L’inizio di primavera del 2016 segna un momento importantissimo per la rinata Parte Guelfa, dopo la soppressione avvenuta nel 1769 e la ricostituzione avvenuta il 25 Marzo 2015. Dopo ben 247 anni sono stati nuovamente investiti dei nuovi Cavalieri i quali hanno costituito il nucleo di base dell’Arciconfraternita di Parte Guelfa, cuore e motore della Cavalleria della Repubblica Fiorentina. Non è eccessivo definire come storico l’avvenimento perché esso rappresenta, per Firenze, per i Fiorentini e la loro Arcidiocesi, un passo importante nel recupero della vita e delle tradizioni più radicate della città. Con sobrie cerimonie svoltesi tra Venerdì 1 Aprile e Sabato 2 Aprile 2016 presso le Rettorie di San Carlo e Orsanmichele ed a Palagio di Parte Guelfa sono stati investiti del titolo di Cavaliere o Dama di Parte Guelfa.
Sono stati investiti molti Confratelli e Consorelle che avevano seguito e concluso con successo il percorso spirituale e formativo per aspiranti tenutosi nell’autunno 2015. Nell’anno del grande Giubileo Guelfo, a 750 anni dalla prima approvazione pontificia con la concessione di Papa Clemente IV del proprio stemma alla Parte Guelfa, riecheggia nuovamente il sentimento cavalleresco e la consapevolezza di appartenere alla storia di Firenze, a fianco di chi combattè tante battaglie in nome di Fiorenza e della sua libertà fin dal XIII secolo. Un sentimento di libertà materiale e spirituale che ha sempre unito tutti i fiorentini rendendoli protagonisti di gesta epiche, una forza interiore che mai li ha abbandonati nemmeno nei momenti di maggiore sconforto causato da sconfitta, disgrazia e tirannia. La Parte Guelfa torna a donare a Fiorenza quanto le era stato tolto proclamando cavalieri e dame delle persone dedite al servizio per il prossimo e per la protezione del creato all’insegna di uno spirito cristiano ecumenico, persone pronte a dare alla città qualcosa di veramente significativo: il proprio amore incondizionato.
Mantello, basco e decorazione del Cavaliere e della Dama di Parte Guelfa
Risuoni sempre in Orsanmichele e nel Palagio di Parte Guelfa, dopo aver urlato “Viva Fiorenza!”, il grido di battaglia della Cavalleria della Repubblica Fiorentina e della Parte Guelfa:
MARZOCCO! MARZOCCO! MARZOCCO!
RETTORIE DI SAN CARLO E DI ORSANMICHELE
Venerdì 1 Aprile 2016
Festa di Sant’ Ugo di Grenoble
PROCESSIONE DI SAN LUDOVICO D’ANGIÒ E VEGLIA DELLE ARMI DI PARTE GUELFA
La Rettoria di San Carlo in Firenze luogo di partenza della processione per la Veglia delle Armi di Parte Guelfa
La processione recante le insegne di Parte Guelfa e l’icona di San Ludovico d’Angiò
esce dalla Rettoria di San Carlo su via Calzaiuoli per raggiungere Orsanmichele
La Rettoria di Orsanmichele in Firenze dove si è tenuta la prima Veglia delle Armi di Parte Guelfa del XXI secolo davanti al
tabernacolo costruito da Andrea Orcagna tra il 1349 e il 1359 per ospitare la Vergine col Bambino e gli Angeli
dipinta da Bernardo Daddi nel 1347 e denominata dal popolo fiorentino Madonna delle Grazie
Cavalieri e Dame e aspiranti nella Rettoria di Orsanmichele per la Veglia delle Armi di Parte Guelfa
Monsignor Vasco Giuliani legge il Vangelo nella Rettoria di Orsanmichele durante la Veglia delle Armi di Parte Guelfa
Il Capitano Generale di Parte Guelfa legge un brano degli Atti degli Apostoli per la Veglia delle Armi
Capitani, Lance Spezzate e Cavalieri di Parte Guelfa a servizio durante la Veglia delle Armi in Orsanmichele
