Parte Guelfa ha varato lo Squadrone Canottieri con lo scopo di salvaguardare il fiume Arno e liberarlo dalla plastica e dai rifiuti attraverso la collaborazione con la Direzione Ambiente del Comune di Firenze. Nel fare ciò Parte Guelfa ripristina, dal 2025, la propria storica funzione di gestore delle acque, svolta per secoli in epoca granducale tra i Medici e i Lorena a partire dal 1549, anno nel quale Cosimo I  le conferì tale rilevante incarico con la Legge dell’Unione. I Capitani di Parte Guelfa, attraverso il braccio operativo degli Ufficiali dei Fiumi, si configuravano come un coacervo di competenze diverse, con un minimo denominatore comune, l’amministrazione dei beni demaniali, sebbene di provenienza diversa: da quelli di uso pubblico come fiumi, ponti, argini, porti fluviali, fognature a quelli sottoposti ad imposizioni fiscali come mulini, passi di barche e molti altri.

Competevano inoltre ai Capitani di Parte Guelfa anche il controllo sul taglio degli alberi, il mantenimento del contado, la soprintendenza sulle feste pubbliche, sulla pulizia dei luoghi pubblici, sui pesi e le misure. La struttura di Parte Guelfa era, ed è, fortemente organizzata con al vertice magistratura collegiale del Consiglio di Credenza. Gli Ufficiali dei Fiumi di Parte Guelfa, nominati nel numero di due, venivano investiti dei problemi connessi alla regimazione fluviale.

Parte Guelfa si è attivata attraverso il Reggimento San Francesco, del quale lo Squadrone Canottieri è espressione di specialità, per tutelare e migliorare la qualità dell’acqua dell’Arno e dei fiumi ove sarà possibile operare. Parte Guelfa, in collaborazione con Società Canottieri Firenze, partecipa all’attuazione dei protocolli di legge insieme alle associazioni presenti sul territorio che operano in campo ambientale, sportivo e sociale, coinvolgendo cittadini di tutte le età. L’attività odierna di Parte Guelfa è mirata alla salvaguardia delle acque, coinvolgendo le realtà sportive che lo vivono quotidianamente perché chi opera sul fiume e lo fruisce è la miglior sentinella e può dare una mano a fare quanto possibile per contenere l’inquinamento e liberare l’alveo da rifiuti galleggianti. Il risultato si può raggiungere non solo togliendo materialmente questi rifiuti, ma anche attraverso l’educazione ambientale di tutti coloro che si avvicinano, in ogni forma, all’Arno.

 

Autore

Alessandro Piccardi