Col desiderio di onorare la figura di Papa Clemente VII, nato Giulio de’ Medici, lo scorso Sabato 19 Ottobre 2024, i Confratelli e le Consorelle di Parte Guelfa hanno prima celebrato con un saluto formale il pontefice fiorentino presso il complesso monumentale di Castel Sant’Angelo e successivamente commemorato i militi svizzeri caduti in sua difesa nel 1527 durante il Sacco di Roma e stabilito con la Guardia Svizzera Pontificia un Patto di Fraternità che verrà rinnovato ogni anno, corpo col quale condividono storia, valori e spirito di servizio.

Parte Guelfa, che dal 1266 ha difeso a lungo il Papato con la sua cavalleria ed oggi, onorando ancora l’incarico conferitole da Cosimo I de’ Medici nel 1549, si adopera per la protezione delle risorse naturali e paesaggistiche attraverso attività di salvaguardia ambientale, è stata generosamente accolta dal più antico esercito del mondo ed ha reso onore alla Guardia Svizzera Pontificia, che dal 1506 svolge la funzione di protezione del pontefice e della sua residenza, nel cortile della sua storica caserma dentro la Città del Vaticano.

I Cavalieri e le Dame di Parte Guelfa, entrati nella Santa Sede attraverso la Porta di Sant’Anna, sono stati fraternamente ricevuti nel cortile della caserma della Guardia Svizzera Pontificia dove, dopo i discorsi ufficiali dei comandanti, è stata celebrata la commemorazione di tutti i caduti in difesa della Chiesa con la deposizione di una corona al monumento dedicato alle vittime del Sacco di Roma, di fronte alla quale è avvenuto uno scambio di doni e sono stati elevati a Cavalieri di Parte Guelfa il colonnello Christoph Graf, attuale comandante del reparto, ed il predecessore Caspar Roeist che sacrificò la propria vita per la salvezza di quella del Papa Clemente VII il 6 Maggio 1527. Le celebrazioni sono state concluse da un rinfresco offerto agli ospiti nel piccolo teatro pontificio ove si sono scambiati gli auguri cordiali e l’arrivederci al 2025.

 

*******

Stemma araldico celebrativo del Patto di Fraternità tra Parte Guelfa e Guardia Svizzera Pontificia

Si riporta di seguito la trascrizione dei documenti ufficiali scambiati tra i comandanti di Parte Guelfa e Guardia Svizzera Pontificia

Citta del Vaticano
Sabato 19 Ottobre 2024
Festa di San Gioele

 

+++

Gentilissimo Comandante Graf

L’Arciconfraternita di Parte Guelfa desidera fraternamente ringraziare Voi e l’intero corpo della Guardia Svizzera Pontificia per la generosa dimostrazione di ospitalità. Parte Guelfa e Guardia Svizzera Pontificia sono due istituzioni con storia e radici comuni: voi siete il corpo di guardia personale del Papa e noi siamo stati per secoli, fin dal 1266, il corpo di cavalleria del Papa, mentre, dal 1549, per incarico del Granduca di Toscana Cosimo I de’ Medici, siamo impegnati nella salvaguardia dell’ambiente. Ma, ciò che ci unisce sono soprattutto le radici ancorate sui medesimi valori, per primo lo spirito di servizio.
Siamo qui per onorare solennemente, oggi ed ogni anno in futuro, tutti coloro che nei secoli hanno sacrificato la loro vita, le loro energie ed il loro tempo per la difesa della Chiesa e del Pontefice. Siamo qui oggi per confermare che il sacrificio non può e non deve essere dimenticato e che, soprattutto, la vita non passa invano. Fin dai tempi dei primi martiri cristiani, il sangue, la fedeltà ed il coraggio dei credenti si sono trasformati nelle fondamenta sulle quali la Chiesa di cristo ancora si regge.
Vi doniamo questi fiori bianchi, verdi e rossi perché rappresentano le virtù cristiane di fede, speranza e carità, e perché sono i colori della Parte Guelfa e del suo fondatore il Beato Papa Clemente IV. E li che dedichiamo alla memoria di tutte le vittime del Sacco di Roma del 1527 ed, in particolare, al comandante Caspar Röist, caduto sul campo con i suoi uomini nella difesa di Papa Clemente VII, il fiorentino Giulio de’ Medici del quale ancora portate i colori nelle vostre storiche uniformi.
Questo semplice ed umile dono pieno di sentimenti di stima, amicizia e fraternità rappresenta e rappresenterà, da oggi per ogni anno, un momento significativo nel nostro pellegrinaggio a Roma.

Andrea Claudio Galluzzo
Capitano Generale
Ordine di Parte Guelfa

 

+++

Stimato Capitano Generale
Cari amici dell’Arciconfraternita Parte Guelfa

A nome della Guardia Svizzera Pontificia, è con profonda gratitudine che vi porgo i nostri cordiali saluti. La vostra e la nostra storia, che attraversa i secoli, lega la missione comune della Guardia Svizzera Pontificia e l’Arciconfraternita Parte Guelfa, di servire la Chiesa Cattolica. Anche se la testimonianza della nostra fede richiede oggi coraggio e convinzione, non possiamo mai negare la nostra appartenenza alla chiesa di Cristo, nostro Salvatore. Com’è scritto nel vangelo di oggi: “Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti gli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio”.
Oggi, una della vostra missione si concentra su un obiettivo fondamentale: “la cura del creato e delle creature”. In un mondo sempre più minacciato dall’indifferenza verso l’ambiente e gli esseri viventi, sentiamo la responsabilità di promuovere una vita attenta e rispettosa verso tutto ciò che ci circonda. È una battaglia che porta avanti il nostro antico impegno verso la protezione e il bene comune, rivolgendoci al futuro con speranza e determinazione. Importante, perciò, è mettere al centro sempre il Creatore stesso Gesù Cristo.
Infine, desidero ringraziarvi di cuore per la vostra presenza qui oggi, in occasione della commemorazione dei caduti della Guardia Svizzera Pontificia, che hanno eroicamente lasciato la loro vita per salvare Papa Clemente VII, proveniente da Firenze, durante un vero e proprio massacro del Sacco di Roma. Il loro sacrificio, scolpito nella storia, ci ricorda l’importanza della devozione e del coraggio, valori che condividiamo profondamente.
Con grande riconoscenza e rispetto, vi auguro di continuare il vostro prezioso cammino con la stessa forza e dedizione.
Grazie di cuore per la vostra nobile visita nel nostro quartiere!

Christoph Graf
Colonnello
Guardia Svizzera Pontificia

 

Autore

Marco Crisci