I Confratelli e le Consorelle di Parte Guelfa, grazie all’iniziativa dell’Aspirante Cavaliere Alessandro Piccardi, hanno partecipato alle gare di Dragon Boat organizzate sull’Arno dall’ente di promozione sportiva Dragon Boat Italia, e, oltre a divertirsi molto, hanno tenuto alto il nome dell’Arciconfraternita di Parte Guelfa. Il Dragon boat è una disciplina sportiva diffusa in tutto il mondo,che prevede gare su imbarcazioni standard lunghe 12.66 mt e larghe 1.06 mt, con la testa e la coda di drago. Queste imbarcazioni sono sospinte da 20 atleti che usano pagaie di lunghezza compresa tra 1,05mt 1,30mt e larghe non più di 18 cm, al ritmo scandito di un tamburino.

A poppa dell’imbarcazione un timoniere tiene la direzione con un remo lungo circa 3 mt. All’interno dell’imbarcazione dieci pagaiatori si dispongono sul lato destro, e in corrispondenza, altri dieci si dispongono sul lato sinistro. Il tamburino si siede sulla prua e a poppa il timoniere svolge il proprio compito,quello di direzionare la barca,stando in piedi. Lo stile di voga si definisce “alla canadese”, che per i meno esperti è equiparabile alla voga degli indiani sulle loro imbarcazioni. Il Dragon Boat incarna perfettamente l’ideale di un gruppo che “voga” per un fine comune. Che questo sia un traguardo sull’acqua o il successo calcolato in termini di professionalità. Superando invidie, falsità e nemici potenziali che rappresentano gli ostacoli maggiori che di solito si incontrano nel formare gruppi validi e collaborativi.

Marzocco! Marzocco! Marzocco!

 

Autore
Nicola Biagi

Fotografia
Gabriele Mantellini