Una delle raffigurazioni più singolari e controverse del patrono della Cavalleria, San Giorgio, é quella realizzata da Donatello, su commissione della prestigiosa Arte fiorentina dei “Spadai e Corazzai” e destinata all’antichissima Chiesa di Orsanmichele. Siamo invitati a prestare attenzione sulle particolarità di questa insolita rappresentazione, tanto insolita da essere stata per lungo tempo soggetta a critica. La prima cosa che colpisce é il non essere monturato! San Giorgio viene infatti rappresentato in piedi con le gambe leggermente divaricate saldamente ancorate a terra, nella posizione di “riposo”, di quiete, di attesa, differita pertanto da quella più conosciuta dell’azione, ovvero della energica tenacia del cavaliere della fede indomito, scevro da quel piglio tipicamente eroico e guerresco.
Author: Andrea Claudio Galluzzo Page 19 of 59
Parte Guelfa celebra la Giornata Mondiale della Terra 2022. ovvero l’International Mother Earth Day, la più grande manifestazione ambientale dedicata al pianeta. Dal 1970 si celebra ogni anno il 22 aprile. Nata per sensibilizzare il mondo sull’importanza della conservazione delle risorse naturali della Terra, su cambiamento climatico e inquinamento di acqua, aria e suolo negli ultimi anni è riuscita a mobilitare oltre un miliardo di persone nei 193 Paesi dell’ONU coinvolti. La Giornata Mondiale della Terra è probabilmente il più potente strumento di richiamo alla tutela del Creato di tutte le culture del mondo e per tutte le generazioni.
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa si stringe in preghiera per monsignor Gastone Simoni, Vescovo emerito di Prato e Cappellano Onorario di PArte Guelfa, è ricoverato in condizioni critiche all’Ospedale di Careggi. Alcuni giorni fa aveva perso conoscenza nella sua abitazione di Fiesole per problemi neurologici. Una triste notizia che ha provocato apprensione presso i Confratelli e le Consorelle di Parte Guelfa. Monsignor Simoni, nato a Castelfranco di Sopra il 9 aprile 1937, è stato ordinato presbitero il 1 gennaio 1960 per la Diocesi di Fiesole, di cui ha ricoperto il ruolo di provicario generale e, dal 1975, vicario generale. Il 7 Dicembre 1991 è stato eletto Vescovo di Prato da Papa Giovanni Paolo II ove ha svolto il suo servizio fino al 2012, quando per sopraggiunti limiti di età, Papa Benedetto XVI ha accolto la sua rinuncia. Nominato in Orsanmichele, nel 2017, Cappellano Onorario di Parte Guelfa, è presidente ad interim della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Toscana.
L’arciconfraternita di Parte Guelfa, attraverso la Compagnia di San Lodovico, ha reso tradizionali le proprie celebrazioni legate alla Pasqua di Resurrezione con un calendario fisso di appuntamenti religiosi denominato Lumen Christi di Parte Guelfa durante il quale vengono donati i ceri pasquali alle autorità religiose. La sequenza degli eventi avviene ogni anno nella Settimana Santa e percorre il Triduo pasquale con salienti attività che sono iniziate, come da tradizione. con la Guardia d’Onore al Santissimo presso la Rettoria di San Carlo a Firenze ove è stato fatto dono a monsignor Vasco Giuliani, Cappellano Maggiore di Parte Guelfa, del cero, ovvero del lume, recante la croce di Cristo e le insegne guelfe di Papa Clemente IV.
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa e la Compagnia di San Lodovico entrano nella settimana santa che conduce alla Pasqua di Resurrezione e si preparano a celebrare il Triduo Pasquale. Come da tradizione, tutti i Confratelli e le Consorelle sono invitati a partecipare alla meditazione ed all’adorazione del Santissimo Sacramento nella Chiesa di San Carlo in via de’ Calzaiuoli in Firenze, che inizierà alle ore 19.30 del Giovedì Santo 14 aprile, sotto la guida di monsignor Vasco Giuliani, Cappellano Maggiore della Parte Guelfa. I Cavalieri e le Dame di Parte Guelfa parteciperanno anche montando la guardia d’onore al Santissimo Sacramento.
