L’oratorio visconteo di Albizzate dedicato San Lodovico d’Angiò e San Giovanni Battista è una piccola chiesa a navata unica costruita per volontà dei Visconti di Albizzate nel XIV secolo. Si tratta di una delle tipiche cappelle gentilizie che contrapponevano una semplice e sobria struttura esterna ad una ricchissima decorazione interna. All’interno l’edificio rimane semplice nelle sue linee architettoniche. Il catino absidale è occupato dalle figure dei dodici Apostoli, divisi in gruppi da quattro con al di sopra il Pantocratore in mandorla con i simboli dei quattro Evangelisti. Sulle pareti interne dell’oratorio si dispiegano, disposti su due registri, i riquadri con le storie di San Giovanni Battista a sinistra e, proprio per il nostro interesse, di San Ludovico di Tolosa a destra. Lo stile pittorico è ricercato nella gestualità e conferisce al ciclo carattere di novella.
Le storie di San Lodovico rappresentano l’unico esempio iconografico di questo soggetto nella pittura lombarda ma sono purtroppo ignoti gli autori degli affreschi. I dipinti trecenteschi che narrano le storie del patrono di Parte Guelfa sono rari e questo ciclo in Albizzate, piccolo comune della provincia di Varese, ricopre particolare importanza iconografica. Tralasciando la storia del nostro patrono che già ben conosciamo, nei dipinti si possono osservare momenti della sua vita disposti sulla parete destra per chi entra in questo ordine:
01 Il giovane Ludovico riceve i francescani;
02 Ludovico in preghiera è osservato dai fratelli;
03 Il re e la regina affidano ai frati l’educazione del figlio Ludovico;
04 Ludovico confida ai frati di aver fatto voto di castità;
05 Ludovico chiede di essere ricevuto nell’Ordine dei frati minori;
06 Il Papa consente a Ludovico di ricevere l’abito francescano senza obbligo di noviziato;
07 Ludovico fa la questua;
08 Ludovico consacrato dal Vescovo di Lione;
09 Bonifacio VIII lo nomina Vescovo di Tolosa;
10 Ludovico riceve la disciplina dai fratelli;
11 Ludovico zappa l’orto (bel richiamo per noi cavalieri e dame verso la cura del creato);
12 Ludovico accoglie il lebbroso nel proprio letto;
13 Ludovico lava i piedi ai mendicanti;
14 Ludovico distribuisce l’elemosina;
15 Ludovico dona la veste ai poveri;
16 Ludovico accoglie un pellegrino;
17 Ludovico arriva a Brignoles e ha presentimento sulla morte;
18 Ludovico seduto sul letto protende le mani verso la croce;
19 Ludovico riceve l’ultima volta l’Eucarestia;
20 Ludovico sul letto di morte;
21 Trasporto della salma di Ludovico a Marsiglia.
Il piccolo edificio presenta una facciata a capanna con oculo al centro ed è costituito da un’unica navata con abside semicircolare illuminata da due monofore che intervallano la sequenza dei dodici apostoli affrescati sulla parete. L’arco che separa l’abside dall’aula è decorato con tondi raffiguranti due profeti. Questo è quanto mi andava di farvi conoscere come piccolo dono per la mia ammissione nell’Arciconfraternita di Parte Guelfa. La storia narrata richiama molti dei valori del nostro statuto che vede San Ludovico patrono di Parte Guelfa.
Autore
Carlo Polvara