L’Oltrarno è lo storico quartiere di Firenze, famoso per essere l’ultimo nucleo vivente nel centro cittadino delle Arti fiorentine. In una di queste botteghe in riva all’Arno, Mauro Pieroni iniziò, all’età quattordici anni, a lavorare il legno presso un maestro intagliatore specializzato nella creazione di intricate cornici in stile rinascimentale. Pieroni seguiva l’esempio del padre, raffinato restauratore di pregiati mobili antichi. Stimolato da un ambiente così fertile e animato da grande passione ed entusiasmo, Mauro Pieroni, giorno dopo giorno, affinò il proprio talento artistico fino a specializzarsi nell’intaglio araldico. L’essenza dei suoi stemmi sta tutta nella tradizione perché sono l’insegna, la bandiera di un popolo o di una famiglia e come simbolo della continuità viene onorato e trasmesso da padre in figlio.
Autore: Andrea Claudio Galluzzo Pagina 54 di 59
Il Console di Parte Guelfa Luciano Artusi è nato l’11 Gennaio 1932 a Firenze e vive tutta la sua vita in un rapporto di simbiosi con la città. Studioso e divulgatore di storia fiorentina, è autore di numerose pubblicazioni sul calcio storico e sulle tradizioni toscane e fiorentine apparse su libri, giornali e riviste. Scrive con lucida e colorita prosa, dando particolare risalto all’aneddotica, al costume e a tutti quegli avvenimenti minori che si pongono ai margini della grande storia ma che pure contribuiscono a documentare e divulgare una civiltà. Ha ricevuto importanti riconoscimenti quali il 2° Premio Bancarella Sport nel 1971, il Perseo d’oro nel 1976, il 2° premio Castiglioncello nel 1977, il 2° premio San Giovanni di Dio nel 1991, il Premio Firenze nel 2000, il Fiorino d’oro nel 2003, il Premio Filo d’Argento nel 2005, il Premio Il Principe nel 2007, il Premio Internazionale Piazza de’ Chavoli Pisa nel 2011, il Premio Fiorentini nel Mondo per le arti letterarie nel 2011, il Premio letterario Spiga d’Argento nel 2013, il Premio Donatello nel 2015, il Premio Vallombrosa nel 2015 e il Premio Camera dei Deputati Mario Conti nel 2016.
La scelta dei colori fatta dal pittore Benozzo Gozzoli nell’affresco della cappella di Palazzo Medici-Riccardi è chiarissima: prevalgono ampiamente il rosso, il bianco e il verde. Si tratta, forse non per caso, degli stessi pigmenti della Parte Guelfa. I simboli guelfi e medicei sono seminati difatti nel fastoso e solenne viaggio dei Magi, rappresentato dal Gozzoli nella cappella di Palazzo Medici, che parte da Gerusalemme – bianca città fortificata in alto sulla parete orientale, a destra entrando – e si dispiega lungo le tre pareti in senso orario in direzione di Betlemme, cioè verso la scarsella della cappella palatina costruita per volere di Cosimo il Vecchio. I magi sono rappresentati secondo l’iconografia tradizionale dei tre re, ognuno con un dono da offrire al Bambino che sono oro, incenso e mirra: Gasparre è il re più giovane, Baldassarre è quello dalla pelle scura e in età matura, Melchiorre in rosso è il più anziano in testa al corteo. Nell’affresco, il saldo impianto prospettico della composizione si coniuga con la ricchezza dei particolari, con il gusto della narrazione mondana e fiabesca.
La Parte Guelfa, Cavalleria della Repubblica Fiorentina, muovendo come di consueto dall’ippodromo del Visarno, prenderà parte da quest’anno nel Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, alla tradizionale parata storica della “Cavalcata dei Magi” organizzata nel giorno dell’Epifania dall’Opera di Santa Maria del Fiore e, oltre che sfilare per il centro di Firenze, avrà l’opportunità di rendere onore alle autorità civili e religiose di Firenze in piazza del Duomo dove, dopo il saluto dei partecipanti e lo scoppio della colubrina, i Re Magi consegneranno i loro doni ai piedi del Presepe vivente. Seguirà l’intervento del Presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore e la lettura del Santo Vangelo dei Magi delll’Arcivescovo Metropolita di Firenze il Cardinale Giuseppe Betori.
