L’anno santo, il Giubileo della Misericordia, voluto da Papa Francesco, è finito il 20 novembre 2016 con la cerimonia di chiusura della Porta Santa di San Pietro, l’ultima delle porte sante a chiudersi secondo la liturgia che caratterizza questi anni “eccezionali”, il primo dei quali è stato il Giubileo del 1300, voluto da Bonifacio VIII. L’evento non è stato d’impatto come il Giubileo del 2000, anche perché era possibile ricevere l’indulgenza pur senza esser fisicamente presenti a Roma, seguendo una delle celebrazioni attraverso i media o passando attraverso una delle tante “porte sante” aperte in tutto il mondo. Nel corso della celebrazione finale, coerentemente con la propria visione spirituale, Papa Francesco ha ricordato che la chiusura della Porta di San Pietro è solo un simbolo: “Anche se si chiude la Porta Santa, rimane sempre spalancata per noi la vera porta della Misericordia, che è il Cuore di Cristo. Dal costato squarciato del Risorto scaturiscono fino alla fine dei tempi la misericordia, la consolazione e la speranza”. Nel 2016 la Parte Guelfa ha celebrato il Giubileo Guelfo, i 750 anni della nascita della più gloriosa delle magistrature fiorentine.
Autore: Andrea Claudio Galluzzo Pagina 55 di 59
L’Arciconfraternita di Parte Guelfa, Cavalleria della Repubblica Fiorentina, presenterà il prossimo Sabato 12 Novembre 2016 alla Fiera Cavalli di Verona insieme a FISE, Federazione Italiana Sport Equestri, presso lo stand di Class Horse Tv, partner mediatico, le edizioni 2017 di FIORENTE, la magnifica cavalcata urbana per le strade e le piazze di Firenze, che affonda le proprie radici storiche nelle parate a cavallo che si tenevano nel centro cittadino di Firenze per le visite di teste coronate e della GIOSTRA DEL GIGLIO, la giostra fiorentina in Piazza Santa Croce, evento ufficiale del Comune di Firenze, che trae origine dal rinascimento quando in città frequenti erano le dispute in giostre equestri in occasione delle feste religiose, e che si tiene sul tufo di Piazza Santa Croce.
Lo scorso Venerdì 4 Novembre 2016, in occasione della Solennità di San Carlo Borromeo, la Parte Guelfa ha partecipato alla celebrazione eucaristica delle ore 18.00 presso la Rettoria di San Carlo dei Lombardi in Via Calzaiuoli, chiesa prescelta dall’Arcidiocesi per il culto della nostra Arciconfraternita. La funzione è stata celebrata da Monsignor Marco Viola, Priore dell’insigne basilica fiorentina di San Lorenzo, e concelebrata dal Cappellano Maggiore di Parte Guelfa Monsignor Vasco Giuliani, Rettore di San Carlo e di Orsanmichele, i quali hanno accolto con piacere confratelli e consorelle di Parte Guelfa presenti col gonfalone del sodalizio per l’importante ricorrenza che è stata celebrata con rito ambrosiano e nella quale sono state ricordate le vittime della grande alluvione del 4 Novembre 1966.
La Parte Guelfa, Cavalleria della Repubblica Fiorentina, realizzerà la Giostra d’Autunno, un torneo nella disciplina equestre degli anelli, presso gli spazi all’aperto della sede della Cooperativa di Legnaia il prossimo Sabato 22 Ottobre 2016. La giostra sarà preceduta da un corteo storico con la presenza di Armati, Cavalieri e Staffieri di Parte Guelfa, la quale è orgogliosa di collaborare con la generosa Cooperativa di Legnaia, attiva dagli albori del XX secolo quando un frate cappuccino, Padre Pancrazio, figlio di contadini che lavoravano orti intorno a Firenze, riunì quegli agricoltori spiegando loro la cooperazione e la necessità di unirsi per rendere più vantaggioso e umano il faticoso lavoro dei campi.
“Laudato si’, mi’ Signore”, cantava san Francesco d’Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: “Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba”. Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla.
“È fiorentino il monte della Verna posto da Eugenio IV sotto la protezione della signoria di Firenze dove San Francesco, tornato dai colloqui col sultano d’Egitto e dal viaggio in Terra Santa ricevette dal Signore le stigmate documento e pegno della speranza e della salvezza dei popoli da San Francesco visitati nel suo viaggio di pace”. Questa l’iscrizione firmata da Giorgio La Pira che il Comune di Firenze e i Frati Minori della Toscana nell’anno 1957.
La nascita di questo stemma è legato alla conquista fiorentina di Fiesole nel 1125. Con l’annessione della città collinare si viene a creare un nuova insegna. Il nuovo emblema araldico nasce come l’unione dei campi dei due vessilli cittadini: l’argento di Fiesole, privo della mezzaluna azzurra, con il rosso di Firenze, spogliato dal giglio argenteo. Fin dal principio i due colori hanno una grande importanza per i fiorentini. Al rosso sono riconosciuti gli attributi di potenza e di dominio; al bianco quelli di purezza negli ideali e fedeltà nell’autonomia delle istituzioni. Ma c’è di più: ai due colori furono legate le due classi che componevano la società: al bianco il popolo, al rosso i nobili.
Nell’anno del Giubileo della Misericordia e del Giubileo Guelfo, a 750 anni dall’approvazione pontificia di Clemente IV, l’Arciconfraternita ha organizzato un pellegrinaggio e un ritiro spirituale al Santuario della Verna per offrire a tutti i Confratelli e le Consorelle l’opportunità di fermare la quotidianità, per approfondire il senso del cammino iniziato insieme. Il pellegrinaggio si tiene in terra di Toscana presso il santuario francescano dove il serafico Francesco si conformò totalmente a Cristo fino a riceverne le Stimmate della Passione.
Il Marzocco è l’animale totemico protettore della città di Firenze adottato sin dall’alto medioevo fino ai tempi della Repubblica Fiorentina instaurata nel 1115 e mantenuto tale anche nel Granducato. Il Marzocco è spesso raffigurato come un leone seduto nell’atto di sostenere e proteggere lo stemma del giglio di Firenze. Importante figura biblica quella del leone che rappresenta la tribù di Giuda e la discendenza da re Davide.
Galoppando indietro nella storia fino ai secoli XIV, XV e XVI, la Giostra del Giglio e la Giostra di Madonna Libertà sono antiche giostre equestri fiorentine sopravvissute alla prova del tempo. Tali tornei equestri si svolgono tradizionalmente ogni anno nel mese di giugno in Piazza Santa Croce, una delle piazze più belle e famose di Firenze, luogo testimone della storica battaglia sportiva del Calcio Storico Fiorentino. Ogni giostra viene anticipata da una straordinaria parata del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina in cui magnifici personaggi vestiti in bellissimi abiti storici sfilano a piedi e a cavallo e sono accompagnati nella marcia da fiati, tamburi e sbandieratori che lanciano i loro vessilli in alto nel cuore di Firenze per riunirsi finalmente nell’arena di Santa Croce per dare inizio alle giostre. Le quattro squadre che si contendono la vittoria finale sono composte da un numero uguale di giostratori e ogni colore rappresenta uno dei quattro quartieri storici di Firenze: la Compagnia Azzurra per Santa Croce, la Compagnia Rossa per Santa Maria Novella, la Compagnia Bianca per Santo Spirito e la Compagnia Verde per San Giovanni.