Parte Guelfa ha realizzato la scorsa Domenica 10 Aprile 2022 un vasto monitoraggio nella Tenuta di San Rossore, patrimonio naturalistico e culturale da tutelare e conservare al meglio per i posteri. Inserita nel Parco di Migliarino, La Tenuta San Rossore si trova in provincia di Pisa, sulla costa tirrenica, ed è un’ottima meta per una rilassante vacanza sul bellissimo litorale toscano. Prima proprietà del Re d’Italia, poi del Presidente della Repubblica la Tenuta di San Rossore, un’oasi di natura alla foce dell’Arno. E’difficile che una persona, in Italia, non abbia mai sentito parlare della Tenuta di San Rossore, se non altro perché è stata prima proprietà del Re d’Italia e poi, dal 1956 al 1999 del Presidente della Repubblica Italiana, molto frequentata quindi da personalità del mondo politico e non. Oggi la Tenuta di San Rossore fa parte del parco naturale di Migliarino, che si trova lungo la costa tirrenica nelle province di Lucca e Pisa.
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa, fedele alla propria vocazione ambientale, la prossima Domenica 10 Aprile 2022, organizza un monitoraggio a cavallo ed a piedi all’interno della tenuta Presidenziale di San Rossore. I Cavalieri di Parte Guelfa avranno il privilegio di essere accompagnati dai Carabinieri Forestali che vigilano ogni giorno l’intero parco. Camminare insieme rappresenta una presa di coscienza sull’importanza aggregativa che ci contraddistingue utile a costruire un sempre più stretto rapporto di fratellanza tra Confratelli e Consorelle, ma anche la possibilità di assumere uno stile di vita più attento alla sostenibilità ed alla protezione dell’ambiente. Vivremo una giornata intensa percorrendo uno splendido parco secolare raramente disponibile alle visite del pubblico ed arriveremo fino al mare. Il gruppo a piedi dei Dragoni di Parte Guelfa realizzerà anche attività di pulizia da rifiuti in plastica nelle aree attraversate.
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa festeggia il cardinale Gualtiero Bassetti nel giorno dell’ottantesimo compleanno. Grazie di cuore per il sostegno costante e l’amicizia spontanea dimostrata fin dal 2015. In questi anni anni ha compreso la nostra azione, ci ha benedetti, incoraggiati nell’impegno e seguiti nei nostri sforzi per proteggere il Creato e per rammendare lo smembrato tessuto sociale in cui siamo calati. Siamo lieti che il Signore le abbia concesso di tagliare questo importante traguardo circondato dall’amore di tanti e anche dal nostro. In questi anni non sono mancate le fatiche per Confratelli e Consorelle di Parte Guelfa ma, grazie a Dio, abbiamo avuto il dono di ricevere sempre il suo ascolto, la sua benedizione ed il suo sincero interessamento offerto con umiltà e disponibilità e volto ad indirizzare i nostri passi attraverso un grande esempio di fede e di abnegazione. Buon compleanno Eminenza!
A Firenze patto col Comune dell’Arciconfraternita di Parte Guelfa, riattivata nel 2015: “segnaleranno i problemi”. Gli eredi dei Guelfi nominati responsabili del monitoraggio ambientale su parchi e giardini della città. Dalle Cascine all’Anconella all’Orticoltura. La stagione del grande assalto alle aree verdi urbane e l’esigenza di un controllo serrato impossibile da garantire con vigili e forze dell’ordine spinge Palazzo Vecchio ad un accordo inedito di collaborazione con un soggetto esterno, l’Arciconfraternita di Parte Guelfa. Antico Ordine di fondazione pontificia, poi espropriato di tutti i beni da Pietro Leopoldo, l’ente è stato rattivato nel 2015 recuperando gli antichi statuti e l’antico stato giuridico e con la benedizione di Gualtiero Bassetti, il presidente della CEI, e l’approvazione del sindaco Dario Nardella.
Per la prima volta i Dragoni di Parte Guelfa hanno pattugliato il Parco della Piana a Sesto Fiorentino a tutela dell’ambiente. Si tratta di un’area umida bellissima e piena di vita con alta valenza sia naturale che culturale. Il monitoraggio è avvenuto sulle orme di Pinocchio, il racconto non religioso più letto e tradotto al mondo. Gli studiosi hanno cominciato a cercare di capire i luoghi reali che avevano una corrispondenza nella realtà della favola già all’indomani della morte del Collodi, intervistando i suoi amici più cari ed intimi. Nel corso degli anni si è riusciti ad identificare in luoghi e personaggi reali quello che lo scrittore fiorentino aveva immortalato nel suo scritto più famoso. E se su alcuni punti si discute ancora oggi, in altri ci sono ormai delle certezze.