Il 9 luglio 2016 tornava alla Casa del Padre il Cardinale Silvano Piovanelli, Arcivescovo metropolita emerito di Firenze e precursore dell’azione della Chiesa a favore della salvaguardia ambientale. Piovanelli nacque a Ronta del Mugello il 21 febbraio 1924 ed iniziò gli studi nel Seminario di Firenze nel 1935, fino all’ordinazione sacerdotale nel 1947 per mano dell’allora Arcivescovo di Firenze, il Venerabile Cardinale Elia Dalla Costa. Come primo incarico pastorale fu affiancato ad un altro Servo di Dio, Monsignor Giulio Facibeni, pievano di Santo Stefano in Pane a Rifredi e fondatore dell’Opera della Divina Provvidenza “Madonnina del Grappa”. L’esperienza di Rifredi, nella periferia industriale di Firenze nei primi anni del dopoguerra, a fianco di monsignor Facibeni ed accanto agli operai di grandi fabbriche, come la Galileo, segnarono il giovane sacerdote connotando per sempre la sua impronta pastorale.
Nel 1948 fu incaricato come educatore, a fianco di monsignor Enrico Bartoletti, come vicerettore del Seminario minore di Firenze, ove rimase per dodici anni incontrando Giorgio La Pira, Nicola Pistelli, don Raffaele Bensi. Nel 1960 fu nominato preposto di Castelfiorentino dove, nel dopoguerra, forti tensioni anticlericali avevano lacerato il tessuto sociale e dove seppe ricucire la comunità locale con il primo Consiglio Pastorale Parrocchiale che si occupasse anche delle problematiche sociali oltreché di quelle pastorali. Nel 1979, il Cardinal Giovanni Benelli, Arcivescovo di Firenze, lo chiamò come Pro-Vicario e poi come Vicario Generale nella Curia Arcidiocesana. Il 24 giugno 1982 ricevette l’ordinazione episcopale e fu nominato Vescovo ausiliare di Firenze, scegliendo il motto di San Pietro “In verbo tuo”.
L’improvvisa morte del Cardinale Benelli, nell’autunno dello stesso anno, gli fa assumere il ruolo di amministratore apostolico dell’Arcidiocesi di Firenze, della quale viene eletto Arcivescovo il 18 marzo 1983. Il 25 maggio 1985 viene creato Cardinale da Giovanni Paolo II. Fu per vari anni presidente della Conferenza Episcopale Toscana e vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, e conferì l’ordinazione episcopale a Edoardo Ricci, Gualtiero Bassetti, Flavio Roberto Carraro (O.F.M.Cap.), Rodolfo Cetoloni (O.F.M.), Claudio Maniago. Fu un vero pastore per la sua comunità, facendo parte di una generazione di sacerdoti fiorentini quali Lorenzo Milani, Danilo Cubattoli ed Ernesto Balducci che, assieme a lui, hanno avuto un ruolo importante nella storia della Chiesa fiorentina e toscana del XX secolo.
Si dimise dall’incarico di Arcivescovo di Firenze, per raggiunti limiti di età, il 21 marzo 2001. La sua ultima uscita pubblica, ormai in sedia a rotelle, è stata a Firenze il 26 maggio 2016 in occasione della solennità del Corpus Domini, dove ha partecipato alla santa messa in Cattedrale ed alla processione eucaristica fino alla Basilica di Santa Maria Novella. È mancato nel Convitto Ecclesiastico della Calza a Firenze, dove si era ritirato a vita di preghiera, all’alba del 9 luglio 2016. I solenni funerali alla presenza di tutti i vescovi toscani, si sono tenuti il 12 luglio 2016 nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, dove è stato deposto nel sepolcro dei vescovi fiorentini custodito nella cripta di San Zanobi.
Ci ha lasciato, oltre al grande esempio di una vita condotta con umiltà, umanità e grande attenzione verso il Popolo di Dio, un testamento spirituale riassumibile nelle sue parole: “Io sono nato povero e, nonostante una vita piena di contatti con tante persone e tante situazioni, nel mio percorso nella Chiesa sono rimasto povero e, quindi, non ho nulla da lasciare. Ho da lasciare soltanto Amore, l’Amore con cui ho cercato di incontrare gli altri”.
Autore
Luca Amerighi