Il 21 dicembre è una data molto importante nel calendario liturgico dell’Arciconfraternita di Parte Guelfa perché è legata a una figura particolarmente cara ai fiorentini, il Marchese Ugo di Toscana, morto proprio il 21 dicembre dell’anno 1001. Figlio del duca Uberto e di Willa – figlia di Bonifacio II di Spoleto – Ugo divenne marchese di Toscana dopo l’abdicazione del padre avvenuta nel 961 e fu un fedelissimo vicario degli Ottoni, la dinastia imperiale originaria della Sassonia che regnò anche in Italia fino al 1024. Il “Gran Barone” viene ricordato nel canto XVI del Paradiso della Divina Commedia nel dialogo tra Dante e il suo avo Cacciaguida, mentre nella sua “Cronica”, Giovanni Villani racconta che al marchese “piacque la stanza di Toscana e massimamente nella città di Fiorenza, fecevi venire la moglie, e in essa fece suo dimoro”.
Autore: Andrea Claudio Galluzzo Pagina 10 di 59
Parte Guelfa piange la scomparsa del Confratello Pasquale Mennonna Cavaliere onorario, professore universitario e fra i maggiori neurochirurghi italiani. L’arciconfraternita si unisce al cordoglio dei familiari e della Sanità nazionale. Persona di grande umanità e cultura ha trascorso la sua vita professionale a Careggi, portando l’ospedale e la sanità fiorentina ai massimi livelli internazionali. Nato a Firenze il 22 ottobre 1941, Pasquale Mennonna si era laureato in Medicina e Chirurgia nel capoluogo toscano nel 1966, poi conseguì le specializzazioni in Malattie nervose e mentali a Pisa e in Neurochirurgia a Padova. Nella sua carriera professionale Pasquale Mennonna ha guidato per molti anni da primario il reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Careggi.
Ma davvero nel nome della ricerca scientifica e dello sviluppo, anzi del progresso, dobbiamo difendere e perfino benedire il cibo sintetico? Da giorni leggo sui giornali conformati un attacco continuo alla campagna promossa dal governo e in particolare dal ministero dell’agricoltura e sovranità alimentare, per difendere il cibo naturale, la carne che proviene dagli animali e la frutta e verdura che provengono dagli orti e dagli alberi. Magari se fosse stata una campagna degli ecologisti rosso-verdi sarebbero trattati con più indulgenza, come idealisti e nobili sognatori. Ma trattandosi di un governo di destra si prendono due piccioni con una fava. Da una parte difendono le multinazionali dell’International Food, col suo grande giro d’interessi, e dall’altra attaccano il governo Meloni.
Parte Guelfa ricorda e festeggia lo scomparso Cappellano Onorario don Danilo Cubattoli, a 16 anni dal suo ritorno alla casa del Padre. A “don Cuba”, altissima figura spirituale e morale, faro luminoso nei periodi bui, speranza viva per coloro a cui ha insegnato l’Amore per Dio e la Vita, sacerdote degli ultimi, in San Frediano è stata finalmente intitolata nata la via a lui dedicata lo scorso Sabato 3 Dicembre 2022. Nato nel Chianti, a San Donato in Poggio, pilastro della chiesa fiorentina del XX secolo, a don Cubattoli è stata dedicata una strada nel popolare rione dove ha vissuto e portato avanti il suo apostolato. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, l’assessore alla Toponomastica del Comune di Firenze Maria Federica Giuliani, il presidente della commissione toponomastica Mirco Rufilli, il presidente dell’associazione Don Cuba nonché Governatore di Parte Guelfa Franco Lucchesi, il Rettore di Orsanmichele e San Carlo nonché Cappellano Maggiore di Parte Guelfa monsignor Vasco Giuliani e il presidente della Rondinella del Torrino Roberto Ciulli.
Un personaggio storico per alcuni aspetti non molto conosciuto, ma dalle molteplici qualità è sicuramente la figura di Papa Clemente IV, padre fondatore della Parte Guelfa. Prima di essere nominato pontefice ricoprì vari incarichi di tipo giuridico alla corte francese e visto la sua grande capacità la stessa inquisizione richiedeva da parte sua dei consigli. Ricevuti vari incarichi ecclesistici in Francia venne nominato da papa Urbano IV cardinale di Sabina grazie alla sua onestà e rigore morale, aspetti di non poco conto per l’epoca. Dopo la morte di Urbano IV il clero confidò nella figura di Guy Le Gros Foulquois che fu eletto papa il 5 Febbraio 1265 col nome di Clemente IV.
