parte guelfa - benedizione cavalliL’ingrediente principale nell’Arciconfraternita di Parte Guelfa è l’Amore e questo occorre trasmetterlo ai Cavalli che ci accompagnano in questo cammino, prendendoci cura del loro benessere fisico ed emotivo. Forniamo di seguito le nostre norme interne di rapporto e trattamento degli equidi per illuminare chi all’esterno si ponesse legittime domande in merito a tale rilevante gestione. E’ opportuno considerare prima di tutto che ogni cavallo processa immagini spesso bidimensionali o sfuocate.

E, come dato scientifico, rientra negli animali da preda; pertanto occorre utilizzare sempre delicatezza nei comportamenti. E’ altrettanto importante imparare prima a conoscere la sua natura e le sue abitudini etologiche, ma più di tutto il suo e il nostro linguaggio corporeo. Non possiamo e non dobbiamo ignorare le regole della comunicazione dei gesti e i significati che determinati atteggiamenti umani assumono agli occhi dei cavalli. In poche parole dobbiamo parlare la loro lingua, nel modo più elementare e comprensibile possibile. Dobbiamo saper leggere le loro espressioni corporee e i suoi movimenti, talmente tanto da poterne predire le intenzioni. Ci teniamo a precisare che esistono normative, regole e progetti di tutela da parte del Ministero della Salute per il Cavallo ed in data 09 settembre 2011 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 210 la nuova Ordinanza,  fortemente voluta e firmata dal Sottosegretario di Stato On. Francesca Martini, concernente la disciplina di manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi, al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati, la stessa ha sostituito il precedente provvedimento emanato il 21 luglio 2009.

Occorre tenere, quindi, presenti alcune regole che ogni iscritto ed ogni partecipante ad eventi realizzati dalla Cavalleria di Parte Guelfa è tenuto a rispettare al fine di mettere il cavallo nella condizione di collaborare con volontà e buona attitudine. Ovvero:

1)    Assicurarsi che goda di buona salute (questo comporta il monitoraggio del corpo a livello di articolazioni, la non presenza di ferite o fiaccature, nodelli o garretti gonfi, zoccolo e ferratura in perfetta forma);

2)    Assicurarsi che il cavallo sia nella condizione per età, razza, sesso e predisposizione fisica in grado di svolgere il lavoro richiesto;

3)    Assicurarsi che il passaporto corrisponda al cavallo iscritto e le vaccinazioni siano in ordine;

4)    Assicurarsi che l’attrezzatura sia in buono stato e mettere il cavallo nella condizione di non farsi male durante l’evento;

5)    Non usare violenza fisica;

6)    Non costringere il cavallo a sostare per lunghe pause in zone esposte al sole ed avere sempre punti di ristoro per potersi abbeverare;

7)    Non somministrare, né acqua se non a piccole dosi, subito dopo il lavoro e/o appena conclusa una prestazione sportiva;

8)    Dopo il lavoro e/o la performance sportiva è  opportuno sottoporre gli animali a docce e provvedere a passeggiarli al fine di riportare la temperatura corporea e la frequenza respiratoria a valori di riposo;

9)    L’aumento della temperatura favorisce lo sviluppo di numerosi parassiti che possono veicolare malattie. A scopo preventivo, è indicato effettuare gli opportuni trattamenti sull’animale stesso.

La Parte Guelfa dispone inoltre di un responsabile sanitario degli equidi in gradi di fornire utili informazioni sulle norme che regolano ogni genere di attività equestre realizzata dall’Arciconfraternita. Gli uomini sono migliori quando cavalcano, più giusti e più comprensivi, più attenti, più disinvolti e più animosi, più consapevoli di tutti i percorsi della vita. Le buone abitudini e le buone maniere possono provenire dal buon rapporto coi cavalli. E anche la salute dell’uomo e della sua anima.

 

 

Autore

Paola Capecchi

 

 

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