Esiste una sacra e antica istituzione che sola può vantare l’alta dignità di aver liberato l’Italia dal giogo imperiale nel XIII secolo donando, ben prima di ogni sussulto risorgimentale, vere indipendenza e libertà ai comuni italiani. Questo baluardo di libertà porta il nome di Parte Guelfa ed è un sodalizio cavalleresco che ha avuto origine istituzionale a Firenze, capitale della Lega Guelfa, nel lontano 1266, come magistratura dotata di blasone papale e di sigilli, meritato privilegio quest’ultimo che l’ha resa unica fons honorum accanto alla Signoria. Nata dal vittorioso eroismo dei cavalieri guelfi che combatterono a fianco di Carlo d’Angiò a Benevento il 26 Febbraio del 1266 contribuendo in maniera decisiva a sconfiggere Manfredi di Svevia, figlio ed erede dell’imperatore Federico II, ed a mettere gli Angiò, garanti dell’autonomia di gran parte dei comuni italiani, sul trono di Napoli. Portando l’emblema papale, caso unico nel panorama degli ordini cavallereschi italiani, l’Arciconfraternita di Parte Guelfa gode del privilegio della fondazione pontificia grazie alla benigna approvazione di papa Clemente IV e, allora come oggi, è formata da liberi confratelli e consorelle custodi della libertà. Il Guelfismo del XXI secolo rappresenta e significa ancora spirito critico e autonomo e libertà assoluta di pensiero. Guelfismo è libertà. Quando ruggisce il Marzocco, Firenze si scuote ed i cuori liberi accorrono da tutto il mondo al grido di battaglia dei Cavalieri di Parte Guelfa!

 

Autore

Andrea Claudio Galluzzo