Parte Guelfa celebra la memoria storica del Beato Papa Clemente IV. In occasione della ricorrenza del pio transito del nostro Padre fondatore, una delegazione di confratelli e di consorelle provenienti dalle Luogotenenze di Lazio e Toscana, ha partecipato alla solenne celebrazione eucaristica dedicata al grande pontefice, tenutasi a Viterbo nella Basilica di San Francesco della Rocca. Deposto il Gonfalone dinanzi all’imponente monumento sepolcrale, i Cavalieri e le Dame convenute si sono alternati nel prestare il loro servizio di Guardia d’Onore.
Nel corso della kermesse di Fieracavalli Verona dello scorso Novembre 2022, dietro invito del presidente Nazionale della Federazione Italiana Turismo Equestre e Trec-Ante Franco Amadio, Parte Guelfa ha testimoniato con forza la propria missione di tutela e salvaguardia ambientale anche attraverso l’impiego dei cavalli. Consolidare il legame con Fitetrec-Ante significa poter lavorare assieme per rendere più sicura tale attività condividendo percorsi di crescita della disciplina dell’equitazione di campagna e impiegando equidi adeguatamente selezionati ed addestrati. Fitetrec-ante e Parte Guelfa proseguiranno assieme a lavorare a stretto contatto anche in occasione di Crocevia 2023 evento fisso in cui si concilia il pellegrinaggio a cavallo verso Pistoia percorrendo i principali cammini storici e religiosi italiani nel mentre si rilevano le condizioni ambientali delle aree attraversate.
Parte Guelfa, attraverso la Compagnia di Fedeli di San Lodovico, Domenica 27 Novembre 2022 ha partecipato alla Passeggiata Storica tra cappelle nascoste e affreschi inediti organizzata dalle istituzioni del paese di Serravalle Pistoiese. Questo antico borgo è l’unico comune Italiano che condivide con la Parte Guelfa il proprio Santo Patrono, ovvero San Lodovico d’Angio, Vescovo di Tolosa, Principe ereditario di Francia che rinunciò al trono per vestire il saio ed osservare la Regola di San Francesco d’Assisi. Recentemente Sua Eccellenza monsignor Franco Tardelli, vescovo di Pistoia, ha emanato il decreto di approvazione dello Statuto costitutivo di diritto canonico della Compagnia di Fedeli di San Lodovico e della Parte Guelfa, concreta emanazione del Reggimento “San Lodovico” impegnato nel coordinamento delle attività spirituali.
Nel maestoso Cenacolo di Santa Croce in Firenze, su invito di Parte Guelfa, Signa Arretii ha preso parte alle Solenni Investiture dell’anno 2022. Il programma ha previsto il ritrovo e la partenza del corteo cittadino da Orsanmichele e l’arrivo in Piazza Santa Croce per poi confluire nel Cenacolo ove si è tenuta la Veglia delle Armi. L’antica cerimonia che anticipa il giorno della vera accoglienza degli investendi cavalieri e dame, ha posto l’attenzione su una tematica molto cara, ossia il rapporto tra uomo e natura. Parte Guelfa, al contempo istituzione di cavalleria e arciconfraternita, è estremamente attiva e dedita alla salvaguardia e tutela dell’ambiente dal 1549. Detto rapporto prescinde da vincoli culturali o di religione, infatti, sono rappresentate tutte le religioni e culture mondiali.
Come da antica tradizione pluricentenaria, nei giorni 11 e 12 Novembre dell’anno del Signore 2022 si sono celebrati a Firenze i riti delle Solenni Investiture dell’Ordine di Parte Guelfa. Seguendo la benevola ed attenta guida del Console Luciano Artusi, del Consiglio di Credenza, del Governatore Franco Lucchesi e del Cappellano Maggiore monsignor Vasco Giuliani, all’imbrunire del venerdì 11 Novembre i Cavalieri e le Dame di Parte Guelfa hanno scortato gli Investendi in un corteo aperto da una pariglia di cavalli, recante le insegne ed i simboli della Parte Guelfa e degli antichi Quartieri Fiorentini, attraversando le vie del centro storico di Firenze, omaggiando la sede Arcivescovile in Piazza San Giovanni e la sede del Comune, il Palazzo Vecchio in piazza della Signoria, transitando poi al centro della maestosa piazza Santa Croce per fare infine ingresso nella Basilica di Santa Croce, tempio Francescano e pantheon fiorentino cantato dal poeta Ugo Foscolo.