La scorsa notte, nella struttura Covid de “I Fraticini”, sulle colline di Firenze, ci ha lasciati il Cappellano Onorario di Parte Guelfa monsignor Paolo Ristori. Aveva 89 anni, nato a Firenze il 24 aprile del 1931, ed ordinato sacerdote il 1° novembre del 1953. Dopo un anno da vicario nella Parrocchia di Monticelli, era diventato nel 1955 Segretario personale dell’Arcivescovo di Firenze, Card. Ermenegildo Florit, rimanendo al suo fianco fino al 1977, quando il Cardinale si ritirò dalla carica per raggiunti limiti di età. Dal 1962 è stato membro del Capitolo della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, della quale è stato Preposto dal 1973 al 2009, mantenendo poi il titolo di Arciprete della Cattedrale.
Author: Andrea Claudio Galluzzo Page 39 of 63
La Gran Bretagna anticipa i tempi dettati dai trattati internazionali per arrivare a zero emissioni, spostando la data di 5 anni e ponendo il proprio stop alla vendita di auto a benzina e diesel a partire dal 2030. Stando a quanto riportato dal Financial Times, il primo ministro britannico Boris Johnson sarebbe pronto ad annunciarlo a giorno, di fatto anticipando ulteriormente il termine iniziale – il 2040 – dopo averlo già spostato al 2035 il febbraio scorso. L’obiettivo europeo è quello di arrivare a zero emissioni entro il 2050, e la speranza del governo britannico – supportata da scienziati, accademici e ricercatori – è che, spostando la deadline, le aziende siano maggiormente incentivate a puntare sull’elettrico, aiutando la Gran Bretagna a raggiungere gli obiettivi in campo climatico.
Parte Guelfa piange la scomparsa di monsignor Corso Guicciardini Corsi Salviati, nato il 12 giugno del 1924 e presidente della Madonnina del Grappa, si è spento poche ore fa nella sua stanza di Careggi, dove era ricoverato da giorni per Coronavirus. Aveva 96 anni. A vegliare su di lui, fino alla fine, c’era don Vincenzo Russo, cappellano di Sollicciano e coordinatore della Madonnina del Grappa, anche lui malato di Covid. Allievo di don Giulio Facibeni, fondatore della Madonnina, don Corso ne ha sempre seguito l’esempio. Viveva la fede come una missione, la povertà come un dolore da fronteggiare, i poveri come uomini e donne da salvare.
Parte Guelfa celebra la Giornata dell’Unità nazionale e la Festa delle Forze Armate. In questa data si celebra l’Unità nazionale in seguito l’annessione di Trento e Trieste al Regno d’Italia, e la giornata delle forze armate, poiché proprio quegli ultimi giorni di guerra vennero dedicati alla commemorazione di tutti i soldati morti in guerra. Il 4 novembre 1918 infatti entrò in vigore il cosiddetto armistizio di Villa Giusti, dalla villa del conte Vettor Giusti del Giardino a Padova in cui fu siglato il giorno prima, fra l’Impero austro-ungarico e l’Italia. Alla firma dell’armistizio si fa coincidere convenzionalmente la fine della Prima Guerra Mondiale.
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa si stringe in preghiera per il cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e Cappellano Onorario di Parte Guelfa, il quale, contagiato dal coronavirus, si trova in terapia intensiva nell’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Perugia. Prima del ricovero, Bassetti ha inviato un toccante messaggio: “È un momento di dolore per tanti. In questi mesi ho avuto modo di condividere la fatica e la stanchezza di un tempo inedito che sta interessando l’umanità intera. Eppure e nonostante tutto, continua a operare la bellezza del Mistero che si fa dono. Anche quando tutto sembra finito, c’è uno spiraglio di luce che continua a indicare il cammino. C’è una voce che interpella e si propone come via per evitare solitudine e disperazione. Stiamo vivendo un cammino sconosciuto per alcune generazioni: è occasione per sentirci ed essere fratelli e sorelle riconciliati nel Dio della vita”.
Parte Guelfa rende onore ai caduti dell’Arma di Cavalleria che offrirono il loro sacrificio alla Patria nella Battaglia di Pozzuolo del Friuli. Nei giorni 29 e il 30 ottobre 1917 si svolse una battaglia difensiva che impegnò le forze della 3ª Armata italiana e le forze tedesche che cercavano di tagliarle la linea di ritirata dopo la rotta di Caporetto. Dopo due giorni di combattimento le forze italiane utilizzate nella battaglia erano quasi annientate, ma la 3ª Armata era riuscita a ritirarsi oltre il Tagliamento. La 1ª divisione di cavalleria, richiamata al fronte, fu messa a disposizione del 6º corpo d’armata: la 1ª brigata fu posta fra Udine e Codroipo, mentre la seconda, che comprendeva il 4° Reggimento “Genova Cavalleria” e il 5º Reggimento “Lancieri di Novara”, aveva il compito di difendere ad ogni costo l’ala destra della 2ª armata. La 2ª brigata entrò a Pozzuolo del Friuli alle 17.30 del 29 ottobre ed i due reggimenti furono schierati ad est (Genova cavalleria) e ad ovest (Lancieri di Novara) dell’abitato.
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa comunica di esser costretta a rimandare le cerimonie della Veglia delle Armi e delle Solenni Investiture di Parte Guelfa 2020 presumibilmente alla primavera del 2021 in quanto, per gli effetti dell’entrata in vigore del DPCM del 18 Ottobre 2020, le restrizioni previste dal nuovo decreto ministeriale non permetterebbero una valida organizzazione ed il miglior svolgimento che una tradizione tanto antica ed emozionante merita.
Domenica 13 Settembre 2020 la maggior parte delle aree versi urbane di Firenze sono state oggetto del monitoraggio offerto dallo Squadrone Dragoni, il reparto di Parte Guelfa specializzato in attività di salvaguardia ambientale. Parte Guelfa si preoccupa di esercitare il monitoraggio delle molte aree verdi cittadine ed in particolare di quei giardini del centro storico di Firenze che hanno spesso carattere monumentale in quanto la maggior parte di essi non si presta a fare da cornice ad allegre scorribande di turisti o, tantomeno, a picnic sull’erba.
Nel corso della sua paziente opera di trascrizione del “Bisdosso Guicciardini”, di cui nel 1999 la Cassa di Risparmio di Firenze ha curato la riproduzione anastatica ma ancora inedito, il prof. Paolo Piccardi continua a trovare numerosi eventi ed attività che riguardano la Magistratura di Parte Guelfa. Dal brano riportato si comprende come fu la Parte Guelfa a intitolare il Lungarno Soderini, all’epoca solamente “piazza”. L’ultima frase del brano è oscura, ma lo scrivente intendeva dire che nel 1698 i Soderini non abitavano più vicino al ponte alla Carraia ed erano quindi grati alla Parte Guelfa per aver voluto ricordare dove fossero anticamente le loro case.
Chi si sentisse orfano di un libro di riflessione teologico-politica calato nella realtà di questo nostro tempo, scritto in modo esemplarmente chiaro e a tutti accessibile, non dovrebbe perdersi il nuovo saggio di Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana, già Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana e Segretario del Pontificio Consiglio di Giustizia e Pace. Ecologia integrale, dopo il Coronavirus è un libro originale e propositivo. Originale per il taglio espositivo che l’Autore, come già in altri suoi lavori, è riuscito a confezionare: una combinazione, ben riuscita, di acume teologico, solida preparazione filosofico-politica, speciale attenzione e passione alle problematiche di una pastorale sociale calibrata sulla ecologia integrale.