Voglio ricordare monsignor Paolo Ristori, Arciprete del Duomo di Firenze scomparso per Covid il 21 novembre scorso che mi ha dato in moglie una ragazza del suo “Gruppo del Venerdì” organizzando il corso prematrimoniale e che ha battezzato mia figlia, recensendo il suo ultimo libro: “Chiesa Fiorentina e Clero della Cattedrale dalle origini al Giubileo del 1300”. Questo è il titolo dell’ultimo libro che contiene le dotte ricerche archivistiche di Mons. Paolo Ristori, sottotitolato “Vicende storiche, attività amministrativa, vita liturgica”, volume numero 21 della serie “studi e testi” nella collana “Pubblicazioni dell’Archivio Arcivescovile di Firenze”, edito nel 2015 da Pagnini Editore che nasce nel 1986 a Firenze, con lo scopo precipuo della riedizione di libri esauriti o rari. Nel corso del tempo l’attività editoriale si è ampliata grazie anche alla collaborazione con enti locali, culturali regionali e nazionali, religiosi e scientifici; attualmente in catalogo ci sono oltre 500 titoli.
Author: Andrea Claudio Galluzzo Page 35 of 59
Dopo due anni dal suo ultimo evento in solitaria, Nico de Corato, Cavaliere di Parte Guelfa e recordman italiano residente da molti anni negli Emirati Arabi Uniti, ha vinto ieri una nuova sfida, il primo giorno di Dicembre di questo maledetto 2020, cimentandosi in tre discipline in una scommessa contro il tempo. Dopo aver, nel 2018, affrontato l’incredibile sfida che lo vide correre per 140 km in solitaria, partendo dal deserto di Dubai fino all’iconica Union Flag in sole 23 ore. L’impresa fu anche causa di problemi di salute derivanti da una febbre alta il giorno prima della sua partenza. Problemi oggi in gran parte risolti ma capaci di cambiare il suo corpo in poco tempo e colpevoli di imporgli un lungo periodo di recupero che non ha fermato affatto Nico, il quale si e’ messo di nuovo alla prova, con il coraggio e la determinazione che lo hanno sempre contraddistinto, per un’altra sfida stavolta basata su 3 diverse attività sportive: nuoto, ciclismo e corsa, ognuna da svolgere per 49 minuti. Ad attenderlo al traguardo al Dubai Frame c’erano l’Ambasciatore d’Italia Nicola Lener, il Console di Dubai Giuseppe Finocchiaro, il Segretario Generale del Dubai Sports Council Saeed Mohammad Hareb ed il Capitano Generale di Parte Guelfa Andrea Claudio Galluzzo.
Se non fosse arrivata la tempesta perfetta di questa pandemia, a ricordarci quanto il modello di sviluppo estrattivo sia insostenibile, lo avrebbe probabilmente fatto l’ennesimo rapporto delle Nazioni Unite. Che dal loro ufficio per la riduzione del rischio di catastrofi rivelano come il cambiamento climatico sia il principale responsabile del raddoppio dei disastri naturali nel mondo negli ultimi venti anni. Parte Guelfa lancia un alto monito per avvisare tutti che davvero non abbiamo più tempo e che il momento di agire per scongiurare il collasso climatico è ora. Se davvero crediamo nello sviluppo sostenibile, dobbiamo fare scelte coraggiose, radicali e coerenti per accelerare la decarbonizzazione di società ed economia e salvare il Creato.
Una vita da esperto di evangelizzazione, un’esistenza dedicata interamente agli altri. Parte Guelfa si unisce nel cordoglio all’Educandato della Santissima Annunziata al Poggio Imperiale e piange la scomparsa del Cappellano don Sergio Pacciani. Grande uomo di cultura, aveva organizzato una sala di proiezione per le studentesse che vivevano al Poggio. Passare dalla visione di un film a quella della vita era un attimo, passando sempre e comunque dal vangelo che conosceva per averlo, come diceva spesso, “vissuto” ed amato fino da giovane seminarista.
La scorsa notte, nella struttura Covid de “I Fraticini”, sulle colline di Firenze, ci ha lasciati il Cappellano Onorario di Parte Guelfa monsignor Paolo Ristori. Aveva 89 anni, nato a Firenze il 24 aprile del 1931, ed ordinato sacerdote il 1° novembre del 1953. Dopo un anno da vicario nella Parrocchia di Monticelli, era diventato nel 1955 Segretario personale dell’Arcivescovo di Firenze, Card. Ermenegildo Florit, rimanendo al suo fianco fino al 1977, quando il Cardinale si ritirò dalla carica per raggiunti limiti di età. Dal 1962 è stato membro del Capitolo della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, della quale è stato Preposto dal 1973 al 2009, mantenendo poi il titolo di Arciprete della Cattedrale.