“È apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini”. Le parole dell’apostolo Paolo nella Lettera a Tito rivelano il mistero di questa notte santa nella quale è apparsa la grazia di Dio, il suo regalo gratuito; nel Bambino che ci è donato si fa concreto l’amore di Dio per noi. È una notte di gloria, quella gloria proclamata dagli angeli a Betlemme e anche da noi oggi in tutto il mondo. È una notte di gioia, perché da oggi e per sempre Dio, l’Eterno, l’Infinito, è Dio con noi: non è lontano, non dobbiamo cercarlo nelle orbite celesti o in qualche mistica idea; è vicino, si è fatto uomo.
La Parte Guelfa augura per il 25 Dicembre a tutti i Cristiani Cattolici ed Evangelici, per il 7 Gennaio a tutti gli Ortodossi! Auguri a tutti, di ogni fede religiosa, di ogni idea politica, di ogni nazionalità! Auguri soprattutto ai bambini, agli anziani e a coloro che soffrono e sopportano difficoltà, morali e materiali, nella vita, nella salute, nella dignità umana. Un augurio speciale, dal cuore, a tutti coloro che si sono impegnati in ogni attività della Parte Guelfa nel 2016 rendendo vivo un sodalizio cavalleresco antichissimo e tradizionale basato sui grandi valori di un cristianesimo finalmente unitario! Grazie ed auguri per il miglior 2017 a tutte le autorità e ai fiorentini!
Il Cappellano Maggiore di Parte Guelfa Monsignor Vasco Giuliani ha accolto i Confratelli e Consorelle dell’Arciconfraternita di Parte Guelfa Sabato 24 Dicembre 2016 alla Santa Messa solenne della Notte di Natale che ha avuto luogo presso la Rettoria di San Carlo in Via Calzaiuoli a Firenze nella quale è stata riservata alla Parte Guelfa una specifica area per la funzione. Tutti i membri presenti hanno partecipato muniti delle insegne di Cavaliere o Dama di Parte Guelfa, ovvero mantello, basco e decorazione. In chiesa erano esposti anche l’icona di San Ludovico d’Angiò e il gonfalone di Parte Guelfa.
Invitata dalla Brigata Aretina Amici dei Monumenti, la Parte Guelfa è stata invitata a tenere un convegno sul tema Guelfi e Ghibellini. Il simposio si è tenuto presso l’Hotel Continentale in Piazza Guido Monaco e ospiti della Brigata Aretina, rappresentata dal Presidente Claudio Santori e dal Vice Presidente Massimo Dal Piaz, gli storici di Parte Guelfa Andrea Claudio Galluzzo e Riccardo Mugellini. Il primo ha trattato dei rapporti tra la Chiesa e le fazioni guelfa e ghibellina mentre il secondo ha illustrato la storia di Arezzo tra X e XIV secolo ed i rapporti con Firenze partendo dai vescovi conti.
Martedì 20 Dicembre si è tenuta l’antica tradizione della Festa degli Omaggi, evento che si tramanda da oltre mille anni, alla presenza di Andrea Vannucci Assessore alle Tradizioni Popolari Fiorentine. Da questa edizione la Direzione del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina è stata chiamata a presenziare anche una rappresentativa della Parte Guelfa, la Cavalleria della Repubblica Fiorentina. “Una tradizione di omaggio alla città che quest’anno si rinnova e si arricchisce – ha detto Vannucci – e l’occasione più bella per presentare la mostra temporanea delle immagini del calendario del Calcio Storico Fiorentino 2017″. Ha poi sottolineato Vannucci: “La buona volta di presentare il lavoro di rifacimento dei costumi realizzato anche grazie al contributo di Stefano Ricci per rendere il corteo sempre più rappresentativo di Firenze.
L’adesione allo schieramento guelfo o ghibellino era determinato più che da condivisioni ideologiche, da motivi politici contingenti e, alla fine, rifletteva le posizioni contrapposte preesistenti all’interno dei ceti dirigenti, laici ed ecclesiastici, che coinvolgevano anche le classi popolari. Atavici antagonismi famigliari e personali, interessi e odii di parte, lealismo e fedeltà alle tradizioni ereditate, nonché vendette, faide e alleanze marcarono sempre più le fazioni rivali, in lotta per la conquista o la conservazione del dominio. In un primo tempo il papato rimase estraneo a queste controversie endemiche e viscerali.