Giubileo GuelfoNel 2016 la Parte Guelfa e la Città di Firenze hanno celebrato il Giubileo Guelfo, i 750 anni della nascita della più gloriosa e importante delle magistrature fiorentine. Nell’anno del Signore 2016 tutti i membri dell’Arciconfraternita di Parte Guelfa – Cavalleria Repubblica Fiorentina, si sono impegnati a fornire la restituzione, precisa, materialmente visibile, vibrante e riconoscente, dell’istituzione che è stata baluardo delle libertà di Firenze. La Parte Guelfa rappresenta per molti aspetti il meglio di Firenze: la sua identità, la sua libertà, la sua civiltà e la sua cultura. Nella Parte Guelfa tutte le autorità cittadine ritrovano la più antica e pura forza del Popolo di Fiorenza, un amore inestinguibile vincolo d’onore tra i veri Fiorentini. Celebrare la Parte Guelfa nella ricorrenza dei 750 anni ha avuto il significato di riaffermare con forza un collegamento storico con la più bella identità di Firenze, un valore profondamente sentito dai Fiorentini del XXI secolo, premessa irrinunciabile della costruzione di un futuro ancorato alle radici più vive, sane e profonde della Città del Giglio.

Clemente IV 1Il Santo Padre Clemente IV, nell’anno del Signore 1266, si è benignamente degnato di approvare l’istituzione della magistratura guelfa fiorentina e di concedere le proprie insegne ai consoli dei cavalieri della Parte Guelfa di Firenze. La Parte Guelfa, istituzione politica e militare edificata nel XIII secolo, è divenuta un’arciconfraternita fondata sui sentimenti di carità e sui rapporti fraterni tra i propri membri. La fraternità è uguaglianza nella differenza ove ciascuno è se stesso. Partecipare alle attività della Parte Guelfa significa acquisire umiltà, carità e consapevolezza del ruolo e dei compiti affidati per realizzarli al meglio per il bene di tutti e di ciascuno. L’antico e inscindibile legame di fedeltà al Sommo Pontefice si manifesta nella Parte Guelfa attraverso la custodia degli enti ecclesiastici e la responsabilità verso tutte le componenti della Chiesa. La Parte Guelfa, originata da una magistratura marziale, si è ricostituita come Ordine gerarchicamente strutturato e definisce le proprie azioni attraverso disciplina, generosità e coraggio per la protezione del creato e per la custodia della Chiesa e delle tradizioni religiose. Qualunque persona che non abbia la ferma volontà di perfezionarsi nella vita seguendo questi intendimenti non potrà mai divenire confratello o consorella di Parte Guelfa. Lo zelo alla rinuncia nella società dell’abbondanza, il generoso impegno per i più deboli, la coraggiosa lotta per la giustizia e per la pace, lo sforzo per la protezione della natura e la ferma custodia degli enti ecclesiastici, sono le caratteristiche proprie della Parte Guelfa del XIII come del XXI secolo. La Parte Guelfa – dopo l’interruzione seguita alla soppressione con motuproprio granducale del 22 Giugno 1769 ed in virtù dell’antico possesso di stato giuridico in Firenze – con la benedizione di Sua Eminenza Reverendissima Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e con il consenso di Sua Eccellenza Dario Nardella, Sindaco di Firenze, è stata ricostituita con Atto Pubblico del 25 marzo 2015 e giuridicamente ristabilita come arciconfraternita, ovvero associazione di volontariato.

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Papa Clemente IV

La Parte Guelfa si adopera oggi per la protezione e la valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche, si impegna per la valorizzazione delle tradizioni popolari con speciale attenzione a quelle cristiane e si adopera per la custodia delle istituzioni ecclesiastiche. Gli appartenenti sono denominati Confratelli e Consorelle e si obbligano alla testimonianza costante delle virtù cristiane di carità e fraternità nei comportamenti e nelle opere come contributo alla formazione delle coscienze secondo l’insegnamento del Vangelo e promuovono con autentico spirito ecumenico il dialogo e la collaborazione con le altre Chiese cristiane sotto la guida e l’assistenza della Chiesa Apostolica Romana. La Parte Guelfa non persegue scopi di lucro, né fini politici. La Parte Guelfa realizza attività culturali, tradizionali, ludico-sportive, religiose, didattiche e di utilità ambientale. La Parte Guelfa compie attività pastorali e di culto sotto la guida di un assistente ecclesiastico denominato Cappellano Maggiore, assegnato dall’Arcivescovo di Firenze, che nomina quali aiutanti quattro Correttori di Quartiere. La Parte Guelfa ha in particolare come attività proprie: l’esecuzione di servizi d’onore durante udienze e ricevimenti dell’Arcidiocesi e la protezione, ove richiesta, dell’Arcivescovo durante manifestazioni o viaggi; la celebrazione di particolari atti di devozione in onore di San Ludovico d’Angiò, Patrono della Parte Guelfa; la formazione dei membri alla pratica e alla testimonianza di vita cristiana con pellegrinaggi e itinerari di fede e attraverso corsi di catechesi e momenti di preghiera comunitaria; il recupero, lo sviluppo e la promozione in collaborazione col Comune di Firenze ed il Consiglio delle Feste e Tradizioni Popolari Fiorentine di tradizioni a carattere ludico-sportivo storicamente realizzate dalla Parte Guelfa, come la Giostra di Madonna Libertà; la valorizzazione, la custodia e la conservazione dei beni culturali ecclesiastici e delle tradizioni popolari di origine religiosa; la realizzazione di iniziative stabili o temporanee per la crescita umana e sociale dei membri attraverso il volontariato per la protezione del territorio e del paesaggio; la cura della dignità del culto e l’animazione delle celebrazioni liturgiche nella Chiesa assegnata dall’Arcidiocesi con l’obbligo di provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio sacro e dei locali annessi; la solidarietà verso i bisognosi con opere di misericordia materiale e spirituale in una visione cristiana della vita e la stabile collaborazione con il Consiglio Pastorale dell’Arcidiocesi di Firenze per la realizzazione dei piani di azione pastorale della comunità diocesana ed altre iniziative di apostolato.

Clemente IV e Carlo dAngiò
Papa Clemente IV e Carlo I d’Angiò

Autori

Andrea Claudio Galluzzo, Riccardo Mugellini

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