La Gran Bretagna anticipa i tempi dettati dai trattati internazionali per arrivare a zero emissioni, spostando la data di 5 anni e ponendo il proprio stop alla vendita di auto a benzina e diesel a partire dal 2030. Stando a quanto riportato dal Financial Times, il primo ministro britannico Boris Johnson sarebbe pronto ad annunciarlo a giorno, di fatto anticipando ulteriormente il termine iniziale – il 2040 – dopo averlo già spostato al 2035 il febbraio scorso. L’obiettivo europeo è quello di arrivare a zero emissioni entro il 2050, e la speranza del governo britannico – supportata da scienziati, accademici e ricercatori – è che, spostando la deadline, le aziende siano maggiormente incentivate a puntare sull’elettrico, aiutando la Gran Bretagna a raggiungere gli obiettivi in campo climatico.
Parte Guelfa piange la scomparsa di monsignor Corso Guicciardini Corsi Salviati, nato il 12 giugno del 1924 e presidente della Madonnina del Grappa, si è spento poche ore fa nella sua stanza di Careggi, dove era ricoverato da giorni per Coronavirus. Aveva 96 anni. A vegliare su di lui, fino alla fine, c’era don Vincenzo Russo, cappellano di Sollicciano e coordinatore della Madonnina del Grappa, anche lui malato di Covid. Allievo di don Giulio Facibeni, fondatore della Madonnina, don Corso ne ha sempre seguito l’esempio. Viveva la fede come una missione, la povertà come un dolore da fronteggiare, i poveri come uomini e donne da salvare.
Parte Guelfa celebra la Giornata dell’Unità nazionale e la Festa delle Forze Armate. In questa data si celebra l’Unità nazionale in seguito l’annessione di Trento e Trieste al Regno d’Italia, e la giornata delle forze armate, poiché proprio quegli ultimi giorni di guerra vennero dedicati alla commemorazione di tutti i soldati morti in guerra. Il 4 novembre 1918 infatti entrò in vigore il cosiddetto armistizio di Villa Giusti, dalla villa del conte Vettor Giusti del Giardino a Padova in cui fu siglato il giorno prima, fra l’Impero austro-ungarico e l’Italia. Alla firma dell’armistizio si fa coincidere convenzionalmente la fine della Prima Guerra Mondiale.
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa si stringe in preghiera per il cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e Cappellano Onorario di Parte Guelfa, il quale, contagiato dal coronavirus, si trova in terapia intensiva nell’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Perugia. Prima del ricovero, Bassetti ha inviato un toccante messaggio: “È un momento di dolore per tanti. In questi mesi ho avuto modo di condividere la fatica e la stanchezza di un tempo inedito che sta interessando l’umanità intera. Eppure e nonostante tutto, continua a operare la bellezza del Mistero che si fa dono. Anche quando tutto sembra finito, c’è uno spiraglio di luce che continua a indicare il cammino. C’è una voce che interpella e si propone come via per evitare solitudine e disperazione. Stiamo vivendo un cammino sconosciuto per alcune generazioni: è occasione per sentirci ed essere fratelli e sorelle riconciliati nel Dio della vita”.
Parte Guelfa rende onore ai caduti dell’Arma di Cavalleria che offrirono il loro sacrificio alla Patria nella Battaglia di Pozzuolo del Friuli. Nei giorni 29 e il 30 ottobre 1917 si svolse una battaglia difensiva che impegnò le forze della 3ª Armata italiana e le forze tedesche che cercavano di tagliarle la linea di ritirata dopo la rotta di Caporetto. Dopo due giorni di combattimento le forze italiane utilizzate nella battaglia erano quasi annientate, ma la 3ª Armata era riuscita a ritirarsi oltre il Tagliamento. La 1ª divisione di cavalleria, richiamata al fronte, fu messa a disposizione del 6º corpo d’armata: la 1ª brigata fu posta fra Udine e Codroipo, mentre la seconda, che comprendeva il 4° Reggimento “Genova Cavalleria” e il 5º Reggimento “Lancieri di Novara”, aveva il compito di difendere ad ogni costo l’ala destra della 2ª armata. La 2ª brigata entrò a Pozzuolo del Friuli alle 17.30 del 29 ottobre ed i due reggimenti furono schierati ad est (Genova cavalleria) e ad ovest (Lancieri di Novara) dell’abitato.