Carissimi tutti, è un grande piacere portarvi il mio saluto, affidandolo alla voce dell’amico Andrea Claudio Galluzzo, in un’occasione così speciale. Queste sono state giornate ‘storiche’ per Firenze. Il Forum dei vescovi e sindaci del Mediterraneo ha aperto le porte della nostra città al mondo, l’ha trasformata in un ‘laboratorio concreto di futuro’, raccogliendo l’eredità di Giorgio La Pira che già negli anni ‘50 insisteva sull’importanza del dialogo interculturale e interreligioso tra le città, al fine di raggiungere un livello più elevato di comprensione reciproca, in particolare tra le città di quello che l‘ex sindaco chiamava, con affetto, il “grande lago di Tiberiade”.
E per una settimana anche Firenze è stata una città di mare, un crocevia in cui scambiare idee e visioni sul futuro, in cui condividere progetti, esperienze, piani di fattibilità. È stato un momento di confronto utile, da cui ho imparato molto. Cosi come, per millenni, i paesi della sponda nord e sud del Mediterraneo, sono cresciuti nel contatto, nello scambio, nel dialogo da città a città, da costa a costa, mescolando storie, civiltà e fedi. In questi giorni, le drammatiche notizie e immagini provenienti dall’Ucraina hanno fatto da sfondo a tutti i nostri lavori, dimostrando una volta di più quanto sia necessario e urgente insistere sulla via del dialogo e della diplomazia delle città. Da questo proficuo e cordiale incontro di vescovi e sindaci del Mediterraneo, è nata “La Carta di Firenze”, che mi piace ricordare proprio in questa sede ove Parte Guelfa, cosi attenta all’ambiente, pone la questione climatica tra i suoi messaggi chiave. Auspico che ulteriori incontri possano avvenire, con regolarità, nel segno di Giorgio La Pira. Al suo sguardo, al suo nuovo umanesimo, deve tanto la città di Firenze, cui speriamo non manchi mai la forza, la capacità di visione, la concretezza e l’equilibrio del suo pensiero, oggi quanto mai attuale.
Dario Nardella
Sindaco di Firenze
Firenze, 5 Marzo 2022
Palazzo Vecchio
Piazza della Signoria
Firenze