Cavalieri e Dame e aspiranti nella Rettoria di Orsanmichele per la Veglia delle Armi
Cavalieri e Dame e aspiranti nella Rettoria di Orsanmichele insieme a Monsignor Vasco Giuliani per la Veglia delle Armi
Aspiranti Dame di Parte Guelfa nella Rettoria di Orsanmichele per la Veglia delle Armi
Il concerto di musica sacra per la Veglia delle Armi condotto in Orsanmichele dal Maestro di Cappella di Parte Guelfa
Giacomo Granchi davanti al tabernacolo dell’Orcagna recante la Madonna delle Grazie accanto ai simboli di Parte Guelfa
Cavalieri e Dame e aspiranti nella Rettoria di Orsanmichele durante il concerto per la Veglia delle Armi
Monsignor Vasco Giuliani proclamato Cavaliere Onorario e Cappellano Maggiore di Parte Guelfa
PALAGIO DI PARTE GUELFA
Sabato 2 Aprile 2016
Festa di San Francesco di Paola
CERIMONIE DEL GIURAMENTO, DELLA FIRMA E DI INVESTITURA DI PARTE GUELFA
Il gonfalone, gli speroni e la spada per le investiture nella Sala Brunelleschi del Palagio di Parte Guelfa
Cerimonia del Giuramento di fedeltà alla Parte Guelfa nella Sala del Camino del Palagio di Parte Guelfa
Convocazione degli Aspiranti nella Sala dei Capitani del Palagio di Parte Guelfa
Cerimonia della Firma davanti al Console Luciano Artusi e al Segretario di Credenza Nicola Biagi nella Sala dei Capitani
Saluto al termine della Cerimonia della Firma nella Sala dei Capitani del Palagio di Parte Guelfa
Aspiranti Cavalieri in piedi prima dell’investitura nella Sala Brunelleschi del Palagio di Parte Guelfa
Cerimonia di Investitura davanti al Console e al Consiglio di Credenza nella Sala Brunelleschi del Palagio di Parte Guelfa
Vestizione di Dama a conclusione della Cerimonia di Investitura nella Sala Brunelleschi del Palagio di Parte Guelfa
Il Console di Parte Guelfa Luciano Artusi consegna l’attestato di Cavaliere Ordinario nella Sala dei Capitani
Proclamazione a Cavaliere Onorario di Parte Guelfa del Provveditore della Misericordia Andrea Ceccherini
SAN LUDOVICO D’ANGIÒ
Vescovo di Tolosa e Patrono della Parte Guelfa
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa, Cavalleria della Repubblica Fiorentina, ha in San Ludovico d’Angiò, Vescovo di Tolosa, il suo Santo Patrono. Nato a Brignoles in Provenza nel Febbraio 1274 e ivi morto il 19 Agosto 1297, figlio di Carlo d’Angiò, Re di Napoli. Da ragazzo fu condotto prigioniero con i fratelli presso il Re di Aragona ed ebbe occasione di conoscere i Francescani. Riacquistata la libertà, rinunciò al trono e ad ogni altra prospettiva di grandezze terrene. Ludovico venne ordinato sacerdote nel Febbraio 1296, a ventidue anni, e ordinato Vescovo di Tolosa nel Dicembre successivo. Fu inviato a reggere la diocesi di Tolosa. Nel suo breve episcopato Ludovico improntò la propria vita alle rigide regole della povertà francescana. Predilesse i poveri, i malati, i giudei vittime di persecuzione ed emarginazione e i carcerati ai quali si recava spesso a far visita. Ludovico venne elevato agli onori degli altari nel 1318 da Giovanni XXII.
L’icona di San Ludovico d’Angiò, Patrono della Parte Guelfa, posta nella Rettoria di San Carlo in Firenze, dipinta a olio su
foglia d’oro dal maestro Claudio Sacchi su pala lignea realizzata dal maestro d’ascia Gandolfo Ventimiglia e consacrata
da Monsignor Vasco Giuliani in Orsanmichele durante la Veglia delle Armi di Parte Guelfa di Venerdì 1 Aprile 2016
Autore
Nicola Biagi
Foto
Maurizio Rufino e Lulu Costel Dorneanu