Non esiste fede, non esiste battesimo, senza l’acqua. L’acqua è il punto di congiunzione tra il nulla e il Creato. L’acqua crea e riceve la vita perché è la forma fondamentale di comunione tra ogni genere di esistenza. L’acqua è la condizione indispensabile perché ogni vita venga alla luce. L’acqua è madre di vita. Dall’acqua dipende tutta la vita sulla terra, il benessere umano e la prosperità di tutte le creature. La trasparente linfa è come l’amore che solamente può esser garantito a condizione di comprendere che si tratta di un dono di Dio, una concessione che occorre salvaguardare. Se vogliamo la pace nel mondo, dobbiamo dunque preoccuparci che a nessuno manchi mai l’acqua.
Sfugge spesso dalla percezione di molti di noi, almeno nella nostra quotidianità, come l’acqua sia prima di tutto un omaggio della creazione, di cui noi usufruiamo non solo per bere e lavarci, ma anche per nutrirci attraverso il cibo con essa coltivato. L’umanità, divenuta bramosa regolatrice e prima beneficiaria di tutti i frutti dell’acqua, la usa per ottenere le fibre con le quali sono tessuti i nostri abiti, e, sempre e comunque, tutti i processi industriali, fin dalla raccolta delle materie prime, per poter funzionare richiedono acqua. Tutti i beni di cui disponiamo, l’intera economia umana dipende dall’acqua.
Il ciclo industriale rischia però di pregiudicare i processi naturali di cui l’acqua è protagonista, compromettendo la vita ed il benessere delle future generazioni. Diviene fondamentale percepire l’acqua come bene comune e comprenderne il ciclo nei delicati e complessi meccanismi naturali, assumendo finalmente i comportamenti necessari affinché sia preservata e rigenerata la vita sul pianeta. Limitare i cambiamenti climatici significa prima di tutto fare in modo che l’acqua rigeneri la vita è l’assoluta priorità economica del genere umano.
La missione principale è salvare il ciclo dell’acqua ripristinando la natura: il diritto all’acqua e dunque alla vita lo rendiamo possibile con un’economia che lavora per la natura, non contro. Riflettere sul ciclo dell’acqua dimostra come ambiente ed economia non soltanto siano strettamente interdipendenti ma siano da considerare quasi un’unica entità. Chi non ha la capacità di vedere quest’unità genera inevitabilmente incomprensioni e conflitti. Serve ridurre l’interesse particolare e perseguire quello generale. Occorre avere una visione di futuro basata sulla preservazione dell’acqua come bene comune sul quale costruire una transizione ecologica che sia veicolo di sviluppo sostenibile e di pace.
“Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta”
San Francesco d’Assisi, Cantico delle Creature
Autore
Andrea Claudio Galluzzo