiente, prerogativa dell’insegnamento francescano verso tutte le forme viventi della Terra. Grazie a tutti i confratelli e le consorelle, Parte Guelfa rispecchia quei valori ereditati dal suo padre fondatore Clemente IV fonte di ispirazione anche per le generazioni future.

 

Autore

Riccardo Posarelli