La Parte Guelfa, dal 1478 in poi, provvedette ogni anno alla spesa per il cero “el quale si porta honorevolmente con chompagnia di molti preti e con le trombe”. Il cero venne stato poi sostituito dal portafuoco, opera devozionale di pregiata fattura che nel Sabato Santo il corteo storico della città viene a prelevare solennemente per l’accensione in Duomo del fuoco sacro e, con esso, del cero pasquale, simbolo della risurrezione di Cristo. Ad accompagnare il Portafuoco realizzato dalla Parte Guelfa, venne ricamato uno stendardo nei colori della Speranza, della Fede e della Carità: verde, bianco e rosso. Gli storici colori della Parte Guelfa e dalla seconda metà del XIX secolo in poi anche della bandiera nazionale italiana.
Lo stendardo dei Santi Apostoli con lo stemma di Parte Guelfa
Questo stendardo porta tuttora ricamato al centro uno stemma della Parte Guelfa probabilmente databile al XVII secolo ed è un oggetto unico nel suo genere per accompagnare un ostensorio sacro anch’esso davvero unico recante una colomba d’argento ad ali spiegate nella sommità. Insomma lo “Scoppio del Carro” nasconde segreti e dettagli che hanno molto a che fare con la storia della Parte Guelfa.
Autore
Andrea Claudio Galluzzo